Il SIISL – Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa è uno strumento di inclusione sociale, messo a disposizione dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e realizzato in collaborazione con l’INPS, utile a chi è in difficoltà economiche e alla ricerca di un impiego. Per le prossime settimane, potranno accedere alla misura solo alcuni cittadini aventi diritto, tramite una procedura ben precisa. Dal 18 dicembre poi, un’importante novità: la piattaforma sarà aperta a tutti i cittadini italiani e stranieri che volontariamente potranno caricare il proprio curriculum vitae e manifestare interesse a svolgere un’attività lavorativa o formativa.
La piattaforma SIISL: come funziona
Quando è stato lanciato, il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa doveva colmare un vuoto, aveva un compito preciso. Il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, a pochi mesi dall’attivazione infatti spiegava: “Con la piattaforma SIISL e gli altri strumenti integrati messi in campo dal Governo, diciamo stop al mero assistenzialismo e rilanciamo, dopo anni di disinteresse, le politiche occupazionali per chi si trova ai margini del mercato del lavoro”.
L’obiettivo, in effetti, è quello di consentire l’attivazione dei percorsi personalizzati, che vanno dalla formazione all’inserimento nel mondo del lavoro, fino al supporto fornito dall’ADI.
In pratica, dunque, vengono messe a disposizione del cittadino delle sezioni apposite per implementare le proprie competenze e avere accesso a tutta una serie di possibilità.
Come iscriversi
Per accedere ai servizi, come ricerca di un impiego e ADI, bisognerà sottoscrivere il patto di attivazione digitale del nucleo familiare, nel quale il richiedente dovrà:
- fornire e certificare i contatti da utilizzare per la convocazione da parte dei servizi attraverso messaggistica telefonica o posta elettronica, fermo restando che la convocazione avviene anche per il tramite della piattaforma e assume valore legale in assenza di contatti validi forniti dal richiedente;
- autorizzare la trasmissione dei dati relativi alla domanda con riferimento ai componenti che risulteranno attivabili al lavoro, ai centri per l’impiego, alle agenzie per il lavoro e agli enti autorizzati all’attività di intermediazione, nonché ai soggetti accreditati ai servizi per il lavoro;
- impegnarsi a presentarsi al primo appuntamento presso i servizi sociali entro 120 giorni dalla sottoscrizione del patto di attivazione digitale nucleo, al fine di identificare i bisogni del nucleo familiare nel suo complesso e dei singoli componenti.
Una volta effettuati tutti i passaggi necessari, entro 120 giorni si verrà convocati per un incontro con i servizi sociali. Questo percorso è stato strutturato in maniera tale che si possano supportare in maniera netta le persone in condizioni di difficoltà socio-economiche.
Le novità
Dal prossimo 18 dicembre, tuttavia, la piattaforma sarà aperta anche a tutti i cittadini italiani e stranieri che, come si anticipava, potranno caricare il proprio curriculum vitae e manifestare interesse a svolgere un’attività lavorativa o formativa.
La comunicazione è arrivata dalla titolare del dicastero, Marina Calderone, che ha così commentato: “Il nostro obiettivo è il lavoro, la piattaforma SIISL è uno strumento per ottimizzare l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro e formazione; con questo decreto consolidiamo la creazione di un unico sistema digitale a livello nazionale che supera le parcellizzazioni finora esistenti e in prospettiva consentirà di mappare fabbisogni formativi, tipologie di corsi offerti e di competenze ricercate, oltre che di lavoratori alla ricerca di un nuovo impiego”.
“Un’operazione di trasparenza, e quindi anche legalità, – prosegue Calderone – che aiuterà ad avere una visione di sistema fondamentale per affrontare le grandi transizioni in corso nel mondo del lavoro“.
Un ulteriore passo nel mercato del lavoro che intende valorizzare i numeri positivi, con ad esempio un +47mila unità relativamente agli occupati (dati ISTAT ottobre 2024). La misura, così come specificato dal Ministero, si rivolge in particolar modo a chi ha perso il proprio impiego e deve essere riammesso nel circuito lavoro in maniera adeguata e con le giuste prerogative.