La settima edizione della European Sports Platform (ESP), evento di punta dell’Organizzazione Europea Non Governativa dello Sport (ENGSO), si è tenuta a Pristina, in Kosovo, dal 21 al 23 novembre 2024, ospitata con grande orgoglio dal Comitato Olimpico Nazionale del Kosovo.
La ESP è stata un’opportunità unica per ridefinire il futuro dello sport di base europeo, ponendo al centro i valori di integrità, uguaglianza e buona governance. Attraverso lo scambio di esperienze e buone pratiche i partecipanti hanno rafforzato le organizzazioni e i club, rendendoli protagonisti attivi nel costruire un futuro più giusto e inclusivo. È stato inoltre discusso il ruolo dello sport come potente strumento per promuovere la coesione sociale e la pace, in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea.
La piattaforma è stata aperta ufficialmente da Stefan Bergh, presidente dell’Organizzazione Europea dello Sport Non Governativa (ENGSO), che ha espresso profondo apprezzamento per l’eccezionale organizzazione e la calorosa ospitalità del Comitato Olimpico del Kosovo.
“Lo sport ha un notevole potere di unire le comunità, creare legami e promuovere valori che favoriscono la pace, la solidarietà e l’amicizia. La ESP di quest’anno, organizzata dal Comitato olimpico del Kosovo, rappresenta un’opportunità unica per costruire ponti per coloro che si impegnano a rafforzare gli sport di base in tutta Europa. Estendo i miei più sinceri ringraziamenti ai nostri ospiti e alla più ampia comunità sportiva europea per aver reso possibile questo stimolante evento”, ha dichiarato Bergh.
Nel suo intervento, Ismet Krasniqi, presidente del Comitato Nazionale Olimpico del Kosovo, ha dato il benvenuto ai numerosi rappresentanti delle organizzazioni sportive europee, compresi i Comitati Olimpici Nazionali, e ai partecipanti del Kosovo sottolineando l’importanza di ospitare questo grande evento. “Qui in Kosovo, lo sport ha svolto un ruolo fondamentale nel plasmare la nostra identità nazionale sulla scena globale.
I nostri atleti, che rappresentano con orgoglio questa nazione, esemplificano come lo sport possa unire e ispirare le comunità, non solo all’interno dei nostri confini ma in tutta Europa e nel mondo. La ESP offre un’opportunità unica per unire e rafforzare il movimento sportivo di base, un movimento che tocca milioni di vite, promuovendo un senso di appartenenza e uno scopo”, ha osservato Krasniqi.
Con il tema “I valori dello sport: costruire ponti in un’Europa unita”, la ESP 2024 ha aperto la sua prima giornata riflettendo sulle modalità e sull’analisi di come la nostra società possa progredire grazie a valori europei per lo sport al fine di costruire società più forti e pacifiche.
Questa prima giornata di riflessioni è coincisa con la conferenza finale del progetto Sports as Value per la promozione dei valori europei dello sport nella regione dei Balcani. A margine dei tre giorni dedicati alla conferenza finale del progetto Sports as Value e alla ESP, OPES ha avuto la possibilità di intervistare due rappresentanti del Comitato Olimpico del Kosovo.
In qualità di organizzatori di questo importante evento, hanno condiviso con noi le loro prospettive e le loro riflessioni sui temi affrontati. Marigona Mehmeti, EU Project Management Officer & NOC Project Manager Assistant, e Rejhan Halili, Head of International Relations del Comitato Olimpico del Kosovo hanno rilasciato con entusiasmo le proprie dichiarazioni.
L’intervista
In che misura credete che i valori dello sport, come l’integrità, l’uguaglianza e la buona governance, possano essere integrati in modo più efficace nelle strutture della società per promuovere un cambiamento positivo?
Rejhan Halili crede che “i valori possano essere integrati efficacemente nella società partendo dai giovani. Lo sport, i laboratori, gli allenamenti e le materie scolastiche possono essere utilizzati per promuovere e inculcare questi valori. Per esempio, si potrebbe dedicare un momento speciale all’educazione ai valori, come l’Accademia Olimpica. Per promuovere i valori olimpici, possiamo organizzare settimane olimpiche e festival, invitando scuole, atleti, volontari e cittadini a partecipare“.
Rejhan prosegue affermando che “si possono anche condurre lezioni e workshop nelle scuole sportive e utilizzare materiali promozionali come video ed esposizioni per mostrare i valori olimpici e le iniziative sul cambiamento climatico. Abbiamo già messo in atto alcune di queste strategie. Durante le Olimpiadi di Parigi 2024, abbiamo organizzato un Festival Olimpico, dove abbiamo promosso i valori olimpici attraverso l’Accademia Olimpica e varie attività sportive. Abbiamo inoltre collaborato con l’Ocean Project per organizzare workshop sul cambiamento climatico e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle questioni ambientali”.
Marigona Mehmeti, a supporto delle affermazioni di Rejhan Halili riferisce “ogni organizzazione sportiva debba innanzitutto partire da sé stessa e dare il buon esempio creando politiche valide e forti che mirino a uno spazio sportivo sicuro. Quando creiamo una forte cultura organizzativa basata sulla fiducia in questi valori, diventa più facile diffonderli in tutta l’organizzazione e ottenere un cambiamento positivo”.
Quanto sono importanti la collaborazione e la creazione di reti tra i diversi attori del settore sportivo? Quali opportunità ha offerto la ESP per creare nuovi partenariati e rafforzare quelli esistenti?
“La chiave del successo nell’industria dello sport è la collaborazione e la creazione di reti tra i vari attori del settore” afferma Marigona Mehmeti, sottolineando che “ogni stakeholder apporta un valore specifico che ci aiuta a ottenere un impatto maggiore. La ESP ha fornito uno spazio molto importante per varie discussioni, in cui abbiamo avuto l’opportunità di scambiare nuove idee e sfide attuali nel movimento olimpico, nonché possibili collaborazioni con altre organizzazioni sportive europee per i nostri prossimi progetti“.
Poi aggiunge: “l’evento è stato anche un’importante piattaforma per promuovere il Kosovo, i nostri risultati sportivi e il nostro straordinario lavoro nella regione di fronte a diversi Paesi europei. Credo che tutti i partecipanti si siano sentiti benvenuti e abbiamo stretto nuovi legami duraturi”.
“Collaborare e avere la possibilità di fare networking – dice in merito Halili – è assolutamente fondamentale in questo contesto. Ad esempio, durante il mio primo giorno come membro dell’European Women’s Sport Network mi ha colpito vedere una forte attenzione all’uguaglianza di genere nello sport. Essendo tutti nuovi in Kosovo, abbiamo deciso di formare un gruppo per collaborare con le organizzazioni locali. Abbiamo organizzato un incontro con i rappresentanti di varie ONG, del Ministero della Cultura e dello Sport, delle federazioni sportive, del Comitato paralimpico, della Rete delle donne, di UN Women e di Special Olympics. L’incontro è stato un grande successo e abbiamo creato una forte rete con queste organizzazioni“.
Inoltre, afferma che “abbiamo coinvolto attivamente diversi soggetti nelle nostre iniziative, tra cui federazioni, scuole e sponsor. Per eventi come la Giornata internazionale della pace e dello sport, organizziamo workshop, festival e cerimonie di piantumazione di alberi. Durante la Giornata olimpica, i cittadini di tutto il Paese partecipano a varie attività, come l’arrampicata in montagna e la condivisione di messaggi di pace. Ogni anno organizziamo anche una campagna per promuovere un ambiente sportivo sicuro e inclusivo, in particolare per le donne e le ragazze. Lavorando insieme a questi partner, stiamo avendo un impatto positivo sul panorama sportivo del Kosovo”.
Quali sono le misure da adottare per garantire che gli impatti positivi della ESP e della conferenza di Sports as Value abbiano un impatto duraturo?
“Credo che da quando i Campionati europei hanno acquisito popolarità, la gente sia ora più consapevole della Piattaforma sportiva europea“, dice sicuro ancora Halili. “Qui in Kosovo, inizialmente, erano coinvolti solo il Comitato Olimpico e pochi altri. Tuttavia, in un solo anno, la piattaforma è cresciuta in modo significativo e ora molte più organizzazioni hanno l’opportunità di partecipare e contribuire alle discussioni. È interessante vedere come la piattaforma si sia evoluta rapidamente. Inizialmente pensavo che fossimo più avanti, perché forse altri non avevano ancora familiarità con questo format“.
“Anche se le sessioni della conferenza sono piuttosto lunghe, credo che i partecipanti siano veramente coinvolti e apprezzino il valore di queste discussioni. L’anno scorso in Portogallo, il nostro presidente era molto orgoglioso del nostro coinvolgimento e ha promesso che avrebbe incoraggiato altre organizzazioni a partecipare. Molti sono diventati membri e stanno già partecipando attivamente. Questo impatto positivo dimostra la crescente influenza della Piattaforma sportiva europea”.
Sulla scia delle parole di Rejhan Halili, Marigona Mehmeti prosegue “dobbiamo assolutamente continuare a promuovere questo evento e a raggiungere i nostri nuovi contatti per discutere apertamente delle questioni attuali dell’industria sportiva. Il prossimo bando per i progetti Erasmus+ è già aperto, abbiamo una grande opportunità di unirci e creare qualcosa di valido”.
Quale sessione della ESP ti ha interessato maggiormente?
Secondo Marigona Mehmeti “la cosa più preziosa è stata la presentazione dei dati raccolti dal progetto Sports as Value di fronte a un pubblico proveniente dalla nostra regione, ma anche da diversi Paesi europei, che credo li aiuterà a comprendere meglio la nostra situazione attuale e le sfide che dobbiamo affrontare”.
Rejhan Halili si è detta entusiasta delle possibilità offerte da questa collaborazione e del valore aggiunto che porta la ESP. Lei stessa è desiderosa di imparare da altri professionisti del settore e ampliare le proprie conoscenze. Conclude affermando che “credo che questa collaborazione sarà reciprocamente vantaggiosa e non vedo l’ora di lavorare di nuovo insieme”.
L’intervista alle rappresentanti del Comitato Olimpico del Kosovo ci ha offerto una prospettiva unica sull’importanza della ESP – European Sports Platform e sui valori europei nello sport. Le loro parole ci spingono a guardare al futuro con ottimismo, consapevoli del ruolo fondamentale che lo sport può giocare nella costruzione di un’Europa più unita e solidale.
Photo Credits: ID Foto stock: 2454200839, NGCHIYUI. Pristina, Kosovo – 18 aprile 2024: Il Palazzo della Gioventù e dello Sport, precedentemente chiamato Boro e Ramiz, è una sala polifunzionale situata a Pristina, in Kosovo.