L’uomo sportivo italiano dell’anno è uno ed uno solo, i suoi capelli sono rossi, il suo nome è Jannik Sinner. Si potrebbe scomodare la celebre ed epica cronaca del 1949 di Mario Ferretti per descrivere l’annus mirabilis del ventitreenne di San Candido. A Shanghai, oltre al settimo titolo dell’anno, è arrivata anche la matematica certezza: Sinner chiuderà il 2024 da numero 1 delle classifiche ATP. Con buona pace di Carlos Alcaraz e Novak Djokovic, dallo scorso 10 giugno, il più forte tennista del circuito è l’italiano.
A Shanghai Sinner ha conquistato il 7° titolo dell’anno
Nella Capitale economica della Cina, la scorsa settimana, Jannik Sinner ha eguagliato il numero di titoli vinti da Novak Djokovic nel 2023, ovvero 7, battendo nella finale più attesa proprio il serbo. Dopo un primo set di un’intensità disarmante, giocato spalla a spalla per ben 57 minuti e terminato con il tie-break vinto dall’azzurro, Sinner ha letteralmente stritolato il trentasettenne di Belgrado, chiudendo in un’ora e trentasette minuti con il punteggio di 7-6, 6-3.
Visualizza questo post su Instagram
Davanti ad una leggenda del tennis come Roger Federer e di fronte ad altri ex numeri 1, come Juan Carlos Ferrer, Carlos Alcaraz e allo stesso Djokovic, Sinner ha mostrato al mondo intero di aver compiuto un altro step nel suo percorso di crescita, soprattutto dal punto di vista mentale e delle dinamiche di gioco. Nonostante i pensieri cupi, per via della spinosa questione legata alla positività accidentale da clostebol, con l’assoluzione da parte della ITIA ed il ricorso della WADA che di fatto mantiene il caso ancora aperto, i suoi muscoli non si sono mai irrigiditi e la sua mente è rimasta sempre focalizzata sull’obiettivo: giocare al massimo delle proprie potenzialità. E così è stato.
La logica conseguenza è stata che nessuno, dal giapponese Daniel al ceco Machac in semifinale e allo stesso Djokovic in finale, è riuscito davvero ad impensierirlo. Nei sei turni giocati ha perso solo un set, tra l’altro al tie-break, contro l’argentino Etcheverry.
La consapevolezza di essere un numero 1 come Djokovic
La consapevolezza di essere il numero 1, ormai, si è insediata nel corpo di Sinner. Gli addetti ai lavori e i commentatori più esperti hanno addirittura azzardato un paragone con il Djokovic dei tempi migliori. Anche lo stesso serbo, commentando la sconfitta di Shanghai, ha affermato di essersi rivisto nell’italiano.
Boris Becker, che per un periodo ha seguito Nole, alla Gazzetta dello Sport ha confidato che le somiglianze si vedono nel modo di mettere pressione all’avversario, nella capacità di decidere il punto e di dettare il ritmo. Qualità che hanno fatto grande il classe 1987 di Belgrado e che, per due volte e nel giro di 4 giorni, hanno consentito a Sinner di ottenere due importantissime vittorie proprio contro il suo modello ed avversario.
Da Shanghai a Ryad, dalla Capitale economica cinese alla ricca Arabia, il risultato non è cambiato. Nella ricca manifestazione del Six Kings, con un premio da 6 milioni di euro per colui che alzerà il trofeo, l’altoatesino si è imposto in semifinale con il punteggio di 6-2, 6-7, 6-4. Stanco, certo, ma vincente, Sinner non ha mai mollato.
Ormai, quando ha di fronte a sé uno dei monumenti viventi ed in attività del tennis, l’azzurro si esalta. Il successo di Ryad non verrà conteggiato dall’ATP, ma è come se segnasse di fatto il sorpasso nelle sfide testa a testa. Negli ultimi 12 mesi, Sinner ha vinto sul campo 5 degli ultimi 6 confronti. L’unica sconfitta è arrivata lo scorso novembre alle ATP Finals di Torino, quando perse 6-3, 6-3 nell’atto conclusivo.
Sinner e Alcaraz, il presente ed il futuro del tennis
Sabato sera, alle ore 20:00, in Arabia Saudita è in programma la finale del Six Kings. I due re rimasti sono il meglio che il tennis possa offrire in questo momento storico. Due amici contro. Due giovani che si stimano e che sono destinati a lasciare il segno nella storia della disciplina. Naturalmente, il riferimento è alla nouvelle vague rappresentata dal nostro Jannik e da Carlos Alcaraz. Loro due, in attesa che salga in cattedra un terzo incomodo, sono destinati a prendersi l’eredità di Federer, Nadal e dello stesso Djokovic, che nonostante i 37 anni e gli acciacchi non ha intenzione di abdicare. Anzi, è sempre più stimolato da questo confronto generazionale.
Sinner contro Alcaraz sarà senza dubbio spettacolo. Sinner contro Alcaraz è il presente ed il futuro del tennis. L’italiano e lo spagnolo, come hanno fatto quest’anno, quando si sono divisi equamente i 4 slam, sono destinati a dominare tutti i tornei.
Dopo l’Arabia, per Sinner ci sono i tornei di Parigi Bercy, le ATP Finals di Torino e la Coppa Davis di Malaga. È naturale che i focus principali siano sul torneo che mette di fronte i migliori 8 tennisti della stagione e la manifestazione che assegna l’insalatiera d’argento, vinta un anno fa, dopo ben 47 anni, dai ragazzi capitanati da Filippo Volandri e guidati in campo proprio dall’altoatesino. I possibili ostacoli? Si chiamano sempre e solo Carlos Alcaraz e Novak Djokovic.
Comunque vadano questi ultimi tre impegni, Sinner sarà sempre il numero 1 del tennis e lo sportivo italiano dell’anno. Se vogliamo estendere la ricerca al di fuori dei confini nazionali e ad allargarla altresì ad altre discipline, allora potremmo dire che l’azzurro ha solo un altro competitor: il ciclista Tadej Pogacar.
Photo Credits: ID Shutterstock 2454204871 | Fotografo: Victor Velter | Titolo della foto: Jannik Sinner of Italy during the Australian Open AO 2024 men’s final Grand Slam tennis tournament on January 28, 2024 at Melbourne Park in Australia.