Dal 20 al 23 giugno si è svolta la prima edizione dei Campionati Mondiali di Para Standing di Tennis. La competizione, organizzata da Sportdipiù, ha avuto luogo presso il Monviso Sporting Club (Corso Allamano, 25 – Grugliasco) di Torino.
Dopo i primi due tornei dimostrativi, disputati in Italia nel 2022 e nel 2023, l’associazione fondata da Fabrizio Benintendi ha voluto ancora una volta dare un contributo per la promozione dello sport tra le persone con disabilità. Sportdipiù, oltre ad avere il supporto dell’International Tennis Federation (corpo dirigente del mondo del tennis), ha avuto inoltre l’appoggio di tantissimi sponsor e di importanti Enti patrocinanti, come il Comitato Internazionale Paralimpico, Sport e Salute, Croce Rossa Italiana. Tra questi anche c’è anche OPES Aps.
Il Para Standing Tennis
Il Para Standing Tennis, disciplina portata in Italia per la prima volta dalla stessa Sportdipiù nel 2022, si contraddistingue dagli altri sport per essere praticata da atleti con disabilità fisiche sia agli arti superiori sia inferiori. A differenza del tennis paralimpico in carrozzina, dove gli atleti competono seduti nella versione “wheelchair”, questa “nuova” disciplina dà la possibilità di giocare anche in piedi. Quest’ultima importante modifica è stata realizzata dalla International Para Standing Tennis Association, associazione presieduta da Ivan Corretja (fratello di Alex, ex numero 2 ATP al mondo, vincitore delle ATP Finals nel 1998 e due volte finalista al Roland Garros).
Gli atleti e le categorie
Il torneo, organizzato da Gregory Leperdi (Vice-Presidente dell’International Para Standing Tennis Association), ha visto la partecipazione di 97 atleti, provenienti da 27 paesi diversi di tutto il mondo. I partecipanti, maschili e femminili, si sono sfidati sia nel singolo che nel doppio, suddivisi nei vari tabelloni in base a quelle che sono le loro disabilità:
PS1 (disabilità agli arti superiori), PS2 (disabilità agli arti inferiori con buona mobilità residua), PS3 (disabilità agli arti inferiori con ridotta mobilità residua – 2 rimbalzi consentiti come nel tennis in carrozzina) e PS4 (acondroplasici – 2 rimbalzi consentiti come nel tennis in carrozzina).
I risultati finali
Nella mattina di venerdì 22 giugno si sono disputate le ultime partite dei singoli femminili. Ad aver avuto la meglio sulle altre partecipanti affrontate in un girone all’italiana è stata, per la categoria PST2, la 61enne austriaca Cinthya Hoffmann, che durante il suo cammino ha sconfitto la connazionale Gisela Danzi e la kazaka Zhanat Kuralbaevna Umutkulov; mentre la categoria PST3 è stata conquistata dalla britannica Georgia Routledge, che, per aggiudicarsi il titolo, ha dovuto eliminare la la cilena Martina Siebert Cepeda, la brasiliana Paola Antonini e la tedesca Jennifer Gotta.
Il torneo si è concluso domenica 23 giugno, al Monviso Sporting Club di Corso Allamano 25 a Grugliasco (Torino), dove si sono svolte tutte le altre finali:
- PST1, Alex Hunt (Nuova Zelanda), primo atleta disabile di sempre ad entrare ad un ATP 1000, contro Thalita Rodrigues (Brasile) (6-0 / 6-2);
- PST2, Ivan Corretja (Spagna), Presidente dell’International Para Standing Tennis Association, contro Matthew Grover (Inghilterra) (7-6 / 4-6 / 10-5);
- PST 3-4, Daniel Scrivano (Stati Uniti) contro Cedric Delmas (Francia) (6-2 / 7-5),
- Doppio PST 1-2, Matthew Grover e Ross Cudmore (Inghilterra) contro Ivan Corretja e Harald Von Koch (Spagna-Svezia) (4-1 / 4-1);
- Doppio PST 3-4, Javier Bespresvany e Luis Vinales Hidalgo (Argentina-Cile) contro Shunsuke Kishi e Ysuke Hatano (Giappone) (4-3 / 4-0).
Para standing: quale futuro?
Come aveva preannunciato Fabrizio Benintendi, a margine della conferenza di presentazione dell’11 giugno, le adesioni, come lo spettacolo sui campi da gioco torinesi, non sono di certo mancate. L’accorata partecipazione e l’impegno profuso dall’organizzazione fanno pensare che la competizione possa essere ripetuta anche il prossimo anno e che saranno numerose le sorprese per le stagioni a venire.
Anche Gregory Leperdi, d’altra parte, aveva richiamato i numeri, facendo in particolar modo riferimento a quello degli atleti che praticano la disciplina e auspicando una crescita che potrebbe registrarsi già dal prossimo anno.
“I Mondiali – aveva condiviso in proposito – hanno l’obiettivo di promuovere e sviluppare ulteriormente il para standing tennis, affiancandolo alla versione wheelchair: dall’ultimo censimento eseguito, gli atleti che lo praticano sono circa 400, suddivisi in 34 nazioni da tutti i continenti. Potenzialmente, però, potrebbero essere molti di più, visto che le federazioni nazionali che lo supportano attivamente, come Stati Uniti, Australia, Giappone, Gran Bretagna, Germania, Svezia e Cile, sono ancora poche”.