Terzo Settore: 2,7 milioni dai bandi di Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e Regione Veneto

Due bandi territoriali ed oltre 2,7 milioni di euro complessivi per sostenere delle azioni nei rispettivi territori. La Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e la Regione Veneto hanno pubblicato due avvisi che andranno a cofinanziare progetti di rilevanza sociale, volti a rispondere ai nuovi bisogni della collettività e a promuovere il bene comune.

Se gli interventi nel territorio romagnolo avranno come obiettivo quello di coinvolgere e valorizzare le nuove generazioni, nelle città e nelle province venete saranno realizzate iniziative di contrasto alla povertà sanitaria, di sostegno agli anziani e di rinforzo alle Rete degli Empori della solidarietà regionale che recupera e raccoglie le eccedenze alimentari, distribuendole poi ai nuclei familiari bisognosi. In comune i due bandi hanno l’interesse a innovare e rinnovare le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale che operano nei due territori.

900 milioni per OdV e Aps dal Bando “Territori di Comunità” della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì

Giunto all’ottava edizione, il Bando “Territori di Comunità” della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì mette a disposizione degli Enti non profit di natura privata ben 900.000 per il prossimo triennio, con l’intento di realizzare interventi che sappiano conferire nuovo smalto al protagonismo dei giovani e, al tempo stesso, donare nuova linfa al mondo del volontariato e dell’associazionismo.

Le finalità, il target dei soggetti coinvolti (dai 6 ai 18 anni), i principi guida e lo spirito dell’avviso pubblico rimangono sempre gli stessi. A cambiare sono soltanto alcuni elementi che si riveleranno determinati in fase di elaborazione progettuale. I progettisti, infatti, dovranno tenere conto della necessità di creare sia attività inclusive sia percorsi ricreativi, educativi e formativi che non contemplino solo il potenziamento dell’apprendimento e delle competenze scolastiche, ma che guardino al benessere dell’individuo a tutto tondo. Inoltre, dovranno creare i presupposti per stimolare bambini, adolescenti e giovani ad avvicinarsi a tutte quelle forme di partecipazione, cittadinanza attiva e volontariato.

Un altro aspetto su cui la cabina di regia della Fondazione pone l’accento interessa il dialogo ed il confronto tra ragazzi e adulti, in modo particolare genitori, insegnanti, docenti, educatori ed anziani. Quest’ultimo punto, poi, dovrà prevedere altresì delle attività di formazione.

Infine, visto che a causa del prolungato impatto della pandemia e successivamente dell’alluvione che ha interessato la provincia forlivese, viene proposta una direttrice che non era mai stata attivata e che invece la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ritiene valida ed estremamente attuale. Ogni soggetto o rete partecipante al Bando “Territori di Comunità” potrà sviluppare un’ulteriore idea progettuale nella quale i giovani non siano soltanto dei destinatari delle attività, ma dei protagonisti in prima persona.

In poche parole, i ragazzi si faranno promotori di azioni che interesseranno i loro coetanei, in modo particolare quelli appartenenti alla fascia di età 15-18, incoraggiando la loro partecipazione attiva e consapevole, stimolandoli ad identificare bisogni e questioni, favorendo l’impegno civico e la cittadinanza attiva, promuovendo il bene comune ed il fare insieme, stimolando il dialogo con gli adulti e supportandoli, in modo particolare nei territori interni, collinari e montani, in percorsi di attivazione di comunità ed elaborando innovativi modelli di gestione comunitaria di beni e servizi.

La deadline per avanzare alla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì la propria proposta progettuale per il Bando “Territori di Comunità” scadrà il prossimo 3 giugno.

1,8 milioni per il Terzo Settore dal Bando della Regione Veneto

Spostata di 18 giorni più avanti, invece, è la scadenza del Bando della Regione Veneto per progetti di rilevanza regionale promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo Settore, iscritte al RUNTS o ad uno dei registri di settore. Il 21 giugno, infatti, rappresenta l’ultima data utile per rispondere all’avviso pubblico che stanzia per il 2024 misure per 1.839.764,00 €.

Dopo aver cofinanziato 111 progetti di rilevanza regionale tra il 2022 ed il 2023, le nuove misure saranno destinate ad iniziative che garantiranno la coesione sociale e territoriale, rispondendo ai nuovi bisogni dei cittadini.

Gli obiettivi prioritari per il 2024 sono stati individuati con la collaborazione del Tavolo regionale di confronto sulle tematiche del Terzo Settore, costituito dalla Regione e dai Centri Servizi per il Volontariato del Veneto accreditati e con il coinvolgimento per l’occasione del Forum Terzo Settore.

Le proposte progettuali dovranno descrivere azioni di contrasto alla povertà sanitaria rivolte a persone vulnerabili, di sostegno alle attività di recupero, raccolta e distribuzione delle eccedenze alimentari a favore di famiglie e persone in difficoltà e di supporto e potenziamento del trasporto sociale in rete, ad integrazione a rinforzo della rete “STACCO – Servizio Trasporto Accompagnamento Sociale”.

Inoltre, sono previste pure iniziative di assistenza agli anziani soli e di promozione di una progettualità di sistema che sia in grado di generare un impatto positivo a partire dalla implementazione e formazione digitale uniforme, in particolare a favore di ODV e APS presenti su tutto il territorio regionale. L’obiettivo in questo caso è quello di aiutare i protagonisti del terzo pilastro ad interagire con la Pubblica Amministrazione, soprattutto per quanto concerne l’accesso alle risorse e ai finanziamenti dedicati.

Come specificato nel BUR (Bollettino Ufficiale Regionale) della Regione Veneto, le attività progettuali non potranno avere una durata inferiore ai sei mesi e dovranno concludersi in maniera inderogabile entro il 31 dicembre 2025, mentre i relativi costi dovranno essere rendicontati entro il 31 gennaio 2026.

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