Bob and Weave continua la propria corsa tra emozioni e riconoscimenti nazionali

Bob and Weave, espressione cinematografica del progetto Bulli Free Club (iniziativa promossa da CIAO LAB Aps, OPES Aps, Unione Nazionale Veterani dello Sport, AICEM e cofinanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ai sensi dell’art.72 del CTS – d.l. 117/2017 – annualità 2020), prodotto da Santa Ponsa Film, vede per protagonisti Alessandro Benvenuti, Bianca Guaccero, Simone Casanica e la partecipazione straordinaria dell’ex Campione d’Europa dei pesi medi Emanuele Blandamura. Un prodotto che ha dimostrato in maniera assiomatica come il cinema sociale possa avere una voce forte, in grado di arrivare a tutti, prescindendo da ruoli professionali, età ed estrazione sociale. 

L’opera, scritta da Gianni Quinto e Adelmo Togliani e diretta da quest’ultimo, la cui première si è tenuta nell’Auditorium del MAXXI lo scorso novembre, è ambientata in una Roma contemporanea e individua nella lotta al bullismo opportunità concrete di crescita e inclusione.

L’inizio del viaggio: da Venezia in poi…

Il corto è stato presentato nello spazio dell’Italian Pavilion (Hotel Excelsior), durante l’80esima edizione della Mostra internazionale cinematografica di Venezia.

In tale occasione, si è tenuto il panel “Cinema e Terzo Settore” (patrocinato dal Ministero della Cultura, dal Ministro per lo Sport e i Giovani, da Sport e Salute Spa, dal CONI, dal CIP e dall’Istituto per il Credito Sportivo), a cui hanno preso parte: Maria Teresa Bellucci, Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Adelmo Togliani, regista, Bianca Guaccero, attrice, Alessandro Benvenuti, attore, Massimiliano Atelli, Capo di Gabinetto del Ministro per lo Sport e i Giovani, Emanuele Merlino, Capo della Segreteria Tecnica del Ministero della Cultura.

E ancora: Lodovico Mazzolin, Direttore generale dell’Istituto per il Credito Sportivo, Katia Arrighi, Consigliere Nazionale CIP, Claudia Conte, attivista per i diritti umani, Emanuele Blandamura, ex campione europeo dei pesi medi e Consigliere nazionale di OPES.

Uno spazio che ha offerto la possibilità di approfondire il rapporto sinergico tra le arti, lo sport e le opportunità di cui il terzo settore si fa fautore.

Prosegue il viaggio di Bob and Weave

Sono trascorsi ormai quasi otto mesi da quando il corto è approdato al Lido di Venezia, ma la sua corsa non si è mai arrestata. il 17 e il 18 aprile scorsi hanno rappresentato due tappe importanti: il riconoscimento al Festival Enrico Falck e l’assegnazione del Premio Città di Roma al corto Bob and Weave. Non solo due nuove medaglie appuntate, ma possibilità concrete e importanti per veicolare nella maniera più efficace il messaggio di cui si fa portavoce il corto. 

Lo ha spiegato, con trasporto, il regista Togliani, una volta salito sul palco del Salone d’Onore del CONI – durante la X edizione del Premio Città di Roma – condividendo con i presenti l’esperienza vissuta poche ore prima in quel di Sesto San Giovanni: “Abbiamo vinto una menzione speciale per questo corto. Ieri mattina ero a Sesto San Giovanni, per il Festival Enrico Falck, dove ci sono delle realtà molto complicate e con ragazzi e ragazze con un background sociale e familiare veramente disastroso”.

“In sala c’erano 800 giovani – ha proseguito Togliani – e mi sono fatto portatore, insieme a chi ha lavorato a questa iniziativa, del messaggio di OPES, di quanto lo sport serva per riscattare le nostre esistenze. Lo sport come antidoto al bullismo e per migliorare la propria condotta di vita. Ieri in quella sala è calato un silenzio irreale. Bob and Weave: un’operazione veramente riuscita”. 

Al suo fianco, Laura Beretta (produttrice), Simone Casanica, Emanuele Blandamura e Gianni Quinto che ha aggiunto: “Grazie a questa esperienza ho visto davvero le opportunità che offre lo sport. Gabriele – il protagonista dell’opera, interpretato da Simone Casanica, ndr – è un bullo, è un antieroe, che scopre i valori dello sport grazie ai quali avviene uno scatto sociale”. 

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