Nuove opportunità a supporto dello sport, in arrivo oltre 150 milioni di investimenti

Arrivano nuove misure e opportunità a supporto del mondo dello sport. Con un pacchetto da 150 milioni di investimenti, presentato martedì 9 aprile all’interno della sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Italia si scopre capace di fare sistema e di avere idee e risorse per fornire un’ulteriore spinta alla diffusione dell’attività sportiva, per migliorare la qualità di vita dei cittadini e per garantire l’accesso allo sport a più cittadini possibili, andando a ridurre il gap infrastrutturale tra Nord e Mezzogiorno.

Dal fondo 2024 “Sport e Periferie” al bando dell’Istituto per il Credito SportivoSport Missione Comune”, passando per la terza linea di intervento del PNRR e per progetti di enorme impatto sociale, sono ben 8 le linee d’intervento che sono state illustrate dai Ministri per lo Sport, della Giustizia e dell’Istruzione e del Merito, insieme ai Presidenti dell’Istituto per il Credito Sportivo e di Sport e Salute SpA, rispettivamente Beniamino Quintieri e Marco Mezzaroma, e all’Associazione Nazionale Comuni Italiani.

Lo sport al centro dell’agenda politica, firmata anche una convenzione tra i Ministeri diretti da Abodi e Nordio

Nelle nostre azioni – ha riferito il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Aboditeniamo conto delle disparità a partire da quelle territoriali. Lo sport deve essere presente al Sud e nelle famiglie meno abbienti. Ecco perché, con la nostra capacità sistemica e sistematica, vogliamo incidere sui fattori critici, a partire dalle infrastrutture sia pubbliche con la collaborazione con gli enti locali – su scuole e carceri – sia private, che nella lotta alla sedentarietà. Dobbiamo lavorare sulla pianificazione, affinché nulla accada in maniera incidentale”.

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Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani

Durante l’appuntamento, il Ministro Abodi ha sottoscritto altresì un protocollo d’intesa con il Ministro Nordio. L’intento è quello di incentivare l’attività motoria e sportiva all’interno delle case circondariali, andando così a migliorare le condizioni psico-fisiche di detenuti adulti, minori e dei giovani adulti in carico al DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) e ai servizi della giustizia minorile.

Se da una parte lo sport è un ottimo strumento per rieducare chi ha commesso un reato, dall’altra può offrire opportunità di riscatto e di reinserimento all’interno del tessuto sociale.

Nell’ambito carcerario – ha aggiunto il Ministro della Giustizia, Carlo Nordiolo sport assolve una funzione essenziale assieme al lavoro: allontanano il detenuto dalla noia e dal bisogno Il lavoro. La vita in carcere è una vita di espiazione, però bisogna tenere presente che l’indirizzo costituzionale è quello di essere rivolto alla rieducazione del condannato. Sono convinto che, se noi potessimo ampliare l’attività fisica, all’interno e all’esterno del carcere, con una sorta di visione meno crudele della pena, si potrebbe ridurre anche il tragico numero di suicidi in carcere. Le difficoltà sono gli spazi. Le nostre prigioni non sono tutte adeguate allo svolgimento dell’attività sportiva. Alcune lo sono e sono dei modelli, altre però impediscono queste attività, quindi occorre trovare dei modi più duttili e fantasiosi per agevolare l’attività sportiva per i detenuti”.

150 milioni per lo sport. Tutto sulle iniziative, sui progetti e bandi promossi dal Ministero per lo Sport, in collaborazione con i ministeri della giustizia e dell'istruzione, ANCI, Sport e Salute SpA e Istituto per il Credito Sportivo.

Finanziati interventi nelle carceri e nelle aree pubbliche

Tra le misure denominate “Sport di tutti”, figura anche quella dedicata alle carceri. Promossa dal Ministro per lo Sport e i Giovani, tramite il Dipartimento dello Sport, realizzata in collaborazione Sport e Salute ed il Ministero della Giustizia, l’iniziativa intende supportare e promuovere l’attività sportiva e formativa all’interno degli istituti penitenziari per adulti e minori e per i giovani adulti in carico al DAP ed ai Servizi Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità. Il progetto 2024 prevede la realizzazione di attività fisico-sportiva e di formazione proposte da ASD/SSD ed Enti del Terzo Settore di ambito sportivo.

Sport di tutti – Carceri” si prefigge di sostenere e recuperare, attraverso l’attività sportiva, quei soggetti fragili e a rischio devianza. Vuole altresì migliorare la loro salute, consentire loro di sviluppare competenze in ambito sportivo, educativo e socio-psico-pedagogico, e puntare al reinserimento sociale e lavorativo attraverso lo sport di coloro che stanno espiando una pena. Se nel 2023, quando è stato lanciato, ha consentito di finanziare 78 progetti, con il nuovo Avviso l’obiettivo è veder fiorire altre 70 progettualità, per un importo massimo di 20 mila euro ciascuno.

In merito alla pratica sportiva all’interno delle case circondariali, il Presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma, ha puntualizzato pure un altro ambito: “Puntiamo a migliorare l’ambiente carcerario con lo sport – si legge nella nota diffusa dall’azienda pubblicacon la particolare attenzione alla formazione del personale all’interno dell’ambiente carcerario”.

Sulla stessa linea d’intervento si inseriscono pure “Sport di Tutti – Parchi 4-14” e “Sport di tutti – Parchi”. L’obiettivo del Ministero per lo Sport, di Sport e Salute e di ANCI è quello di veder sorgere all’interno delle aree pubbliche, come parchi e spiagge, delle aree attrezzate per lo svolgimento dell’attività ludica e motoria. Se la prima segue tre modelli progettuali, differenziati per età (4-8, 9-14 e 4-14) ed ha un budget complessivo di 3 milioni per finanziare sino a 50 aree attrezzate in altrettanti Comuni italiani, il secondo punta a sovvenzionare, con un budget di oltre 2 milioni di euro e in ulteriori 150 città, delle aree con strutture fisse per lo svolgimento di attività fisica a corpo libero per giovani, adulti e over 65. In questo caso, i Sindaci affideranno le superfici, per almeno 2 anni, alle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche del territorio.

Lo scopo di Sport e Salute – ha continuato il Presidente Mezzaroma – è quello di promuovere l’attività fisica. Per noi l’importante è riuscire a far muovere tutta la cittadinanza, cercando di intervenire per usare gli spazi aperti al pubblico e renderli fruibili da tutti. Ci sono attualmente 685 progetti attivi, di cui 408 conclusi, mentre 550 verranno attivati attraverso queste nuove linee. L’obiettivo è quello di utilizzare parchi per creare palestre all’aperto dove fare attività fisica a corpo libero. Inoltre, teniamo molto ad un progetto che ci permetterà di allestire 100 spazi non convenzionali nelle scuole che non hanno palestre e che, quindi, potranno permettere agli studenti di praticare attività motoria“.

Più soldi allo sport italiano da parte di Sport e Salute SpA
Marco Mezzaroma, Presidente di Sport e Salute SpA

Iniziative nelle scuole

Allestimento spazi non convenzionali”, infatti, è l’iniziativa di Ministero per lo Sport, Sport e Salute SpA e Ministero dell’Istruzione e del Merito che si prefigge di allestire spazi non convenzionali per l’attività fisica, sportiva e motoria negli istituti scolastici, sia statali sia paritari, sprovvisti di palestra interna. Le soluzioni, innovative e sostenibili economicamente, godranno di un budget complessivo di 2,2 milioni di euro. L’obiettivo è quello di realizzare 100 interventi, oltre ai 10 già avviati nella fase pilota.

Credo che lo sport possa rappresentare per i giovani un punto di riferimento valoriale e contribuisca ad arricchire l’insegnamento e l’educazione che viene fornita nelle scuole dal punto di vista della formazione valoriale – ha evidenziato il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara -. L’impegno, la lealtà, la capacità di giocare in squadra, il rispetto verso l’avversario, la solidarietà sono tutti valori che lo sport naturalmente esprime. Svolto in una scuola e all’interno di un gruppo di giovani, certamente può favorire l’affermazione di valori così significativi. C’è un problema di dispersione scolastica anche in alcune grandi città del nord e lo sport avrà un suo ruolo fondamentale nella lotta alla dispersione scolastica, così come lo avrà nel varo del piano Estate. Per la costruzione di palestre nelle scuole, ci sono complessivamente 586 milioni di euro, di cui il 54% è destinato al Mezzogiorno, con interventi in 613 scuole, delle quali 328 sono ubicate al Sud”.

Il progetto con ANCI, le iniziative per le periferie, il PNRR ed il Bando dell’Istituto per il Credito Sportivo

Se “Bici in Comune” (progetto voluto dal Ministero per lo Sport e i Giovani e ANCI, in collaborazione con il Dipartimento per lo Sport e Sport e Salute) è rivolto a tutti i Comuni e punta a promuovere la mobilità in bicicletta e la diffusione di uno stile di vita sano (saranno finanziati interventi di mobilità urbana ed extraurbana, ma anche iniziative di mobilità sostenibile, attività con le scuole, la promozione, l’innovazione e la digitalizzazione dei percorsi ciclabili, e l’organizzazione di eventi aggregativo-sportivi ciclistici), “Sport e Periferie” ritorna per rivolgersi ai Comuni con più di 100.000 abitanti. L’intento dell’edizione 2024 del Fondo è quello di aiutare le amministrazioni a perseguire determinati obiettivi nella riqualificazione energetica degli impianti sportivi e nella loro accessibilità.

150 milioni per lo sport. Tutto sulle iniziative, sui progetti e bandi promossi dal Ministero per lo Sport, in collaborazione con i ministeri della giustizia e dell'istruzione, ANCI, Sport e Salute SpA e Istituto per il Credito Sportivo.

 

Infine, la Terza Linea di intervento PNRR e “Sport Missione Comune”. Con la prima azione il Governo si promette di realizzare parchi e percorsi attrezzati in quei Comuni con meno di 10mila abitanti appartenenti alle Regioni del Mezzogiorno. Attraverso il bando “Sport Missione Comune”, invece, l’Istituto per il Credito Sportivo sostiene la realizzazione, la ristrutturazione e gli interventi di efficientamento energetico dell’impiantistica sportiva. Fino al prossimo 30 settembre, gli Enti locali e territoriali, come i Comuni, le unioni di Comuni, le Città Metropolitane, le Province e le Regioni, potranno accedere ad un mutuo a tasso d’interesse completamente abbattuto fino a 10 anni o potranno usufruire del contributo spalmato su un mutuo con una durata maggiore, fino a 25 anni.

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