“La nostra Costituzione della Repubblica italiana, dopo 75 anni, nel mese di settembre 2023, ha riconosciuto il valore (educativo, sociale e di benessere psicofisico) dell’attività sportiva, in tutte le sue forme. Un’espressione che apre a un mondo: lo sport ci mette in relazione con noi stessi, con il nostro corpo e con gli altri intorno a noi, possiede una multidimensionalità unica”, queste le parole del Presidente di OPES, Juri Morico, durante il convegno dello scorso 5 aprile che ha avuto il compito di chiudere il viaggio del progetto “Lo sport per tutti, tutti per lo sport” (realizzato dall’Ente, con il supporto di Poste Italiane e di cui risorse.news è media partner).
Nell’Aula Magna dell’IIS Leonardo da Vinci di Roma (Via Cavour), Juri Morico, Antonino Mancuso, Coordinatore Regionale del Servizio di Educazione Motoria Fisica e Sportiva USR Lazio, Federico Rocca, Consigliere del Comune di Roma Capitale e presidente della Commissione Trasparenza, Emanuele Blandamura, ex pugile, e Valerio Vermiglio, ex pallavolista, hanno condiviso con una platea composta da studentesse e studenti dell’ultimo anno importanti riflessioni sullo sport, su come l’attività fisica possa rappresentare uno strumento perfetto per trasferire valori, consentire una crescita sana, e favorire l’inclusione e la socialità.
Lo sport per tutti, tutti per lo sport: il convegno
Tra il suono di una campanella e l’altra si è esaurito il percorso dell’iniziativa “Lo sport per tutti, tutti per lo sport”. E non poteva che essere una scuola il luogo designato a ospitare questo appuntamento. La prima azione del progetto, infatti, ha riguardato proprio degli incontri tra studentesse e studenti e il testimonial, Emanuele Blandamura; insieme hanno approfondito accuratamente e con la sensibilità che merita il tema dello sport nella società. Diversi i punti di vista, certo. Ma come per il 5 aprile, anche nelle altre occasioni ragazze e ragazzi si sono mostrati attenti e pronti a mettersi in gioco.
Ad aprire il convegno un appello accorato, quello della Prof.ssa Irene De Angelis Curtis, Dirigente Scolastico dell’istituto: “Assorbite ogni parola di ciò che ascolterete oggi, è importante”. Parole che si sono materializzate nei suoni ma anche nei gesti: l’esperienza, infatti, è risultata essere del tutto inclusiva, grazie alla presenza di un interprete LIS che ha consentito a tutti i presenti la piena partecipazione.
L’esempio dei campioni
Il primo intervento è stato affidato ad Antonino Mancuso che ha espresso al giovane parterre l’importanza di “guardare ai campioni, ai loro sacrifici alle loro sofferenze”, ma anche di saper “superare i propri limiti”. “Al campione – ha proseguito – qualcuno toglierà loro i primati, ma nessuno potrà togliere loro la mentalità dell’atleta: non è grande colui che non cade mai, ma colui che cade, si rialza, si propone nuovi obiettivi, non arretra mai davanti agli ostacoli e cerca di superare i propri limiti. Una mentalità che forma anche il bravo cittadino”. Il concetto ha fatto breccia nel cuore del pubblico presente, a giudicare delle riflessioni scaturite al termine dell’incontro.
In tema di esempi da seguire e di comportamenti sociali appropriati e adeguati a una crescita collettiva, volti a realizzare una rete umana resistente e resiliente, il Presidente Morico ha anche ricordato l’impegno solidale del progetto i cui proventi saranno consegnati a due realtà quali la Fondazione Bambino Gesù e il Progetto Filippide. Una ulteriore conferma di quanto lo strumento sport possa agire attivamente per raggiungere obiettivi che esulano dal merito ottenuto in una qualsiasi competizione sportiva.
Inclusione e aggregazione
Federico Rocca ha invece rapportato alle ragazze e i ragazzi, informandoli del proprio impegno politico, la valenza degli impianti sportivi comunali perché “offrono la possibilità di fare sport con delle tariffe molto basse: lo sport è per tutti, e non può mai essere il fattore economico a limitare le persone a poter fare sport. Abbiamo introdotto anche i bonus per lo sport, per le famiglie che hanno redditi bassi”. Inclusione e aggregazione dunque i focus di un intervento terminato tra gli applausi della platea.
Infine, le ultime battute, quelle di Valerio Vermiglio ed Emanuele Blandamura, esperienze dirette, complesse e coinvolgenti. Seppur con storie diverse, i due rappresentati dell’associazione I Miti dello Sport, in qualità di testimonial, hanno scoccato frecce e lasciato il segno. Dai viaggi intorno al mondo di Vermiglio che si è sempre messo in gioco cercando nuove sfide e abbattendo gli ostacoli, alla perseveranza di Blandamura che partendo dalla periferia di Roma è arrivato a battersi per titoli mondiali. Entrambe le esperienze sono state caratterizzate da aneddoti personali che hanno commosso e motivato le ragazze e i ragazzi presenti in Aula Magna.
“Lo sport per tutti, tutti per lo sport” non è uno slogan, ma un monito che la realtà proponente cerca di trasmettere quotidianamente attraverso iniziative, attività e progetti in cui lo sport (declinato in tutte le sue forme) e l’impegno sociale la fanno da padrone.