Il 13 dicembre scorso, il Viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, annunciava che il RUNTS, ovvero il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, diventava open. Ciò significa che dalla metà del mese scorso i dati inerenti agli enti e alle associazioni iscritte al RUNTS sono accessibili a tutti previo registrazione al portale dedicato (clicca qui per saperne di più).
RUNTS: “Serve a rafforzare il legame con i cittadini”
Bellucci, in prima battuta, aveva definito tale step “assolutamente all’avanguardia”, anche perché di riflesso l’open RUNTS consente un enorme “passo avanti importante nel cammino attuativo della Riforma del Terzo settore, Dlgs 117/2017, perché la messa in trasparenza del patrimonio informativo degli enti contribuirà a rafforzare quel fondamentale legame fiduciario con i cittadini, che è base per la crescita sociale e solidaristica delle nostre comunità”.
L’onorevole aveva altresì evidenziato come con il Governo Meloni il Terzo Settore stia acquisendo un ruolo sempre più rilevante e di come, quindi, sia necessario un impegno importante su trasparenza e accelerazione. “Un lavoro – ha spiegato in proposito – articolato nella direzione di una maggiore semplificazione, ma anche di più innovazione e trasparenza, per cui ringrazio il lavoro delle direzioni tecniche del nostro Ministero, insieme all’importante supporto del Consiglio nazionale del Terzo settore e dei diversi tavoli di lavoro tematici attivati in questo ultimo anno”.
Trasparenza: la parola d’ordine
Il Viceministro è tornata sul tema solo qualche giorno, quando, incalzata durante un’intervista a Mattino 24, ha chiarito che per sostenere con basi forti il Terzo Pilastro è necessario lavorare sulla trasparenza. Uno degli obiettivi primari dell’Open RUNTS. Facendo riferimento a un episodio di comunicazione opaca sulla beneficienza di cui si è molto discusso durante gli ultimi giorni del 2023, Bellucci ha quindi riferito dell’open RUNTS come di un portale per raccontare e trasmettere la propria storia. Dunque, una chiave d’accesso privilegiata per i cittadini che possono così conoscere meglio le realtà che militano nel Terzo Setto.
“Quando noi parliamo di solidarietà parliamo di enti del Terzo Settore – ha spiegato Bellucci – e da questa settimana c’è un registro, cioè si entra nel sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali sociali e c’è un registro con tutti quegli utenti che si sono iscritti e quindi hanno la possibilità di raccontare la loro storia. All’interno possiamo vedere i contributi: da dove vengono, come vengono utilizzati e via dicendo”.
Inoltre ha aggiunto che al fine di rendere ancora più trasparente e funzionale l’open RUNTS “C’è scritto chi sono gli amministratori di queste realtà, c’è l’atto costitutivo, c’è uno statuto, ci sono bilanci e soprattutto poi sono soggette ad un monitoraggio ad un controllo, quindi sono enti che si adeguano rispetto alla larghezza del loro compito che è quella di mettere in produzione questo valore della beneficenza e della solidarietà”.