Tra risultati raggiunti e obiettivi futuri, Frassinetti sottolinea la centralità dello sport a scuola

Centrale nell’agenda del Governo, fondamentale per la crescita del Paese, tanto dal punto di vista sociale quanto dal lato economico. Che l’istruzione potesse ricoprire un ruolo primario per l’attuale esecutivo lo si era capito già dalla presentazione del programma per le elezioni politiche del 25 settembre 2022. Il documento redatto da Fratelli d’Italia per risollevare la Nazione e gli interventi pubblici del Premier Giorgia Meloni hanno sempre evidenziato, e tuttora lo ribadiscono, il concetto che la scuola deve diventare un centro nevralgico del territorio e della comunità, un anello di congiunzione tra famiglie ed istituzioni ed un facilitatore nella costruzione di sinergie con gli Enti del Terzo Settore per ampliare l’offerta formativa, culturale e sportiva. 

Il Governo e la scuola: un primo bilancio

Oltre 430 giorni di Governo rappresentano un intervallo di tempo congruo per effettuare un primo bilancio del lavoro svolto e per capire quali risultati sono già stati raggiunti e quali interventi, invece, dovranno essere programmati nei prossimi mesi per elevare la qualità dell’offerta formativa, per migliorare la condizione del corpo docente e del personale amministrativo, tecnico e ausiliario e per contrastare la dispersione scolastica.

Tra i punti del programma che possono essere già derubricati sotto alla voce “obiettivi portati a termine”, c’è sicuramente la volontà di ridare dignità all’educazione fisica. “Più sport nelle scuole” poteva sembrare uno slogan ed, invece, in pochi mesi i due Ministeri coinvolti hanno gettato le basi per riportare lo sport e l’attività motoria al centro della vita degli studenti e dell’offerta didattica.

Lo sport nella scuola primaria

Nell’anno in cui, come recita l’articolo 33 della Costituzione, “la Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”, vengono introdotte due ore di attività motoria nelle classi quarte e quinte delle scuole primarie. Un passo in avanti decisivo per formare bambine e bambini e per promuovere i corretti stili di vita sin dall’infanzia.

L’orgoglio del Sottosegretario Paola Frassinetti

Abbiamo inserito l’educazione motoria con insegnanti specializzati nelle classi quarte e quinte della scuola primaria – ha dichiarato a risorse.news l’On. Paola Frassinetti, Sottosegretario di Stato per l’Istruzione ed il Meritoe miriamo naturalmente ad estendere questo modello a tutto il ciclo delle primarie, perché pensiamo che i bambini devono avere un rapporto con lo sport e l’attività motoria anche a scuola.

Così facendo, possono cominciare veramente a capire quanto sia importante l’attività sportiva pure da un punto di vista della loro crescita, perché essere sportivi significa avere delle regole, impegnarsi, sacrificarsi, relazionarsi e fare gioco di squadra. Oltretutto, grazie allo sport e all’attività fisica, si scoraggiano quelle abitudini sedentarie e si tengono i ragazzi, almeno per un po’, lontani dai device tecnologici”. 

Ripristinati i Giochi della Gioventù

L’estensione dell’attività motoria, insegnata da docenti specializzati, alle altre tre classi delle primarie sarà graduale. Intanto, un primo traguardo è stato raggiunto, anche se non è l’unico. Il dialogo tra scuola e sport e tra i Ministeri guidati rispettivamente da Giuseppe Valditara ed Andrea Abodi è continuo e proficuo. Frutto di questa sinergia è altresì il ripristino dei Giochi della Gioventù.

Possiamo vantare – continua l’On. Frassinettidi avere istituito nuovamente i Giochi della Gioventù, delle competizioni che per tanti anni hanno formato una classe giovanile sportiva di alto livello”. 

La scuola e l’anno che verrà

Archiviati i primi risultati, è tempo di proiettare lo sguardo verso nuovi orizzonti. Il 2024 è alle porte ed il lavoro da portare a termine nel corso dei prossimi 12 mesi è ancora molto. Tra i temi che saranno al centro dell’attenzione del Governo, ci saranno sicuramente il problema infrastrutturale ed il gap tra Settentrione e Meridione da colmare.

Noi auspichiamo innanzitutto – conclude il Sottosegretario di Stato – la ristrutturazione e la costruzione di nuove palestre e di nuovi impianti sportivi perché abbiamo tantissimi plessi scolastici, soprattutto nel sud Italia, che non hanno luoghi dove esercitare l’attività  sportiva. Anche il Ministro Abodi, insieme al nostro Ministero, ha provveduto ad effettuare dei sopralluoghi per rendersi conto personalmente della situazione. Approfittando delle risorse del PNRR, ci occuperemo del potenziamento di palestre e strutture sportive in modo da poterle condividere successivamente con le associazioni del territorio”.

 

Gli investimenti nel comparto scolastico non riguarderanno soltanto il lato motorio, che comunque rimane centrale per ogni fascia d’età, ma interesseranno anche altri ambiti. A partire da gennaio, come riportato nella Legge di Bilancio, gli stipendi degli insegnanti includeranno un aumento di circa 200 euro lordi. Nel 2024, infine, il Governo punta ad assumere 70.000 insegnanti e a stabilizzare la situazione contrattuale di molti precari.

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