Lo sport per tutti: le charity a cui sono destinati i proventi dell’iniziativa

Il prossimo 19 dicembre nel foyer dello Stadio Olimpico di Roma si terrà la quinta edizione del Gala dello Sport di OPES. Una serata dedicata allo sport, alla solidarietà, allo spettacolo e alla condivisione, alla quale prenderanno parte importanti personalità del mondo sportivo, politico e del Terzo settore. 

Quello del 2023 sarà un evento particolarmente sentito, considerando che solo alcuni mesi fa lo sport è ufficialmente entrato in Costituzione, con la seguente modifica all’articolo 33: “la Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”. Parole importanti che riflettono precisamente gli intenti e gli ideali di OPES. 

Non è un caso, infatti, che il claim che accompagna la serata sia “lo sport per tutti, tutti per lo sport”; otto parole che richiamano l’impegno dell’Ente nel voler generare valore nella società. 

Gala dello Sport: spazio al fundraising

Come per le altre edizioni, anche la quinta sarà caratterizzata dal tema della solidarietà. Non solo chi vi parteciperà potrà acquistare i tavoli per la charity dinner, il cui ricavato per l’appunto andrà interamente devoluto alle realtà designate, ma anche partecipare a un’asta che avrà inizio proprio il 19 del mese e che terminerà il prossimo 28 marzo

Numerosi i cimeli messi a disposizione per la particolare attività benefica prevista dal Gala dello Sport di OPES; si partirà con due maglie, due testimonianze dell’immenso spettacolo che solo il calcio sa offrire: la prima è quella di Pelè, firmata dallo stesso, e la seconda, sempre autografata, di Maradona. Due colonne, due stelle, due miti, che hanno incantato il mondo intero dentro il campo, e che hanno saputo rispettarsi e stimarsi al di fuori, trasmettendo importanti valori e un significativo messaggio di fairplay.

Le charity

Come anticipato, la missione del Gala dello Sport è valorizzare quelle realtà che svolgano concrete funzioni sociali e di supporto al territorio di valore. Grazie, quindi, al lavoro di squadra, al sostegno delle istituzioni che con il loro patrocinio sostengono l’evento, alla generosità di aziende, partner, brand ed ospiti che contribuiranno alla raccolta fondi, la serata dedicata a “Lo Sport per tutti, tutti per lo sport” sarà memorabile. 

Le realtà che potranno mettere a frutto le donazioni raccolte grazie all’impegno di questa enorme macchina solidale e sinergica sono: La Fondazione Bambino Gesù Onlus e il Progetto Filippide

Fondazione Bambino Gesù Onlus

La Fondazione Bambino Gesù, istituita nel 1996 da Papa Giovanni Paolo II con il nome “Cari Bambini”, ha assunto l’attuale denominazione nel 2000, con il fine di sostenere gli obiettivi di sviluppo dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, fondato nel 1869 e oggi Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (I.R.C.C.S.), punto di riferimento nazionale e internazionale per la per la salute di bambini e ragazzi provenienti da tutta Italia e dall’estero.

La Fondazione rappresenta un’eccellenza e sostenere l’operato di medici, ricercatori, e operatori sanitari significa supportare l’impegno quotidiano di chi si adopera per fornire una migliore qualità della vita ai bambini e alle loro famiglie.

Questa missione, spiega la Fondazione stessa, si fonda sul riconoscimento della centralità della persona, del malato e della sua famiglia senza distinzioni di razza, di sesso, di credo politico e religioso, di provenienza sociale e su principi di solidarietà e di sostegno verso i soggetti più deboli.

Ecco perché la Fondazione Bambino Gesù è una delle due charity di questa edizione.

Il Progetto Filippide

Alle spalle del Progetto Filippide c’è l’Associazione Sport e Società, società sportiva dilettantistica fondata nel 1983 e da sempre affiliata al CIP.

Spirito dell’associazione, dunque, è fare in modo di dimostrare come l’attività sportiva possa diventare per soggetti affetti da disabilità mentale uno strumento funzionale all’acquisizione di una propria autostima, a migliorare le proprie autonomie personali, all’integrazione sociale. Per questi motivi l’associazione è ritenuta polo sperimentale di tecniche di allenamento, in particolare per l’atletica leggera e il nuoto.

L’associazione ha dedicato una speciale attenzione ai disabili affetti da autismo, individuando una corrispondenza tra le ecolalie di tali soggetti e il gesto atletico del maratoneta.

Il Progetto Filippide, OPES, e tutte le realtà coinvolte in questa speciale manifestazione guardano quindi nella stessa direzione, dove: lo sport è per tutti, e tutti sono per lo sport.

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