Prima edizione della Giornata dell’Associazionismo: l’evento firmato Forum Terzo Settore

Oggi, 28 settembre, si tiene la prima Giornata dell’Associazionismo, promossa dalla Consulta Aps del Forum Terzo Settore. L’obiettivo dell’iniziativa è portare all’attenzione delle Istituzioni problematiche e sfide del mondo delle associazioni chiedendo, già a partire dalla prossima Legge di Bilancio, azioni concrete di sostegno e promozione del modello sociale ed economico rappresentato da queste realtà.

Al fine di celebrare questa prima importante edizione, il Forum Terzo Settore ha dato vita al convegno dal titolo “Siamo valore sociale” – tenutosi presso l’Aula Magna della facoltà di Architettura dell’Università Roma Tre – a cui hanno preso parte alcuni degli attori protagonisti del mondo dell’associazionismo, ma anche figure rappresentanti l’universo politico, tra cui: il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, il Viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, il sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza energetica, Claudio Barbaro, e Patrizia Toia, Europarlamentare e Vicepresidente della Commissione Industria, Ricerca e Energia del Parlamento europeo. 

Tre i panel che hanno animato il dibattito: “Libertà, democrazia e partecipazione”; “Economia sociale e sviluppo sostenibile”; “Il Terzo Settore tra riforma e adempimenti”. I tre momenti di confronto hanno visto diverse realtà e personalità approfondire i vari aspetti che compongono il mondo dell’associazionismo, vagliando le possibilità e le opportunità future per il settore. 

Gli interventi

Sono stati numerosi gli interventi che hanno indagato l’associazionismo in toto, dal welfare all’economia, e che hanno offerto importanti spunti di riflessione sul dialogo che coinvolge politica e Terzo Settore. Non sono mancati riferimenti specifici alla fiscalità e alla riforma del Terzo Settore; voci autorevoli hanno, in proposito, ispezionato e condiviso luci e ombre di una riforma “epocale, ma che spazza via le certezze che c’erano prima”, così come ha riferito il Viceministro Bellucci durante il proprio intervento. 

Patrizia Toia, Europarlamentare e Vicepresidente della Commissione Industria, Ricerca e Energia del Parlamento europeo, che ha offerto il proprio contributo nel corso del panel “economia sociale e sviluppo sostenibile”, ha richiamato all’importanza che ricoprono i Governi in questo momento storico specificando: “In questa fase devono entrare in campo i governi; è importante che si riesca a cogliere questo momento positivo che l’Europa sta vivendo nei confronti di tutti i soggetti del terzo settore, quindi nell’accezione più ampia di economia sociale, nella quale forse le Aps, le associazioni sociali e simili forse non hanno ancora avuto lo spazio che meritano”. 

Poi ha proseguito: “Finalmente, dopo molti anni in cui si dibatte su questi temi, in questa legislatura le cose si sono mosse; sia da parte del Parlamento, che ha approvato molti dei report di iniziativa su questi temi, anche per addentrarsi nel difficile compito della definizione dei vari soggetti giuridici dei diversi Paesi; sia da parte della Commissione, che ha lavorato molto ad esempio con l’approvazione di un action plan per l’economia sociale, ricco di piste di lavoro per poter rendere più forte questa iniziativa sociale dei corpi intermedi. 

Inoltre, in Consiglio è in approvazione una raccomandazione che tocca tutti questi temi, che dirà ai Governi ‘adesso agite concretamente’. Credo che sia molto importante, dal Parlamento scriveremo a tutti i Governi in merito”. 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Forum Terzo Settore (@forumterzosettore)

Terzo Settore e fiscalità

In merito alla questione fiscale, si è espressa in maniera tecnica ed esaustiva Marina Montaldi, commercialista, revisore legale dei conti, componente esperto del Consiglio nazionale del Terzo settore e della Commissione di studio enti non profit presso il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili. “Voi sapete bene che c’è una disposizione normativa che ormai è stata già varata e che sostanzialmente è sospesa fino a luglio del prossimo anno – ha spiegato – c’è una notevole modifica del trattamento dei contributi supplementari che vengono richiesti agli associati dalle associazioni di promozione sociale, quando vengono svolte attività che sono in conformità alle  finalità sociali e poi con le variazioni sul tema di questo aspetto.

Si tratta di corrispettivi, che fatico a chiamare così, perché sono contributi supplementari che poi seguono una logica di determinazione diversa, che si attengono a criteri diversi, ma la normativa in qualche modo li definisce in questo modo. Cosa succederà? A meno che non ci siano modifiche normative, accadrà che questi contributi supplementari saranno attratti nel campo iva, diventeranno dei veri e propri corrispettivi e quindi rilevanti dal punto di vista del trattamento dell’imposta sul valore aggiunto. Alla stessa stregua di un operatore economico”.

L’impegno del Governo

L’ultimo panel è stato caratterizzato dagli interventi dei Viceministri Leo e Bellucci il cui impegno condiviso ha dato anche vita a un tavolo di lavoro interministeriale.

In proposito, Maurizio Leo ha chiarito: “Abbiamo istituito dei tavoli tecnici con la collega Bellucci, perché abbiamo preso a cuore le tematiche principali di questa giornata e le problematiche che si pongono”. 

Successivamente, è passato a illustrare i passi che si stanno compiendo e si compiranno per supportare il Settore: “Sul tema IRAP, la legge delega che riguarda l’IRAP prevede un graduale superamento dell’IRAP stesso, ma al tempo stesso cerca di venire incontro ai quei soggetti che hanno strutture associative che oggi pagano l’IRAP, mentre le posizioni individuali non la pagano. Per quanto riguarda gli Enti non commerciali, quindi di Terzo settore, è necessario vedere come calibrare meglio e applicare meccanismi di riduzione tenuto conto del fatto che il sistema retributivo, che per voi è assolutamente rilevante, crea problemi non indifferenti. Sull’iva, e qui si parla di Europa e non di Governo italiano, passando da un regime di esclusione a un regime di esenzione ci sono degli effetti pregiudizievoli per il vostro comparto. 

Per quanto riguarda i rapporti con l’Europa, stiamo spingendo i nostri rappresentanti a un’interlocuzione molto frequente per ottenere riscontri in tempi brevi”.

Infine, un’importante rassicurazione e soprattutto il riconoscimento di quanto il Terzo Pilastro conti per l’economia del Bel Paese: “Nell’ambito della delega fiscale, si pone particolare attenzione al comparto, è qualcosa in divenire ma non verrà trascurato un settore nevralgico, un segmento fondamentale per la nostra economia”. 

Sentito e molto specifico l’intervento dell’On, Maria Teresa Bellucci: “Penso che si potrà fare sempre meglio, e questo dipende da ciascuno di noi, dal Governo in primis. Sono contenta di aver ascoltato quella definizione nei miei confronti, ovvero ‘il nostro Viceministro’, ma non tanto e non solo per il ruolo che ricopro oggi, ma per la strada e il percorso che mi hanno portato a ricoprire questo ruolo, perché credo che in questo senso si possa fare la differenza. Il mio percorso è un percorso di crescita umano e professionale che avviene all’interno del mondo della solidarietà sociale.

Io – ha raccontato alla platea – sono una psicologa, ma ho scelto questa professione dopo aver pensato di dedicare una parte della mia vita ai più fragili. Certamente il Presidente del Consiglio mi ha dato un grande onore e una grande responsabilità; sono il primo Viceministro della repubblica italiana per il Lavoro e le Politiche Sociali. Significa aver operato una scelta di priorità, significa aver riconosciuto alle politiche sociali e al terzo settore una priorità. I ruoli fine a se stessi sono un disonore, quindi mai deve accedere. Sono anche il primo membro di Governo psicologa e psicoterapeuta. Per questo sento un fortissimo carico di responsabilità”.

Durante il proprio intervento, Bellucci ha utilizzato più volte il termine partecipazione, anche in riferimento al lavoro svolto nell’ultimo anno: “Cosa abbiamo fatto in questi primi 12 mesi? Il primo dato è stato favorire una piena partecipazione. La partecipazione è prendersi per mano, incontrarsi. Le istituzioni sono questo. Utilizzare il Consiglio Nazionale del Terzo Settore e farlo diventare generativo significa generare opportunità e per questo abbiamo istituito dei tavoli di lavoro, perché pensavamo che potessero essere uno strumento per arrivare a concrete soluzioni.

Da qui è nato il tavolo di lavoro sulla fiscalità, lavoro e trasparenza. Perché la riforma del terzo settore doveva favorire la libera associazione dei liberi cittadini, ma è diventato invece difficile, un labirinto. Una riforma epocale, ma che spazza via le certezze che c’erano prima. Questo tavolo ci ha portato a pensare soluzioni possibili sulla fiscalità e sul RUNTS, ad esempio. Il Forum Terzo Settore per la prima volta fa parte di un gruppo di lavoro per la gestione del PNRR; abbiamo lavorato insieme per integrare ciò che è di buon senso. Era assurdo che queste realtà fossero escluse. Oggi il Forum siede a quel tavolo con pari dignità delle parti sociali e delle parti datoriali”. 

I saluti di Vanessa Pallucchi

I saluti conclusivi sono stati affidati alla Portavoce del Forum Terzo Settore, Vanessa Pallucchi: “Oggi è una giornata importante. Si è parlato dell’orgoglio dell’associazionismo, ma è un orgoglio che è consapevolezza del proprio ruolo e credo che questo noi oggi lo abbiamo affermato, ma abbiamo anche affermato di non stare seduti sul nostro ruolo, ma di domandarci come agirlo. Noi riattualizziamo la nostra identità. Questa nostra giornata è servita anche per dirci in che direzione andare.

Chiediamo di essere messi nelle condizioni giuste per continuare a operare a favore delle comunità e di riuscire a cogliere gli aspetti più positivi introdotti dalla riforma del Terzo settore, nella direzione di una maggiore trasparenza e inclusione.
Il nostro Paese vive una profonda crisi sociale e partecipativa, troppo spesso piegato sul sentimento di paura. Cresce il disagio giovanile, l’impoverimento culturale, l’isolamento delle persone. Il ruolo del Terzo settore, allora, è ancora più cruciale per costruire coesione e fiducia nel futuro, creare spazi di democrazia, per realizzare un’economia sana, producendo anche occupazione”.

Si chiude così l’evento simbolo della prima Giornata dell’Associazionismo. 

Altro dall'autore

Post correlati

Advertismentspot_img

Ultimi articoli

Presentata al Social Football Summit la legge regionale del Lazio sullo sport

Guarda il servizio sulla presentazione della legge regionale del Lazio sullo sport al Social Football Summit La Regione Lazio si appresta a varare ...

Ascolta il futuro: la Giornata dedicata ai diritti di bambini e adolescenti 

Oggi, 20 novembre, si celebra il World Children's Day, ovvero la Giornata Mondiale dell'Infanzia, nata per diffondere il più possibile consapevolezza ...

Ha ragione Bertolucci: Sinner ci sta portando sulla luna

“Questo ragazzo ci sta portando sulla luna”. Così Paolo Bertolucci, uno dei fantastici “quattro moschettieri” che nel 1976 regalarono all’Italia la pr...

Vuoi rimanere aggiornato? Iscriviti alla newsletter di Risorse.news