Milano punta tutto sulla mobilità green. Due e quattro ruote devono essere eco-friendly e strizzare l’occhio al futuro. Ecco dunque il Piano Bici di cui ha ampiamente parlato il sindaco della città meneghina, Giuseppe Sala, a margine della cerimonia di apertura della Fei Jumping European Championship Milano 2023 (ovvero, gli europei di salto a ostacoli): “Voglio avviare rapidamente un gruppo di lavoro ristretto che si interfaccia con il C40 e le altre città internazionali perché serve più che mai un piano bici per la città”.
La riflessione è arrivata puntuale dopo il quinto decesso, da inizio anno, nel milanese di una persona che circolava in bicicletta. L’intento è dunque avviare un piano che consenta alla città di essere tra le più green, ma anche tra le più sicure.
In tal senso, Sala ha spiegato: “Voglio produrre un piano bici in linea con le grandi città europee. La città a 30 all’ora non è sufficiente anche su questo andremo avanti, ma tutti gli incidenti che abbiamo avuto sono stati in situazioni in cui il problema non era di velocità ma di coesistenza dei mezzi[…] credo che serva l’aiuto del ministero – ha proseguito – ho letto le dichiarazioni del ministro Matteo Salvini e dice che nel nuovo codice della strada ci sarà grande attenzione anche ai ciclisti, è importante. Guarderemo con grande attenzione a questo e contatterò il ministro perché chiedergli cosa si può fare insieme“.
Una Milano sempre più green
Lo scorso luglio è stato diffuso il City Ranking europeo di clean cities, nel quale il capoluogo lombardo figura come settimo. Un ottimo traguardo che si traduce in un punteggio del 58% se si guarda agli indicatori presi in esame dall’indagine. Tra questi: l’utilizzo di monopattini, biciclette e auto elettriche; la disponibilità di colonnine di ricarica e l’impiego di mezzi pubblici a zero emissioni. Il podio è stato conquistato da Copenhagen, Oslo e Parigi. Tuttavia, il bronzo francese potrebbe non durare se davvero l’amministrazione parigina decidesse di rinunciare ai monopattini elettrici (ve ne abbiamo parlato qui!).
Ad ogni modo, Milano fa del proprio meglio per adeguarsi agli standard europei, anzi per diventare un modello da prendere ad esempio. Le piste ciclabili attive tra Milano centro e l’hinterland sono 200 (un mix di asfalto, misto e sentiero) di cui 175 dentro i confini comunali. L’obiettivo è che si arrivi a realizzarne oltre 300, ma prima è necessario soffermarsi sulla sicurezza e su numerosi altri fattori, così come ha fatto notare il Consigliere Marco Mazzei interrogato in diverse occasioni dalla stampa.
Il Piano Bici
Mazzei a Ohga! ha spiegato che in primo luogo, per attivare il Piano Bici, sarà importante avviare un “gruppo di lavoro multidisciplinare, composto da tecnici di settore” che avrà il compito comprendere come sviluppare la mobilità attiva e di lavorare con metodo sulla parte infrastrutturale.
Inoltre, ha approfondito alcuni temi di grande rilevanza come il furto delle biciclette “per cui fare una serie di nuovi parcheggi sicuri e protetti”.
Infine, verrà attribuito uno spazio importante alla comunicazione e all’informazione. L’obiettivo è infatti realizzare un’app e “creare una mappa con segnaletica stradale dedicata a chi si muove in bici”.
Mazzei ha anche riferito che per arrivare a ottenere risultati soddisfacenti non si deve solo lavorare sulla costruzione di piste ciclabili ma impegnarsi con azioni che facciano crescere la ciclabilità e che la consentano in maniera sicura.