Schivare il bullismo e le devianze, a Venezia presentato il corto “Bob and Weave”

Presentato a Venezia “Bob and Weave”, un cortometraggio che esalta lo sport come autentico antidoto contro il bullismo e il cyberbullismo

 

Libertà. Uguaglianza. Fraternità. Alla mostra del cinema di Venezia i tre cardini dell’illuminismo emergono prepotentemente in una storia toccante che affronta il disagio giovanile, il fenomeno del bullismo ed il riscatto sociale e morale del protagonista grazie allo sport. “Bob and Weave”, il cortometraggio diretto da Adelmo Togliani nel quale recitano Alessandro Benvenuti, Bianca Guaccero, Emanuele Blandamura ed il giovane Simone Casanica, narra il percorso di redenzione di Gabriele, un bullo costretto a scontare una pena alternativa all’interno della palestra di Laura, dove insegna anche Gino, un ex pugile che in passato ha commesso un errore di troppo. Gino e Laura, interpretati da Benvenuti e Guaccero, aiuteranno Gabriele, ovvero Simone Casanica, a trovare la retta via e a comprendere, con la disciplina sportiva, i veri valori della nostra società: la libertà, l’uguaglianza, la tolleranza e la fraternità, per l’appunto.

Questo ruolo – commenta Simone Casanicami ha fatto capire ancora di più quanto sia importante combattere un fenomeno sociale così serio come il bullismo o il cyberbullismo. La salvezza del mio personaggio passa dallo sport e pure dagli atteggiamenti e dai comportamenti dei personaggi interpretati da Bianca Guaccero e dal Alessandro Benvenuti. Gabriele, il protagonista della storia, capisce così che tutto quello che ha fatto è inutile. Scatta così il sentimento della fratellanza, perché si vuole redimere“.

 

Il cast di Bob and Weave: il regista Adelmo Togliani e gli attori Simone Casanica, Bianca Guaccero ed Alessandro Benvenuti

 

Un film che parla ai giovani, utilizzando la forza del linguaggio audiovisivo

La pellicola, realizzata nell’ambito del progetto Bulli Free Club e prodotta da Santa Ponsa Film, fa luce su un fenomeno che in Italia colpisce un giovane su 5. Per aiutare vittime ed aguzzini e per far riflettere quei bambini e quegli adolescenti che, in maniera diretta o indiretta, si sono imbattuti in azioni vessatorie o di prevaricazione, utilizza un linguaggio ed espedienti tecnici particolari.

Quello in cui viviamo – aggiunge il regista Adelmo Togliani – è un mondo fatto di immagini e non è un caso che abbiamo deciso di proiettare il corto utilizzando un formato quadrato, perché così è ancora più fruibile attraverso gli smartphone, i device di ultima generazione e le piattaforme social. Sicuramente, il mezzo audiovisivo, visto che i giovani vivono di immagini, è il miglior strumento per veicolare un messaggio, che nel nostro caso è rappresentato dallo sport come autentico antidoto al bullismo e al cyberbullismo. Credo proprio che Bob and Weave lo riesca a trasmettere“.

 

La speranza – gli fa eco Alessandro Benvenuti – è proprio quella. Tutti noi ci siamo adoperati affinché questa speranza diventasse realtà. Abbiamo fatto semplicemente il nostro dovere“.

Dai promotori (Ciao Lab, OPES, Unione Nazionale Veterani dello Sport, Aicem ed il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociale che ha cofinanziato Bulli Free Club, n.d.r.), alla macchina cinematografica, tutti i protagonisti si sono uniti per lanciare messaggi positivi e per realizzare un prodotto di qualità che, grazie alla sua diffusione, permetterà ai destinatari di assumere una posizione precisa.

Spero che coloro che subiscono e che hanno subito episodi di bullismo – conclude Casanica – si possano ritrovare in questo film e capire che è un fenomeno che va combattuto. Il mio consiglio è aggrapparsi ai propri sogni e di fare tutto il necessario per realizzarli, senza mai curarsi del pensiero altrui“.

 

I prossimi passi di “Bob and Weave”

Dopo la presentazione a Venezia, il Cortometraggio “Bob and Weave” viaggerà lungo la penisola. Entrerà nelle scuole, nei centri sportivi e in tutti quei luoghi di aggregazione dove purtroppo si consumano episodi di bullismo e, con ogni probabilità, atterrerà anche in quelle piattaforme social e di streaming che i giovani conoscono ed utilizzano. Quelle sequenze cinematografiche, che narrano storie di vita, insegneranno agli spettatori a schivare la violenza e le devianze. Proprio come la tecnica pugilistica del Bobbing and Weaving.

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