Bianca Guaccero: “con Bob and Weave vogliamo dare un messaggio importante”

Sono molto felice di essere qui – all’80esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Venezia, ndr – con questo progetto perché abbiamo l’opportunità di dare un messaggio importante legato allo sport e al cinema”, racconta Bianca Guaccero a noi di risorse.news. 

Abbiamo incontrato l’attrice dopo la presentazione del cortometraggio “Bob and Weave”, diretto da Adelmo Togliani, nell’ambito del Panel “Cinema e Terzo Settore” (clicca qui per approfondire), andato in scena nello spazio dell’Italian Pavilion, all’Hotel Excelsior, lo scorso 5 settembre. 

Venezia80 - Cinema e Terzo Settore Bianca Guaccero e Adelmo Togliani

“Bob and Weave”, nasce grazie alla collaborazione di CIAO LAB aps, OPES aps, Unione Nazionale Veterani dello Sport e AICEM, realizzato con il progetto Bulli Free Club (iniziativa promossa da CIAO LAB Aps, OPES Aps, Unione Nazionale Veterani dello Sport, AICEM e cofinanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ai sensi dell’art.72 del CTS – d.l. 117/2017 – annualità 2020), e prodotto da Santa Ponsa Film, vede per protagonisti Alessandro Benvenuti, Bianca Guaccero, Simone Casanica e la partecipazione straordinaria dell’ex Campione d’Europa dei pesi medi Emanuele Blandamura

L’opera, scritta da Gianni Quinto e Adelmo Togliani, è ambientata in una Roma contemporanea, e affronta tematiche quanto mai attuali, individua, infatti, nella lotta al bullismo opportunità concrete di crescita e inclusione. In una palestra della Capitale le storie di giovani e adulti che hanno conosciuto il bullismo, in diverse forme, si intelaiano per restituire un racconto fluido e di impatto.

Bianca Guaccero

“Bob and Weave”, Bianca Guaccero interpreta Laura Poli: “Mi hanno dato un’importante responsabilità

“Non abbiamo la pretesa di cambiare il mondo ma, nel nostro piccolo, di dare un contributo” spiega ancora l’attrice che nel cortometraggio interpreta Laura Poli, proprietaria di una struttura sportiva, nonché un’educatrice. “Mi hanno dato questa responsabilità, e grazie anche ad Emanuele Blandamura ho scoperto quanta disciplina richiede il pugilato, quella disciplina che è un po’ come i binari di una infinita rotaia della vita che ti porta a seguire una strada molto dritta”.

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