PA e Servizio Civile: le novità previste per i concorsi pubblici e il SCU ambientale

Aria di cambiamenti anche nella Pubblica Amministrazione. Lo scorso lunedì 5 giugno si sono riunite le commissioni Affari Costituzionali e Lavoro della Camera dei Deputati; l’incontro ha determinato l’approvazione dell’emendamento del Governo al DL 44/2023, Disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche. Questo si traduce in alcune novità che riguardano i concorsi pubblici e per tutti coloro che intendono iscriversi ai bandi e aspirare a un incarico nella Pubblica Amministrazione.

Un passaggio, in particolare, interessa i giovani che hanno vissuto l’esperienza del Servizio Civile. Nel testo, infatti, si legge che: “A favore degli operatori volontari che hanno concluso il servizio civile universale senza demerito è riservato il 15 per cento dei posti nei concorsi per l’assunzione di personale non dirigenziale nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nonché nelle aziende speciali e nelle istituzioni di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267”. Dunque, una possibilità concreta per tutti gli operatori che hanno portato a termine con successo il proprio percorso nel Servizio Civile.

In calo le domande per partecipare al Servizio Civile Universale

L’approvazione dell’emendamento arriva in un momento cruciale. Nelle ultime settimane, infatti, si è stimato un calo importante di domande inviate per prendere parte al Servizio Civile. Già nel 2022 il segno meno aveva caratterizzato i numeri; il 2023 ha confermato il trend negativo e ha acceso un campanello d’allarme. I posti messi a disposizione non verranno coperti, nonostante la proroga concessa per l’invio delle domande.

Eppure, l’esperienza del Servizio Civile rappresenta a tutti gli effetti un’opportunità di formazione ma anche di inserimento nel mondo del lavoro. Carlotta Salerno, assessora ai Servizi educativi, ai Giovani e alle Periferie del Comune di Torino, ha parlato di un’esperienza “insostituibile” perché offre “degli elementi di grande professionalizzazione” e, inoltre, perché consente agli operatori “di uscire dalla propria comfort zone e di mettersi in discussione” (CLICCA QUI per l’intervista completa).

Le dichiarazioni del Ministro Andrea Abodi

Anche il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, non ha mai fatto mistero di quanto sia importante valorizzare il Servizio Civile, anzi, lo scorso novembre, quando si lavorava alla Legge di Bilancio, dichiarava: “Serve un rafforzamento del Servizio Civile Universale. Oggi 60mila ragazzi prestano servizio con una logica, un presupposto di cittadinanza attiva. Mi auguro di poter rafforzare questo strumento, che passa non solo dalla disponibilità dei giovani ma anche per progetti finalizzati al miglioramento della qualità della vita delle comunità”.

Successivamente, a marzo, il Ministro, dialogando con il Comitato editoriale di Vita, aveva approntato una riflessione sui numeri, annunciando poi che sarebbe arrivato un decreto sulle politiche giovanili. In quell’occasione ha riferito: “Noi abbiamo avuto un elemento che si è manifestato in maniera chiara, vale a dire quello del Servizio civile universale che ci ha consentito di fare questo bando da 71.550 posizioni.

Le risorse però adesso scadono, quindi abbiamo l’esigenza di rinnovare l’impegno finanziario e di verificare che anche l’Europa possa continuare sotto altre forme a sostenerlo. A queste 71.550 posizioni si devono sommare le 5.000 del Servizio civile digitale e le circa 1.500 del Servizio civile ambientale, che però dev’essere ancora lanciato. Quindi, teoricamente, potremmo arrivare a oltre 83mila posizioni. Bisogna però ragionare sul dato che è emerso, cioè dei 105mila che negli ultimi anni si sono ridotti progressivamente di oltre 20mila unità. È un indicatore ulteriore di malessere che non va sottovalutato”.

Parte della soluzione al problema, dunque è da ricercarsi nell’emendamento inerente alla PA, dove un passo importante nella direzione indicata da Abodi è effettivamente stato fatto.

Il Servizio Civile Ambientale

Durante il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, lo stesso Abodi ha annunciato che “A breve partirà il bando per il servizio civile ambientale in collaborazione con il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, ispirato da obiettivi-manifesto che dovremmo apprendere e allenare fin dalla scuola dell’obbligo“. Poi ha aggiunto: “Sul servizio civile stiamo anche strutturando un modello che consenta finalmente la certificazione delle competenze assunte”.

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