Cicloturismo: in Italia cresce il turismo green “sui pedali”

Dalle vetture ibride all’utilizzo sempre più costante di veicoli come i monopattini elettrici e biciclette: anche in Italia la mobilità green sta diventando una priorità per i cittadini. Beneficia di queste attenzioni verso la sostenibilità ambientale anche il turismo. In tale contesto, infatti, si inserisce il cicloturismo.

Sempre più persone scelgono di visitare i territori nostrani con la bicicletta attraversando percorsi realizzati ad hoc in moltissime regioni. “Viaggiare con la bici 2023 – Terzo Rapporto Italiano sul Cicloturismo” l’indagine realizzata da Isnart per l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio e promosso con Legambiente restituisce, in effetti, una fotografia ben chiara di quanto sta accadendo in Italia; una vera e propria “rivoluzione a pedali”, così l’ha definita Sebastiano Venneri, responsabile nazionale di Legambiente Turismo, in occasione della presentazione del rapporto al forum del cicloturismo di Bologna.

Il cicloturismo in numeri: un mercato consolidato

Prima di procedere con l’analisi dei dati raccolti dall’indagine “Viaggiare con la bici 2023”, è necessario aprire una breve parentesi sul cicloturismo. Il rapporto, per spiegare in maniera esaustiva il turismo sui pedali, cita l’ECF, European Cylists Federation, che intende il cicloturismo come “visita ed esplorazione dei luoghi a scopo ricreativo, di uno o più giorni, incentrata in modo prevalente e significativo sull’uso della bicicletta per finalità di svago”. 

Inoltre, in quanto attività outdoor stratificata e in parte ancora in via di definizione, il documento fornisce ulteriori dettagli sulle declinazioni che il cicloturismo assume. Si tratta di un’attività: flessibile, trasversale, sociale, sostenibile, culturale e sportiva. Sono proprie queste caratteristiche a rendere l’ascesa del cicloturismo un fatto inevitabile. 

Un mercato floridissimo

Quanto ai numeri, il dato di maggiore rilievo riguarda il fatturato. Si parla, infatti di un mercato che ha avuto, nel 2022, l’anno a cui fa riferimento l’indagine effettuata, un impatto economico diretto di 4,1 miliardi di euro. Una cifra imponente che rispecchia in toto l’affezione dei cittadini italiani e dei turisti alla bicicletta come mezzo per esplorare i territori più suggestivi della Penisola. 

Sul campione intervistato sono doverose delle premesse. Le indagini sono state realizzate in modalità face to face e svolte nei periodi di maggiore affluenza (come ad esempio le festività). Il campione totale conta 20mila cicloturisti che hanno soggiornato almeno due notti nelle località in cui sono state svolte le interviste. Sono stati chiesti loro: età, genere, provenienza, professione, importi spesi per il viaggio, tappe, visite a musei e mostre. Insomma, l’analisi ha spaziato su diversi fronti così da fornire un quadro chiaro e completo del tipo di viaggio che i turisti in bicicletta scelgono di affrontare. 

Ciò ha portato a decretare che nel 2022 i cicloturisti puri – ovvero coloro che hanno progettato l’intera vacanza in relazione agli spostamenti con il mezzo a due ruote – sono stati circa 9 milioni, quasi il doppio del numero ricavato nel 2019 (4,4 milioni). 

Rientrano nello studio anche coloro che invece solo per parte del viaggio hanno deciso di utilizzare la bicicletta per spostarsi e qui il dato cresce fino ad arrivare a 24 milioni

Sorridono anche gli operatori turistici specializzati che hanno deciso di puntare sul cicloturismo con le proprie attività. La domanda è aumentata e molte imprese hanno scelto, con un atteggiamento premiante, di cavalcare l’onda. I ricavi di chi ha avuto fiuto e coraggio possono dirsi in crescita, con ulteriori margini di miglioramento per l’anno 2023.

Il cicloturismo conquista il Sud

Un’altra buona notizia riguarda il Sud della Penisola. Se fino a qualche anno fa il turismo su pedali era ascrivibile solo ad alcune zone del Centro e del Nord, tra il 2019 e il 2022 diverse regioni del Meridione hanno puntato alla realizzazione di ciclovie utili a incrementare la presenza di turisti in bicicletta. Tra queste: Calabria, Puglia e Basilicata. Resta comunque molto più elevato il flusso registrato tra Veneto, Trentino-Alto Adige e Toscana (un segmento che vanta il 47% del totale). Positive, ad ogni modo, sono anche le previsioni per l’anno 2023; i tour cicloturistici sono tra i pacchetti più venduti o prenotati anche in Puglia e in Basilicata, oltre che nelle regioni dove l’attività è più consolidata. 

Il presidente di Isnart, Roberto Di Vincenzo in merito alla crescita del settore ha chiarito: “Il cicloturismo è una leva sempre più importante della valorizzazione in chiave turistica del nostro territorio e perfettamente in linea con le scelte in termini di sostenibilità ambientale che caratterizzano il Pnrr. Isnart monitora già da alcuni anni il fenomeno, consapevole del grande potenziale in termini di indotto economico, allungamento della stagionalità e riorientamento dei flussi turistici verso borghi e aree interne del paese che il bike tourism esprime, da nord a sud“.

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