Monopattini elettrici: il referendum di Parigi e la replica delle società di noleggio

Parigi ha sentenziato: “no” ai monopattini elettrici in libero servizio. Su proposta della sindaca Anne Hidalgo è stato effettuato un referendum, la scorsa domenica, il cui risultato ha spiazzato opinione pubblica e non solo: l’89% dei cittadini aventi diritto e recatosi alle urne si è espresso in favore dell’eliminazione dei monopattini a noleggio dalle strade della capitale francese (parliamo di oltre 15 unità distribuite tra le rue).

Chiariamo, sin da subito, che la partecipazione al voto non è stata entusiasmante: solo il 7% della popolazione ha messo nero su bianco il proprio pensiero. La qual cosa ha scatenato diverse reazioni. In primo luogo, quella positiva della sindaca che ritiene i trottinettes pericolosi e utilizzati con scarsa saggezza, sia durante la corsa, sia quando vengono depositati. Hidalgo ha affidato a Twitter le sue parole istituzionali sulla schiacciante vittoria del “no”: “I parigini si sono espressi a stragrande maggioranza contro i monopattini elettrici, vi porremo fine entro il primo settembre”. Va fatta una precisazione: i monopattini acquistati privatamente, al momento, potranno ancora circolare. 

La replica delle società di noleggio

Secondo poi, non si è fatta attendere la replica delle maggiori società di sharing, protagoniste involontari della vicenda. Lime, Dott e Tier Mobility hanno preso atto del risultato del referendum, ma non hanno rinunciato a dire la propria. 

“Prendiamo atto di questa consultazione inedita – scrivono le società succitate in una nota congiunta – la cui partecipazione sarebbe potuta essere più ampia e rappresentativa se le modalità della votazione fossero state differenti: più seggi, scrutinio elettro, informazione comunale […] Il risultato di questa votazione avrà un impatto diretto sugli spostamenti di 400.000 persone al mese”.

Nel comunicato, si porta alla luce un altro aspetto che riguarda i dipendenti delle tre società (circa 800 lavoratori). Lime, Dott e Tier Mobility, infatti, confortano i propri dipendenti comunicando loro la volontà di non lasciare indietro nessuno.  “Speriamo – concludono – in una rapida ripresa del dialogo con il comune per discutere le prossime tappe” e in più evidenziano che continueranno “ad offrire servizi di locazione di bici elettriche”.

Il punto è che il prossimo 31 agosto scadranno le licenze di esercizio delle società di noleggio. Pertanto, il comune è pienamente legittimato ad assumere decisioni molto nette sul tema. 

Monopattini elettrici: Dal “no” di Parigi al mugugno del resto d’Europa

La notizia ha avuto, come prevedibile, un riverbero internazionale. Perché dei pro e dei contro sull’utilizzo dei monopattini elettrici se ne parla da anni. Da una parte c’è la questione mobilità green, dall’altra quella della sicurezza stradale. 

I cittadini delle maggiori città europee hanno accettato di buon grado il cambiamento introdotto dai monopattini elettrici: facilità negli spostamenti, zero emissioni ed elevate possibilità di trovare parcheggio in tempi brevissimi. Una valida alternativa alle auto, alle biciclette, ai motorini e agli autobus. Tuttavia, il numero di incidenti, anche mortali, che si è registrato negli ultimi anni in parte spiega il referendum e il suo esito. Il dibattito è apertissimo anche in altre capitali, ma nessuna è ancora arrivata a divieti ferrei.

Martin Usher, dello studio legale della Lime Solicitors, ha così commentato il voto del referendum: “Il rapporto tra e-scooter e altri utenti della strada si è gravemente deteriorato a Parigi a causa della mancanza di regolamentazione e istruzione. […] I pedoni sono stati messi a rischio e ora i parigini hanno preso una posizione forte contro i programmi di affitto”. “Questo – aggiunge inoltre – dovrebbe essere un campanello d’allarme per il nostro governo, che sta nascondendo la testa sotto la sabbia sulle nuove forme di trasporto e dobbiamo agire ora per evitare un risultato simile”.

Usher, dunque, pone un’ulteriore riflessione: se non esiste una regolamentazione ad hoc, a chi possono imputarsi le colpe di tanti incidenti?

Londra, Khan: “manca una regolamentazione”

E mentre in Francia si arriva a considerare la totale abrogazione, in Inghilterra le medesime società di sharing hanno assicurato che continueranno a portare avanti il proprio lavoro. C’è un però: anche Londra sembra essere in dubbio. Il sindaco, Sadiq Khan, come riporta il The Guardian, ha recentemente affermato di voler istituire “piani di sharing più sicuri in tutta Londra […] La realtà è che il genio è uscito dalla bottiglia: non puoi disinventare i monopattini. Spetta al Dipartimento dei trasporti accelerare la regolamentazione, perché è questo che sta causando problemi. Non vogliamo che la sicurezza venga messa a repentaglio da e-scooter illegali”.

Anche Khan quindi spinge su una regolamentazione della normativa. 

In Italia il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, non si è sbilanciato. Tuttavia, ha chiesto, tramite un post sui social, cosa pensassero i suoi follower di quanto accaduto in Francia. Osservando i commenti, si evince la preoccupazione di molti in merito, anche qui, alla mancanza di una regolamentazione e alla gestione poco civile dello strumento da parte di alcuni fruitori.

Altro dall'autore

Post correlati

Advertismentspot_img

Ultimi articoli

Le esperienze di Giacomo, Simone e Alessandro: stagisti e volontari di EUSA

Dall'Italia alla Slovenia: un viaggio nelle nuove esperienze UE. Giacomo, Simone e Alessandro, giovani impegnati nell'associazionismo, hanno vissuto u...

Il “rumore” che vince il silenzio sulla violenza di genere

Dal 1° gennaio al 17 novembre 2024, in Italia sono stati registrati 269 omicidi, con 98 vittime donne, di cui 84 uccise in ambito familiare/affettivo;...

Presentata al Social Football Summit la legge regionale del Lazio sullo sport

Guarda il servizio sulla presentazione della legge regionale del Lazio sullo sport al Social Football Summit La Regione Lazio si appresta a varare ...

Vuoi rimanere aggiornato? Iscriviti alla newsletter di Risorse.news