Science, Technology, engineering and mathematics: semplicemente STEM, le materie del futuro.
Nonostante si parli di discipline estremamente rilevanti per il contesto lavorativo, nazionale ed estero, sono ancora poche le ragazze che decidono di frequentare i corsi di laurea inerenti alle STEM. 39,4% questa la percentuale di immatricolate durante l’anno accademico 2020/2021 (Censis). La buona notizia, fornita da Almalaurea, racconta di un piccolo passo in avanti compiuto nel 2021/2022: la percentuale è salita al 40,9%. Comunque ancora bassa, soprattutto se rapportata al parterre di studenti maschi: il 59,1%.
Tenendo conto dei dati citati e della necessità di formare persone in grado di eccellere nell’ambito delle scienze, delle tecnologie e del digitale, il Governo italiano ha previsto investimenti importanti e ha istituito tavoli di lavoro relativi proprio alla partecipazione attiva femminile.
STEM e pari opportunità: le tre iniziative del Ministro Valditara
Lo scorso 8 marzo, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha riferito, in occasione di un incontro tenutosi al Ministero per la Giornata Internazionale della donna, che verranno attivati “percorsi formativi di potenziamento e di orientamento verso le STEM, realizzati con particolare riferimento alle studentesse”. Tali iniziative saranno finanziate con 600 milioni di risorse PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Come si legge nella nota ministeriale redatta a proposito dell’evento, l’idea è quella di inserire tra “le discipline curriculari attività, metodologie e contenuti finalizzati a sviluppare e rafforzare le competenze STEM, digitali e di innovazione, per tutti i cicli scolastici”. In generale, quindi: “l’intervento mira a garantire le pari opportunità nello studio e nell’orientamento lavorativo verso le STEM”.
Ma c’è di più, perché Valditara ha anche annunciato la ricostituzione del Comitato Unico di Garanzia (CUG) per le pari opportunità e una nuova edizione del concorso “STEM femminile plurale”.
Quanto al CUG, il ministero ha reso noto che è stato ufficialmente ricostituito. L’ultimo rinnovo risaliva al 2019. Ma quali sono le sue funzioni? Il comitato, in primis, ha una funzione “consultiva, propositiva e di verifica sulle pari opportunità e sul benessere organizzativo del lavoro pubblico”. L’obiettivo è anche abbattere le discriminazioni tanto che “l’organismo potrà contribuire attivamente nel promuovere azioni a sostegno della presenza femminile negli uffici del MIM”. La nota ministeriale fa anche sapere che la presidenza sarà affidata a una donna.
Infine, il concorso “STEM: femminile plurale”. L’edizione 2023 è rivolta a tutte le scuole di ogni ordine e grado e consiste nel “sensibilizzare i giovani sul significativo impatto dell’avanzamento delle discipline STEM”. Ragazze e ragazzi dovranno realizzare un progetto a scelta tra due aree tematiche: “entra nel gioco” e “essere o non essere”.
“Bisogna incoraggiare la formazione nelle STEM”: il messaggio della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni
Durante un’intervista rilasciata recentemente al Sole 24 Ore, Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio, ha parlato di STEM e di preparazione adeguata in riferimento alla scarsità di lavoratori qualificati: “Una questione di fondo – ha chiarito la Premier – che non può essere risolta se non instauriamo una rete effettiva tra il sistema educativo universitario e il mondo delle imprese e della produzione. Bisogna incoraggiare la formazione sia nelle materie STEM che nei settori di punta della manifattura italiana e ristrutturare e rafforzare il sistema di servizi per l’impiego e altri strumenti di intermediazione tra domanda e offerta, sia pubblici che privati. Questo è un obiettivo prioritario per il governo attuale”.