Circola ormai da alcuni giorni una notizia che ha allarmato centinaia di migliaia di utenti social: Facebook e Instagram potrebbero diventare a pagamento. Attenzione, però, la questione è molto più complessa di così.
Cos’è Meta Verified? Cosa cambierà per gli utenti di Facebook e Instagram?
Mark Zuckerberg, di certo, si aspettava una reazione indignata da parte di chi utilizza i social da ormai oltre 15 anni gratuitamente. D’altra parte, Facebook e Instagram fanno parte della quotidianità di miliardi individui in tutto il mondo e per molti rappresentano uno strumento fondamentale per l’attività lavorativa. Renderli a pagamento significherebbe creare un enorme danno e rimodellare, ancora una volta, le interazioni digitali, rompendo il nuovo equilibrio tra la “vita vera” e la realtà virtuale.
C’è però da spezzare una lancia a favore di Zuckerberg. I social, almeno i suoi, faranno solo un upgrade e sarà a discrezione dei singoli utenti decidere se usufruirne. In breve: Meta Verified non rappresenta altro che la possibilità di attivare un account premium per Facebook e Instagram. Tale pacchetto, spiega Zuckerberg, comprende: “Avere una spunta blu, avere protezione extra contro i furti di identità e accesso rapido all’assistenza”. Ricordiamo che il servizio può essere attivato solo dagli utenti che abbiano già compiuto 18 anni.
Stando a quanto riportato da “The Verge”, Verified permetterà agli iscritti di accedere a contenuti esclusivi, dunque un plus a cui molti non vorranno rinunciare e altri faranno spallucce.
Quando arriverà in Italia?
A questa domanda non è ancora possibile rispondere. Attualmente Verified è in fase di test in Australia e Nuova Zelanda al prezzo di 11,99 dollari.
Resta comunque la preoccupazione di molti: e se, man mano, Facebook e Instagram dovessero diventare del tutto a pagamento? In realtà, è estremamente difficile che i social diventino a pagamento, quasi prettamente per una questione di marketing. La pubblicità sulle piattaforme digitali è essenziale per le aziende e per i contenitori stessi, un’ emorragia di utenti determinerebbe una perdita economica di proporzioni astrali. Per adesso, dunque, gli utenti possono dormire sogni tranquilli.