Giornalismo e AI: chi racconterà il mondo di domani?

Sono diversi anni ormai che i media digitali hanno acquisito un carattere pervasivo. Un articolo di giornale è oggi disponibile per la lettura su qualsiasi dispositivo tecnologico, a qualsiasi ora del giorno o della notte e ovunque ci sia una connessione ad internet – ormai sempre più prossima ad una copertura globale. Il giornalismo ha quindi dovuto confrontarsi con una trasformazione profonda, resa necessaria dall’onnipresenza delle tecnologie digitali.

Tuttavia, all’orizzonte se ne profila un’altra, ancora più radicale, che riguarda tanto la società attuale quanto quella del futuro. La prova in questione risponde al nome di intelligenza artificiale, uno strumento formidabile in grado non solo di cambiare il modo in cui le notizie circolano, ma anche di iniziare a scrivere le notizie al posto nostro. Al posto degli esseri umani raziocinanti, capaci di giudicare, interpretare e sentire.

Giornalismo e IA generativa: minaccia o alleata per i giornalisti?

I professionisti che raccontano la realtà – politica, economica, sportiva, cronaca rosa, cronaca nera, attualità e così via – sono oggi affiancati da strumenti di IA generativa sempre più presenti e capaci di svolgere diverse funzioni che fanno parte del lavoro di un giornalista.

Per comprendere se l’IA rappresenti una minaccia oppure un’alleata nell’ambito del giornalismo, vediamo nel dettaglio le principali.

Generazione automatica di notizie

L’intelligenza artificiale viene utilizzata per generare articoli semplici, report e aggiornamenti in tempo reale. Agenzie di stampa quali Bloomberg, Reuters e Associated Press, al pari delle testate giornalistiche, si servono di AX Semantics o ChatGPT per produrre contenuti testuali lunghi e articolati oppure micro-notizie, senza necessità di intervento umano nella fase di scrittura, per coprire in tempo reale avvenimenti sportivi, news finanziarie, cronaca o previsioni del meteo.

Scelta delle immagini

Un altro elemento certo nell’ambito dell’informazione è la scelta delle immagini mediante mezzi guidati dall’IA, come Adobe Firefly o Runway, che vengono utilizzate nella costruzione degli articoli e nel montaggio dei servizi da parte di redazioni, agenzie e freelance.

Sintesi e selezione delle fonti

Alcuni tool IA, tra cui Feedly Leo, sono in grado di leggere centinaia o persino migliaia di fonti testuali, selezionando per ognuno di essi le informazioni più rilevanti. Ciò avviene attraverso l’impiego di sofisticati algoritmi di elaborazione del linguaggio naturale, per mezzo dei quali il sistema genera automaticamente una sintesi coerente e concisa di un determinato evento.

Co-writing ed editing

C’è poi quella che possiamo considerare come la funzionalità più pervasiva in assoluto ossia quella di co-writing ed editing. La velocità estrema con la quale i contenuti vengono prodotti e circolano richiede che il giornalista si adegui ad essa. Per produrre articoli che uniscano alla celerità imposta anche qualità, stile e chiarezza espositiva, giornalisti freelance, redazioni ed editor si avvalgono quotidianamente di strumenti IA come ChatGPT, GrammarlyGO e Wordtune che correggono, migliorano la forma, suggeriscono titoli e aiutano a mantenere un’esposizione dei fatti sempre comprensibile.

Giornalismo investigativo e analisi dati

Nel giornalismo investigativo attuale un eccellente ausilio viene offerto dall’intelligenza artificiale nell’analisi dei dati. Sistemi assistiti da IA come Google Cloud AutoML e MonkeyLearn sono in grado di passare in rassegna enormi quantità di informazioni in tempi decisamente ridotti. L’osservazione dei dataset è poi seguita dall’individuazione di tendenze e pattern, correlazioni o anomalie che possono inevitabilmente sfuggire all’occhio umano.

Personalizzazione dei contenuti

Una funzione strategica nel panorama giornalistico odierno è la personalizzazione dei contenuti mediante strumenti come Chartbeat e Parse.ly. Essa è legata al marketing ed è conseguenza diretta dell’analisi dei big data che caratterizzano l’ambiente digitale contemporaneo e i professionisti dell’informazione ricorrono ad essa per gestire la visibilità delle notizie in base a profili, interessi e abitudini. In poche parole, avvalendosi dei sistemi di IA, giornali, agenzie e freelance sono in grado di determinare cosa viene letto e da chi, ancor prima che gli utenti vengano a conoscenza dell’offerta informativa.

Giornalismo e intelligenza artificiale

Come cambia il mestiere con l’IA

Si è potuto constatare come l’impatto dell’IA sulla professione giornalistica sia già davvero notevole. La considerazione più immediata è che le mansioni più ripetitive, meno complesse o meno legate alla sensibilità e alla capacità critica umana, stiano progressivamente subendo una ridefinizione, modellata proprio sulle abilità dell’intelligenza artificiale.

Proprio tra le funzionalità, oggi pienamente operative, si colloca la sottile linea di confine tra minaccia e alleanza. Il processo in atto ormai da alcuni anni sembra prefigurare un futuro in cui mansioni come quelle già citate, ad esempio la cronaca base e le brevi news, insieme ad altre più complesse e centrali come quelle affidate al desk – che si occupa di attività oggi condivise con strumenti come Runway, Feedly Leo e GrammarlyGO – siano esposte a un rischio ben più radicale di una semplice riorganizzazione: diventare obsolete ed essere, gradualmente, sostituite.

E se l’uomo, un giorno, non servisse più?

È certamente un’iperbole, ma la velocità con cui queste tecnologie continuano a ritagliarsi spazio all’interno delle redazioni rappresenta una minaccia concreta al giornalismo tradizionale, fondato sulla sensibilità e sul giudizio che soltanto l’essere umano può garantire. Alcune recenti sperimentazioni mostrano come l’intelligenza artificiale stia iniziando ad assumere un ruolo autonomo nella produzione e nella trasmissione delle notizie, sfidando proprio le competenze critiche del giornalista in carne e ossa.

È il caso del telegiornale sudcoreano condotto da un giornalista fittizio, realizzato con l’ausilio dell’IA: un avatar digitale con voce sintetica e movimenti realistici. Tecnologie basate su reti neurali e sintesi vocale avanzata rendono oggi possibile la generazione di volti e voci sempre più fedeli al reale, capaci di sostituire – almeno in apparenza – un professionista umano nella conduzione di programmi o nella lettura delle notizie.

Un discorso simile riguarda anche il fact-checking, cioè la verifica delle fonti e delle affermazioni, per il quale – pur con applicazioni ancora limitate – si stanno sviluppando strumenti concepiti per offrire un’alternativa autonoma al ruolo del giornalista.

Allo stato attuale, tuttavia, il contributo umano resta insostituibile: nella scelta delle fonti, nell’interpretazione del contesto, nella capacità di improvvisazione e nell’intelligenza emotiva. Ecco perché, più che immaginare un suo superamento, ha senso parlare di una ridefinizione della relazione tra l’uomo e l’intelligenza artificiale. Ma allora, in che direzione va orientato tale rapporto?

Giornalismo e IA: un nuovo equilibrio

La risposta più logica è iniziare a concepire l’interazione tra questi due elementi come uno scambio costruttivo attraverso cui i giornalisti possono sfruttare l’opportunità offerta dal supporto dell’IA e integrare gli strumenti dotati di tale tecnologia per accrescere la qualità del lavoro. D’altra parte, come già argomentato, l’intelligenza artificiale non può che beneficiare di doti che, ad oggi, ancora non possiede.

Rimangono da considerare le applicazioni pratiche di questo prezioso equilibrio. In tal senso la strada maestra sembra una sola: che il giornalista continui ad avvalersi dei sistemi guidati dall’intelligenza artificiale, valorizzandoli al meglio col proprio giudizio e traendone la possibilità di sviluppare nuove competenze legate alla loro gestione.

Ma tutto ciò deve realizzarsi ad una condizione da non dimenticare: mai sacrificare l’originalità del proprio lavoro e delle proprie idee. Solo così il professionista dell’informazione potrà mantenere vivo questo nuovo ed equilibrato rapporto.

 

 

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