Torino si appresta a diventare la base mondiale del turismo inclusivo. La città piemontese è infatti pronta ad ospitare la terza edizione del World Summit sul Turismo Accessibile, che andrà in scena dal 5 al 7 ottobre 2025.
L’evento, che ha già riscosso successo nelle precedenti edizioni di Montréal e Bruxelles, approda per la prima volta in Italia, consolidandosi come un appuntamento di rilevanza mondiale per l’intero settore.
La presentazione ufficiale è avvenuta il 14 marzo 2025, durante una conferenza stampa tenutasi alla BMT 2025 (Borsa Mediterranea del Turismo), presso la Fiera d’Oltremare di Napoli, alla presenza di esperti, istituzioni e vari operatori turistici.
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Il cuore pulsante del summit sarà la promozione del concetto “Destinations for All“, un’iniziativa nata con la prima edizione.
Al termine del primo vertice, è stato altresì redatto il documento “Un mondo per tutti”, tradotto in 10 lingue. Tale dichiarazione propone 40 azioni concrete per ricevere, a livello globale e nazionale, le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale del turismo in materia di vacanze e viaggi inclusivi.
L’obiettivo primario di “Destinations for All” è quello di promuovere soluzioni di accessibilità per il turismo, condividendo conoscenze ed esperienze sulle migliori pratiche da adottare. Il summit di Torino offrirà quindi un’opportunità unica per favorire incontri, scambi e creare partnership globali, in un ambiente stimolante per la condivisione di idee su argomenti chiave come la gestione della destinazione, l’accoglienza e la sicurezza, la sistemazione, il trasporto e la mobilità, per le persone con disabilità, nonché i prodotti e le attività per il tempo libero.
Durante la tre giorni, si affronteranno tematiche di cruciale importanza, che spazieranno dalle innovazioni tecnologiche per un turismo inclusivo, alle strategie di sviluppo sostenibile per le mete turistiche. Si discuterà altresì dell’accessibilità nei trasporti e nelle infrastrutture, del turismo culturale e del patrimonio accessibile e si condivideranno esperienze e buone pratiche.
L’organizzazione del World Summit 2025 è affidata alla CPD Consulta per le Persone in Difficoltà e all’IsITT – Istituto Italiano per il Turismo per Tutti, con la collaborazione di partner internazionali di prestigio come ENAT, CAWaB e Kéroul. A sostenerla anche il patrocinio di Confesercenti Nazionale, che sottolinea così l’importanza dell’iniziativa per l’intero settore.
Raggiungeranno Torino organi governativi, responsabili delle strutture ricettive, leader del settore turistico, attori della società civile e associazioni professionali. Tutti uniti e coinvolti nel fornire un contributo alla costruzione di un mondo accessibile e nel rispondere alle esigenze dei cittadini. La mancata promozione di una catena turistica accessibile, del resto, causerebbe l’appiattimento della curva di un mercato in forte crescita.
Perché il World Summit sul turismo a Torino?
Il programma della tre giorni si preannuncia ricco di interventi, presentazioni, dibattiti e discussioni su temi all’avanguardia nel campo del turismo accessibile. Oltre alla possibilità di affrontare le tematiche al centro del World Summit, i partecipanti avranno altresì l’opportunità di scoprire Torino e la sua ricchezza in termini di cultura, arte, storia, tradizioni enogastronomiche e bellezze naturali.
Ma la città della mole, non è conosciuta solo per il suo ruolo di centro culturale di spicco, bensì anche per il suo storico impegno sociale che la contraddistingue.
Torino ha una lunga tradizione di impegno sociale, ereditata da figure importanti che hanno lasciato un segno indelebile in città e in tutto il Piemonte, come San Giovanni Bosco, Leonardo Murialdo e la Venerabile Giulia Falletti di Barolo.
Oggi, questo spirito continua a vivere attraverso numerose associazioni di volontariato, come la CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà.
Nata nel 1988 come associazione focalizzata sul sostegno alle persone in difficoltà fisica, psicologica ed economica, oggi l’organizzazione guidata dalla Presidente Francesca Bisacco e dal Direttore Giovanni Ferrero ha ampliato il suo raggio d’azione, estendendo il suo impegno in diversi ambiti sociali, come il lavoro, la scuola e il tempo libero, favorendo sempre l’inclusione sociale e promuovendo il bene comune.
Non solo CPD però. Dal Piano di Inclusione Sociale lanciato nel 2018 alle realtà ed organizzazioni come Giovani per Torino, che promuove il volontariato giovanile, nella Bomboniera d’Italia si respira impegno civico e collaborazione per non lasciare indietro nessuno.

Ma in Italia come siamo messi con il turismo accessibile?
Innanzitutto, il “turismo accessibile” va oltre la semplice eliminazione delle barriere fisiche, che dovrebbe essere un requisito minimo. L’intento è consentire a chiunque, indipendentemente dalle proprie limitazioni, di godere appieno delle esperienze turistiche.
Ciò include persone con disabilità sensoriali, come problemi di vista o udito, o con necessità alimentari specifiche, come celiachia, intolleranze o diabete.
Secondo un’indagine dell’ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo), sono 4 i milioni di italiani interessati al turismo accessibile. Nel 2021, il 7% dei turisti ha incontrato ostacoli a causa della disabilità di un compagno di viaggio, e molte strutture ricettive si sono rivelate inadeguate o poco informate.
Se nel 2021 furono stanziati 18 milioni di euro (distribuiti su tre anni) per aiutare le strutture ricettive a eliminare le barriere, con contributi fino al 35% per gli hotel, al 20% per gli stabilimenti balneari e termali, e senza limiti per altri soggetti, a dicembre 2024 il Governo Meloni ha messo a bilancio 340 milioni che potranno aiutare anche il comparto turistico a rilanciarsi, innovarsi e ad essere più inclusivo ed accessibile.
Una cifra importante che permetterà all’Italia, con i suoi 60 siti UNESCO, di accogliere sempre più turisti.
Foto Copertina: Riconoscimento editoriale: Shutterstock / ID Foto: 1832030485 / Collaboratore foto: SeventyFour