È di oltre 36 milioni, anzi, per citare il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, sono quasi 37 i milioni del finanziamento promosso dal suo dicastero a beneficio degli enti di Terzo settore. L’obiettivo della misura è rafforzare la coesione sociale, promuovere l’inclusione e sostenere lo sviluppo sostenibile, rispondendo alle esigenze dell’Agenda ONU 2030.
I 69 vincitori (sulle 159 domande pervenute) dell’erogazione hanno incontrato il Viceministro alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dove Bellucci ha chiarito che la solidarietà sociale è al centro dell’agenda, una delle maggiori priorità e che il risultato raggiunto “è straordinario”.
l’impegno del MLPS per il Terzo settore
Un periodo premiante per l’impegno profuso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in materia di Terzo settore. In particolare, il Viceministro Bellucci, con delega ad hoc, sta raccogliendo consensi e successi tali da poter, al netto di quanto accaduto negli ultimi tre anni, stilare un elenco lungo, ma soprattutto concreto, di provvedimenti.
Solo alcune settimane fa vi avevamo riferito dell’ok arrivato dalla Commissione UE per la riforma fiscale del Terzo settore, all’arrivo della cui notizia Bellucci aveva spiegato: “Dal 1° gennaio 2026 entrerà finalmente in vigore un regime fiscale ad hoc che prevede, tra le altre cose, la defiscalizzazione degli utili destinati allo svolgimento dell’attività statutaria o all’incremento del patrimonio. Inoltre, saranno introdotti specifici incentivi per gli investitori, ampliando le opportunità di finanziamento per gli Enti del Terzo settore” (CLICCA QUI per approfondire).
Inoltre, è recente anche l’avvio del nuovo mandato del Consiglio Nazionale del Terzo Settore. 74 i componenti del CNTS di concerto con le istituzioni “andrà a monitorare l’attuazione delle politiche, riformandole laddove necessario, nel solco di quanto fatto in questi 2 anni di Governo anche attraverso la prima legge di riforma del Codice del Terzo Settore, approvata a luglio 2024 e l’azione di rafforzamento del ruolo del CNTS come sede istituzionale di analisi e confronto.
E ancora, con l’Open RUNTS, iniziativa con cui abbiamo aperto a tutti i cittadini il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore per garantire maggiore trasparenza e la concreta azione di promozione dell’amministrazione condivisa tra enti pubblici ed ETS”, così come ha chiarito Bellucci il giorno dell’insediamento, vale a dire lo scorso 21 gennaio.
Bellucci: “fondi per progetti concreti e innovativi”
Oggi, invece, si muovono i primi passi verso un ulteriore coinvolgimento degli enti rappresentanti il comparto: un’azione sinergica, segmento di certo aperto con l’istituzione di un tavolo istituzionale realizzato appositamente, tra Governo e realtà operanti.
“I 69 enti del Terzo settore vincitori – ha detto Bellucci – operano quotidianamente sul territorio per sostenere le persone in condizioni di difficoltà, favorire il loro benessere e migliorare la qualità della vita di tutti, promuovendo l’inclusione e la coesione sociale”.
Poi ha proseguito “Grazie a questi ingenti fondi, gli enti potranno continuare a realizzare progetti concreti e innovativi su tutto il territorio nazionale, per rispondere ai bisogni reali delle comunità e valorizzando l’operato del Terzo settore come motore di coesione e sviluppo“.
In breve, come ha spiegato il Viceministro, attraverso le proprie pagine social, l’obiettivo del Governo Meloni è fare in modo che non venga mai a mancare il supporto alle realtà della solidarietà sociale e che venga, in tutti i modi possibili, valorizzato il ruolo, ma anche l’operato, del Terzo settore, facendo in modo che si favorisca “l’amministrazione condivisa tra istituzioni, pubblico e privato sociale. Insieme, per costruire un welfare che non lascia indietro nessuno”.
Sul tema del wefare e della collaborazione tra enti e istituzioni ha offerto uno spaccato interessante il 18° “Rapporto Sussidiarietà e… welfare territoriale 2023/2024”, realizzato da Fondazione Sussidiarietà, in collaborazione con il centro di ricerca Aiccon, IFel (Fondazione ANCI), Ipsos e Istat, di cui vi abbiamo parlato QUI. In sintesi, nell’indagine si riferisce che le realtà rappresentanti il Terzo settore sono un punto di riferimento imprescindibile per gli italiani in materia di welfare e servizi e che la cooperazione di attori, dunque anche con le istituzioni politiche, è necessaria per rispondere alle esigenze dei cittadini.