Intervista a Elena Palazzo: “30 milioni per rendere lo sport accessibile a tutti”

Vogliamo fare in modo che ogni ragazzo, indipendentemente dalle sue condizioni economiche e sociali, possa accedere alla pratica sportiva”, così Elena Palazzo, Assessore della Regione Lazio con deleghe a Turismo, Ambiente, Sport, Cambiamenti Climatici, Transizione Energetica, Sostenibilità, a risorse.news, intervistata dal Presidente Nazionale di OPES e Direttore editoriale, Juri Morico

Una lunga chiacchierata su temi di estrema rilevanza regionale e nazionale. Il Lazio, infatti, si pone come paradigma in materia di sport e apre la strada a iniziative pienamente inclusive e versatili. Dai voucher per lo sport (iniziativa nata in collaborazione con Sport e Salute), che prevedono lo stanziamento di 30 milioni in tre anni, all’impegno per far fronte alla carenza di impianti sportivi, fino all’importanza delle manifestazioni sportive come traino per il turismo.

Elena Palazzo

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Intervista a Elena Palazzo

Assessore Palazzo, partiamo dall’attualità e da una notizia di rilevanza regionale che ha avuto una forte eco mediatica in tutta la Nazione: i voucher per lo sport. La Regione Lazio, in collaborazione con Sport e Salute, ha stanziato, per i prossimi 3 anni, ben 30 milioni di euro che permetteranno a bambini e ragazzi, tra i 6 e i 18 anni, di accedere all’attività sportiva e/o di frequentare i centri estivi. In poche parole, lo sport diventa per tutti.

Il nostro obiettivo è esattamente questo. Vogliamo fare in modo che ogni ragazzo, indipendentemente dalle sue condizioni economiche e sociali, possa accedere alla pratica sportiva. In tempi in cui il disagio giovanile è purtroppo sotto gli occhi di tutti, noi vogliamo offrire ai giovani e alle loro famiglie l’opportunità concreta di crescere in un ambiente sano dove si lavora per il loro benessere da ogni punto di vista: proprio quello che fanno ogni giorno le ASD, le SSD e gli ETS di ambito sportivo disseminati su tutto il territorio a cui ci rivolgiamo con il bando.

Aveva già annunciato tale stanziamento lo scorso 20 novembre allo Stadio Olimpico, quando al Social Football Summit illustrò la nuova legge regionale sullo sport, ora è ufficiale e si parte subito. Ma come si è arrivati a stabilire un contributo così importante? Quali sono le modalità di accesso al voucher e come potranno accreditarsi le ASD e SSD? Come saranno gestiti i voucher?

Si tratta di una delle operazioni più importanti per lo sport portate avanti dalla Regione Lazio in questi ultimi anni. Possiamo contare sui fondi resi disponibili dal Fondo Sociale Europeo (FSE+). Voglio sottolineare che si tratta di una grandissima occasione da non lasciarsi sfuggire. Il nostro appello va quindi proprio alle ASD, SSD ed ETS di ambito sportivo che in queste settimane hanno l’opportunità di presentare la loro candidatura. C’è tempo fino al 2 aprile 2025 per presentare la domanda sulla piattaforma messa a disposizione sul sito bandi.sportesalute.eu.

Una volta ultimata questa prima fase, Sport e Salute stilerà la lista delle associazioni che sono rientrate e subito dopo, attraverso un secondo bando, indicheremo le condizioni necessarie per aver diritto al voucher. A quel punto le famiglie si rivolgeranno alle associazioni che si sono accreditate a cui consegneranno il loro buono che, con un importo massimo di 500 euro, servirà a coprire le spese di iscrizione e partecipazione alle diverse discipline.

I voucher per lo sport non rappresentano solo un’azione dedicata allo sport, ma rientrano all’interno di politiche più ampie, di inclusione sociale, ed interessano il welfare, la salute, l’istruzione e le politiche giovanili. Qual è l’obiettivo che vorrebbe raggiungere? Che cosa auspica l’Assessore Palazzo per la sua Regione e i suoi cittadini?

Lo sport rappresenta uno strumento eccezionale per noi amministratori. Ci permette di incidere in maniera significativa su più fronti, come lei ha giustamente ricordato. Ne siamo talmente consapevoli che la Regione Lazio guidata dal presidente Rocca, dopo molti anni, è tornata a mettere lo sport al centro dell’azione politica e lo ha fatto prevedendo un assessorato dedicato. I frutti si vedono: siamo partiti subito con una serie di incontri sul territorio, ‘In Ascolto per lo Sport’, per recepire indicazioni e spunti da chi opera da anni nel settore.

La restituzione che ne è seguita è stata la nostra proposta di legge sullo sport, che abbiamo approvato in Giunta. Si tratta di un testo che vuole essere una sintesi tra le istanze raccolte e la nostra visione politica e che pone al centro il tema dell’inclusione e dello sport per tutti. Inizia ora la fase di discussione in Consiglio, un passaggio cruciale dopo il quale potremo finalmente lasciare ai cittadini del Lazio un nuovo quadro normativo, visto che quello vigente è fermo a 22 anni fa.

È curiosa di monitorare il SROI, il Social Return On Investment? Se venisse confermato l’indice di 4,5 riportato nel Rapporto Sport 2024 di Sport e Salute e ICSC, vorrebbe dire che il ritorno sociale sull’investimento da 30 milioni genererebbe benefici per 135 milioni di euro. Una cifra impressionante.

Decisamente. Un risultato del genere non solo evidenzia l’efficacia degli investimenti nel settore sportivo, ma offre anche un forte argomento per potenziare le politiche sportive e sociali nella Regione Lazio. Il SROI ci permette di quantificare e valutare l’impatto sociale degli investimenti effettuati nel settore sportivo; quindi, uno strumento utile per pianificare azioni future in quanto ci aiuta a comprendere meglio come le risorse investite contribuiscano a migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Ultime due domande. Il problema dell’età media delle infrastrutture e/o della carenza di impianti in cui praticare una sana attività fisica o una disciplina è atavico. È una questione che riguarda tutta la nazione.

La Regione Lazio come può contribuire o come cercherà di aumentare il numero di infrastrutture a disposizione di associazioni e cittadini? E quale può essere il ruolo ricoperto dai comuni?

Siamo perfettamente consapevoli che il tema dell’impiantistica sia centrale. Per questo abbiamo stanziato quasi 5 milioni di euro e, grazie al protocollo siglato con Sport e Salute, possiamo migliorare le infrastrutture dove praticare le varie discipline. Siamo al fianco dei Comuni, e a tal proposito ricordo l’Avviso Pubblico per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici grazie al quale abbiamo messo a disposizione, nell’ambito del Programma Fesr 2021-2027, ben 60 milioni di euro.

L’Avviso è diretto ai Comuni sopra i 20mila abitanti, 39 in tutto, che potranno intervenire sulle loro strutture migliorandone l’efficienza, con una particolare attenzione proprio ai progetti che sono mirati agli impianti sportivi e agli edifici scolastici che, come è noto, sono spesso quelli più energivori e bisognosi di interventi di ammodernamento.

Infine, visto che Lei ha anche la delega al turismo, vorremmo affrontare il tema del binomio sport-turismo, un fenomeno che genera anche ricchezza in termini di PIL.

Ci sta puntando tantissimo e lo dimostra il fatto che nel Lazio sono in aumento il numero di manifestazioni sportive di interesse nazionale, come le finali di calcio giovanili che ospiterete nella tarda primavera. Ma immaginiamo che nel suo piano di azione ci siano altresì ulteriori interventi, può rivelarci qualcosa a tal proposito?

Oltre ad ospitare le Nazionali Giovanili di Calcio nel mese di giugno – come lei ha giustamente ricordato – stiamo promuovendo, grazie al progetto ‘Vento e Radici’, gli sport velici lungo la Riviera di Ulisse e presto daremo il via ad appuntamenti dedicati, che attireranno appassionati di questa disciplina sulle nostre splendide coste. I grandi eventi sportivi sono in grado di generare importanti ricadute dal punto di vista turistico e di dare visibilità ai territori che li ospitano.

Basti pensare a cosa ha portato nel Lazio una manifestazione come la Ryder Cup o appuntamenti fissi come gli Internazionali di Tennis al Foro Italico o il Sei Nazioni di Rugby. Notoriamente attirano migliaia di visitatori incidendo in maniera significativa sull’economia locale. Una buona programmazione ci consente di massimizzare i benefici, migliorando l’accoglienza e ottimizzando le risorse.

Per questo, tramite delibera, abbiamo definito la procedura per la partecipazione della Regione Lazio ai Grandi Eventi Sportivi per il 2025. In tal modo possiamo stabilire in anticipo e in maniera trasparente i criteri per accordare il sostegno da parte della Regione ad EPS, Federazioni Nazionali e Associazioni Benemerite riconosciuti dal Coni. Puntiamo così a costruire un’offerta quanto più possibile completa e variegata su tutto il territorio del Lazio, non solo a Roma, contribuendo a destagionalizzare i flussi turistici e spingendo i visitatori a scoprire nuove mete.

 

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