Elon Musk sfida l’Europa, Bruxelles prova a frenarlo con il DSA

Elon Musk è tornato a far parlare di sé con una mossa che ha scatenato un acceso dibattito a livello globale, in particolare nel territorio europeo.

Sabato notte, attraverso il social network X, il neo-capo del Dipartimento per l’efficienza del governo statunitense ha lanciato il movimento MEGA, acronimo di “Make Europe Great Again” (“Rendere l’Europa grande ancora”). Uno slogan che riprende in modo palese il celebre “Make America Great Again” di Donald Trump e che ha suscitato immediatamente un’ondata di discussioni e interesse.

Il movimento MEGA non è passato inosservato, e diversi leader politici europei, tra cui il vicepremier italiano Matteo Salvini, sembrano aver apprezzato l’iniziativa. Il leader della Lega, in particolare, ha condiviso il messaggio di Musk su X, invitando i sovranisti europei a all’incontro di Madrid. Al raduno, tra gli altri, ci saranno il premier ungherese Viktor Orban, Marine Le Pen, leader del Rassemblement National francese, l’olandese Geert Wilders del Partito per le libertà, il leader spagnolo di Vox Santiago Abascal, il presidente olandese del Partito per le libertà Herbert Kickl e il ceco Andrej Babis, leader di Ano.

Musk, il peso di X e l’influenza sulla politica europea

Sebbene al momento non sia chiaro se MEGA si stia evolvendo in un movimento politico formale, è evidente che Musk stia cercando di avere un ruolo sempre più influente nel panorama politico del Vecchio continente. 

L’uscita dell’amministratore delegato di Tesla, nonché uomo più ricco del Pianeta secondo Forbes, sta altresì dividendo il panorama politico europeo. Se da una parte Musk sta strizzando l’occhio al partito di estrema destra tedesco, Alternative für Deutschland (AfD), dall’altra parte invece sta facendo sentire la sua voce contro il partito laburista britannico, guidato da Keir Stramer.

L’introduzione del movimento MEGA, con il suo richiamo allo slogan trumpiano, ha suscitato interrogativi sul ruolo che Musk vuole giocare nella politica europea. Con la sua piattaforma X, Musk possiede uno strumento potentissimo per veicolare i suoi messaggi e raccogliere consensi tra i suoi follower. 

La Commissione Europea frena Musk

Nel frattempo, però, non tutto sembra andare per il verso giusto per Musk. Le autorità europee hanno infatti intensificato i controlli sulle piattaforme digitali, in particolare su X, il social network di sua proprietà. La Commissione Europea ha recentemente richiesto la consegna di documenti interni riguardanti gli algoritmi di raccomandazione utilizzati dalla piattaforma, con l’obiettivo di verificare che siano conformi al Digital Services Act (DSA), la legislazione che regola le piattaforme digitali nell’UE.

L’indagine di Palazzo Berlaymont nei confronti di X non è nuova. Già nel 2023 la Commissione aveva acceso i riflettori sull’operato della piattaforma. Con questo filone, si vogliono raggiungere due obiettivi: ottenere informazioni dettagliate su come gli algoritmi  selezionino i contenuti da consigliare agli utenti e verificare se tali pratiche siano conformi ai criteri fissati nel DSA.

La Commissione Europea (CE) ha richiesto a X di fornire documentazione interna dettagliata sui suoi sistemi di raccomandazione, inclusi i cambiamenti recenti. Inoltre, ha reclamato l’accesso completo alle API commerciali e alle interfacce tecniche della piattaforma. Infine, ha emesso un “ordine di conservazione” che obbliga X a registrare ogni futura modifica ai suoi algoritmi fino alla fine del 2025, garantendo così la trasparenza e la possibilità di monitorare l’evoluzione dei sistemi di raccomandazione nel tempo.

Il Digital Services Act impone inoltre regole severe che garantiscano trasparenza e sicurezza online. Richiede alle piattaforme di chiarire il funzionamento dei loro algoritmi, rimuovere prontamente contenuti illeciti e proteggere gli utenti dalla disinformazione e da contenuti dannosi. Questa normativa europea mira a equilibrare progresso tecnologico e salvaguardia dei diritti digitali. Per questo motivo, la Commissione Europea ha recentemente sfidato X a dimostrare la sua conformità alla normativa vigente.

 

 

Foto Copertina: Riconoscimento editoriale Shutterstock/ ID:2318800297 / Collaboratore foto: Frederic Legrand – COMEO

 

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