USA: la California riuscirà davvero ad ottenere l’indipendenza?

La California, uno degli stati importanti degli Stati Uniti, potrebbe essere sul punto di vivere un nuovo capitolo della propria storia politica. 

Come il più grande Stato del Paese, con una popolazione che supera le 39 milioni di persone, la California ha spesso attirato l’attenzione non solo per le innovazioni tecnologiche, l’industria cinematografica e la cultura, ma anche per la visione progressista su molte questioni sociali, economiche e ambientali. 

Si annovera un’altra peculiarità: l’idea dell’indipendenza. Negli ultimi mesi, in particolare, il dibattito sull’indipendenza della California è tornato al centro dell’attenzione, in risposta alle politiche adottate dalla nuova amministrazione del governo di Donald Trump

Questa proposta si sta concretizzando attraverso una campagna di raccolta firme, con l’obiettivo di organizzare un referendum per decidere l’indipendenza dello Stato dalla Casa Bianca

L’annuncio ufficiale dell’iniziativa è arrivato dalla Segretaria di Stato, Shirley Weber, e ha subito catturato l’attenzione. La proposta è sostenuta dal gruppo Calexit, un’organizzazione che vede nella vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali di novembre un attacco diretto ai valori fondamentali dello stato governato da Gavin Newsom

La raccolta firme è una fase cruciale di questa iniziativa. Per poter procedere con il referendum sull’indipendenza, occorrerà raccogliere oltre 540.000 firme, pari al 5% dei voti con cui il democratico Gavin Newsom fu eletto governatore nel 2022. Questo traguardo deve essere raggiunto entro luglio dell’anno prossimo, in vista delle elezioni.

Ci sono diverse ragioni che spingono alcuni cittadini e gruppi californiani a sostenere la causa della secessione. Una delle principali è il crescente senso di frustrazione contro il pensiero politico del governo federale. La California è storicamente uno Stato progressista, con politiche orientate verso la protezione dei diritti civili, la difesa dell’ambiente e l’accoglienza degli immigrati. 

Il cammino verso l’indipendenza appare molto difficile, poiché la Costituzione degli Stati Uniti non prevede la possibilità di secessione. Dopo la Guerra Civile, nel 1869, la Corte Suprema ha dichiarato infatti che uscire dall’Unione è impossibile “se non in caso di rivoluzione o con il consenso degli altri Stati”. 

Nonostante questi ostacoli legali però, l’entusiasmo del movimento sembra non attenuarsi, spinto principalmente dal forte desiderio di manifestare il proprio disaccordo con le politiche dell’amministrazione Trump.

Il movimento che sta spingendo per l’indipendenza

Calexit è un movimento politico nato in California, con l’obiettivo di promuovere l’indipendenza dello Stato dagli Stati Uniti, e sostenuto da iniziative come Yes California (comitato politico attivo che anch’esso mira ad una separazione dagli USA). 

Il termine “Calexit” è ispirato a “Brexit”, il referendum che ha portato il Regno Unito a lasciare l’Unione Europea. Fondato da attivisti che si sentono sempre più in disaccordo con le politiche federali, in particolare quelle dell’amministrazione Trump, Calexit sostiene che la California, con la sua forte economia e la sua identità progressista, potrebbe prosperare come stato sovrano.

Gli esempi di indipendenza degli ultimi anni

Negli ultimi anni, il panorama geopolitico mondiale ha visto pochi cambiamenti significativi in termini di nuove indipendenze. 

In Europa, ad esempio, si sono intensificati i dibattiti sull’indipendenza di alcune regioni, come la Catalogna in Spagna o la Scozia nel Regno Unito. Tuttavia, al momento nessuna di queste regioni ha raggiunto la piena indipendenza.

Tra gli esempi mondiali più recenti, invece, troviamo il Sud Sudan, indipendente dal Sudan dal 2011, dopo un lungo periodo di guerra civile. La sua indipendenza è stata accolta con grandi speranze, ma il Paese ha dovuto affrontare sfide enormi, tra cui conflitti interni e una grave crisi umanitaria.

Un altro caso significativo è quello del Kosovo, che ha dichiarato la sua indipendenza dalla Serbia nel 2008. Significativo il riconoscimento internazionale, non sempre uniforme: alcune nazioni, tra questa anche la Serbia, che non lo riconoscono tuttora. Il Kosovo perciò resta regione in bilico, che registra tensioni di diversa natura (politica, o di appartenenza).

Qualche Nazione che, dopo battaglie non solo politiche, è riuscita a diventare indipendente c’è. Gli ultimi esempi sono Timor Est, indipendente dall’Indonesia dal 2002, e il Montenegro, che si è separato dalla Serbia nel 2006.

 

Foto Copertina: Riconoscimento Editoriale Shutterstock / ID:1586814295 / Collaboratore foto: Simone Hogan

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