Rapporto Sport 2024: PIL in crescita, italiani più attivi, SROI al 4,5

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Cresce il valore economico dello sport. Aumentano i lavoratori lunga la filiera. Diminuiscono gli italiani inattivi. Il movimento sportivo nazionale, insomma, è in salute e presenta ulteriori margini di sviluppo. A sentenziarlo è il Rapporto Sport 2024, l’analisi dell’Istituto Per il Credito Sportivo e Culturale e di Sport e Salute che è stata presentata al Foro Italico lo scorso 23 gennaio.

Emerge anche che dopo anni difficili legati alla pandemia, alla crisi energetica e agli alti tassi di interesse – spiega Beniamino Quintieri, Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale – ci sia una forte ripresa. Di fatto l’anno oggetto di studio è contrassegnato da un forte rimbalzo, con una crescita del valore aggiunto del PIL che si avvicina al 13%, ossia con un tasso doppio rispetto all’andamento dell’economia, che è cresciuta del 6,8%. Inoltre, abbiamo registrato un aumento dell’occupazione e pure un incremento degli investimenti in infrastrutture, che generano un ritorno sociale molto elevato“.

Rapporto Sport 2024: crescono Pil, numero di italiani attivi e SROI
Sono intervenuti alla presentazione del Rapporto Sport 2024: Luca Pancalli (Presidente CIP), Beniamino Quintieri (Presidente ICSC), Andrea Abodi (Ministro per lo Sport e i Giovani), Marco Mezzaroma (Presidente Sport e Salute) e Giovanni Malagò (Presidente CONI)

Rapporto Sport 2024: oltre al PIL, cresce la popolazione attiva

Dal Rapporto Sport 2024 si evince che il comparto sportivo italiano nel 2022 ha contribuito a generare l’’138% del PIL, arrivando a raggiungere un valore pari a 24,7 miliardi di euro. L’incremento del valore economico si riflette anche sul numero di occupati. I lavoratori della filiera sono 412 mila, in aumento del 2,6% rispetto alla rilevazione precedente.

Notizie confortanti arrivano altresì dal numero di italiani attivi. La lotta alla sedentarietà sta producendo risultati incoraggianti.

C’è la conferma di un trend positivo nel senso che la popolazione italiana sta continuando ad attivarsi – aggiunge Marco Mezzaroma, Presidente di Sport e Salute S.p.A. -, abbiamo circa un 62% di popolazione attiva. Sono dati confortanti, che debbono continuare crescere assolutamente. Noi, come Sport e Salute, siamo incaricati di creare le condizioni affinché questa percentuale possa crescere“.

Il ritorno sociale sull’investimento è di 4,5

Volano per l’economia, ma anche motore di inclusione sociale. Lo sport apporta benefici al singolo cittadino e di conseguenza all’intera collettività. Il valore medio del Social Return On Investment è pari a 4.5. Vuol dire che ogni euro investito nel comparto è in grado di generarne 4,5 in termini di salute, occupazione e istruzione.

PIL, numero di italiani attivi e SROI. Tre indicatori contrassegnati da un segno più che colpiscono il Ministro per lo Sport.

Questi sono sicuramente tra gli indicatori principali – specifica il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodima c’è una sensazione strana: quella di vivere una soddisfazione che dura un attimo. Perché nel momento in cui lo presentiamo, noi stiamo già pensando a come migliorarlo per poterlo rappresentare il prossimo anno, ma non nella freddezza dei numeri, bensì nel calore degli effetti che dal punto di vista sociale e umano tutti questi indicatori poi producono. Quello che questi numeri determinano è il benessere delle persone ed è la cosa che ci sta più a cuore“.

Rapporto Sport 2024: crescono Pil, numero di italiani attivi e SROI
Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani, in occasione della presentazione del Rapporto Sport 2024

Le criticità emerse: le asimmetrie nord-sud e le infrastrutture

Accanto alle note positive non mancano le criticità da risolvere. In primis, le asimmetrie geografiche.

Il sud può e deve dare molto – aggiunge il Ministro Abodi a margine della presentazione del Rapporto Sport 2024 al Foro Italico -. Sono convinto che la crescita della nazione dipenda soprattutto dalla crescita dell’offerta sportiva e dalla presenza di sport al sud. Questo vale sia per le infrastrutture ma vale anche per la cultura sportiva“.

In secondo luogo, l’atavico problema infrastrutturale.

C’è anche molto da fare per l’ammodernamento delle infrastrutture sportive, che sono ormai datate, e soprattutto la questione stadi – continua il Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale -. È una criticità che è esplosa ultimamente e che vede ogni città italiana alle prese con la costruzione o la ristrutturazione di uno stadio“.

Un documento utile a tutti

Il Rapporto Sport 2024, che è consultabile e scaricabile dai siti dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale e di Sport e Salute (clicca qui per consultarlo e scaricarlo), è un documento che è utile alle Istituzioni per pianificare ed avviare nuovi interventi in termini di politica sportiva, ma anche a tutti i protagonisti dello sport system nazionale.

È uno strumento utilissimo, perché è una fotografia sempre in divenire della situazione inerente all’impiantistica, ma anche in termini di produzione economica, di tesserati e di praticanti – conclude il Presidente di Sport e Salute -. Pertanto, io mi auguro che il Rapporto Sport 2024 possa essere uno strumento che venga letto e considerato da più persone possibili, non solo da chi opera nel settore“.

 

 

 

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