Se vi chiediamo di pensare al pilota del momento, la risposta pare ovvia: Lewis Hamilton. Il pilota britannico, che si è reso protagonista dei suoi più grandi successi con il team Mercedes, ha infatti recentemente sorpreso tutti gli appassionati della Formula 1 per il suo nuovo approdo con la scuderia Ferrari.
Ma se è vero che Hamilton è conosciuto al mondo come il detentore di sette mondiali e come il pilota con il maggior numero di vittorie, podi, pole position e punti della F1, il suo impegno fuori i circuiti di certo non passa in secondo piano.
“Sir Hamilton” (titolo conferitogli nel 2021 dal Principe Carlo) è da sempre protagonista di iniziative e sfide che riguardano diversi contesti sociali. Il ragazzo originario di Stevenage si batte costantemente a favore dei diritti civili (in particolare del razzismo e dei diritti di genere) ed è al centro di tematiche di cui sentiamo spesso parlare, come la salvaguardia dell’ambiente e degli animali.
Sir Lewis Hamilton: una voce contro il razzismo
Protagonista di un’adolescenza poco tranquilla, essendo stato vittima di bullismo e avendo subito percosse per via della sua origine di appartenenza, il neo pilota della Ferrari, si è messo al centro di vari eventi, manifestazioni e iniziative legate alla lotta contro il razzismo.
A causa di eventi di cronaca, Lewis è stato uno dei pochi piloti ad appoggiare e sostenere in prima persona il movimento “Black Lives Matter”. Gli eventi che hanno emotivamente colpito il pilota sono stati l’uccisione di Breonna Taylor e di George Floyd, entrambi uccisi nel 2020 dalle forze dell’ordine americane.
Nel caso dell’uccisione della ragazza, in appoggio del movimento, Hamilton era salito sul podio del Mugello, con una maglietta nera con su scritto in inglese “arrestate i poliziotti che hanno ucciso Breonna Taylor”.
Non pochi mesi dopo, il campione mondiale di F1 è tornato al centro dei “rumors” dopo la morte dell’afroamericano a Minneapolis. Egli non si è limitato solamente a partecipare da protagonista alla manifestazione tenutasi ad Hyde Park per appoggiare Black Lives Matter, ma ha altresì manifestato la sua vicinanza al movimento sui circuiti.
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In seguito, seguendo l’esempio del giocatore di football americano Colin Kaepernick, si è prima inginocchiato all’inizio del GP di Stiria, indossando la t-shirt nera “Black Lives Matter”, e dopo il successo della stessa gara è salito sul podio alzando il pugno. Sir Hamilton ha così emulato il celebre gesto contro il razzismo che i due atleti afroamericani Tommie Smith e John Carlos compirono durante le Olimpiadi di Monaco 68.
Talmente sono stati di forte impatto queste azioni dell’allora pilota della Mercedes, la Formula 1 si è sentita in dovere di lanciare la campagna “WeRaceAsOne” a favore di una nobilissima causa.
Dopo questi fatti, e per accentuare la sua battaglia al razzismo, Hamilton ha voluto ideare e creare “Hamilton Commission”. Grazie alla partnership con la Royal Academy of Engineering, l’associazione sostiene ragazzi di colore interessati all’ingegneria applicata allo sport. Il pilota britannico mira a promuovere così una maggiore inclusività razziale nel mondo degli sport motoristici britannici.
Mission 44 per investire sui giovani e sul futuro
Lo stiamo capendo quindi, oltre a vincere all’interno dei circuiti, Lewis combatte per un mondo dello sport più equo e inclusivo. Nel 2021, in stretta collaborazione con il CEO della Formula 1, Stefano Domenicali, Hamilton ha dato vita a Mission 44, una fondazione che mira a colmare il divario tra i gruppi minoritari.
Con studi mirati e finanziamenti per oltre 44 programmi, la fondazione sostiene giovani provenienti da contesti svantaggiati, offrendo loro opportunità educative e lavorative. Grazie anche a una donazione personale di 8 milioni di euro, Mission 44 ha già raccolto oltre 5 milioni e punta a raggiungere i 23 milioni per ampliare il proprio impatto.
Una corsa verso un futuro sostenibile
Il numero 44 della F1 è altresì un noto sostenitore dell’ambiente e della sostenibilità. Nonostante possa risultare un discorso controverso, essendo un pilota automobilistico, il nativo di Stevenage ha adottato numerose misure concrete per ridurre il suo impatto ambientale, come la creazione del team X44, con il quale ha partecipa per tre anni ala corsa delle auto elettriche Extream-E
La fondazione di questo team rientra nell’idea e nell’obiettivo che si è posto Hamilton, ovvero quella di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2030.
Fatto evidente, che lo vede vicino alla causa, è la decisione usare esclusivamente veicoli elettrici o ibridi. Inoltre, per cercare di eliminare l’emissione di carburante, ha deciso altresì di vendere il suo aereo privato.
Ammirando figure come Greta Thunberg, il pilota cresciuto con il mito di Ayrton Senna, ha esteso il suo attivismo al mondo della moda. In collaborazione con Tommy Hilfiger, ha lanciato una linea di abbigliamento all’avanguardia, realizzata con materiali eco-friendly e pensata per un pubblico eterogeneo. Questa collezione, che rompe gli schemi tradizionali della moda, rappresenta un passo avanti verso un futuro più sostenibile e inclusivo.
Una battaglia a favore dei diritti LGBTQ+
Il pilota si è schierato altresì a favore dei diritti civili. A sostegno della comunità LGBTQ+, il sette volte campione del mondo, nel 2023, ha fatto sentire la sua voce contro la legge “Don’t Say Gay” della Florida, emanata dal governatore Ron DeSantis.
Per opporsi alla legge, che impediva ai bambini più piccoli di affrontare temi legati alla sessualità e al genere a scuola, il pilota ha deciso di affrontare le gare svolte a Miami con indosso un casco arcobaleno a sostegno della causa LGBTQ+.
Non solo a Miami si è sentito in dovere di vestire questo tipo di casco. Anche a Qatar e in Arabia Saudita, paesi dove l’omosessualità è ancora considerata illegale, Hamilton ha corso con un casco arcobaleno.
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Il suo amore per gli animali
L’impegno di Lewis Hamilton per la tutela dell’ambiente si manifesta anche attraverso la sua scelta di vita vegana. Il britannico che considera gli allevamenti intensivi una pratica crudele e dannosa per il pianeta, ha deciso di investire in un ristorante che propone un’alternativa sostenibile e salutare.
La sua passione per gli animali è testimoniata dalla presenza di Roscoe, il suo bulldog, che è diventato un vero e proprio ambasciatore del mondo vegano sui social media.
L’OIPA (Organizzazione internazionale protezione animali) ha espresso i suoi complimenti a Lewis Hamilton per la recente vittoria in Turchia, sottolineando il suo impegno a favore della causa animalista. Il campione di Formula 1 si è distinto per la sua generosità, donando una cospicua somma per aiutare i marsupiali australiani colpiti dagli incendi e per la sua ferma opposizione alla corrida, promuovendo la chiusura delle scuole taurine.
Foto Copertina: Riconoscimento editoriale Shutterstock / ID: 2487070857 / Collaboratore foto: Michael Potts F1