Con soli 5,4 milioni di abitanti, la Norvegia domina le Olimpiadi invernali posizionandosi al secondo posto per numero di medaglie totali e d’oro, vinte a Pechino. Questi risultati dimostrano la sua capacità di costruire, sviluppare e mantenere un modello sportivo di grande successo, invidiato da tutto il mondo.
Ma com’è possibile tutto questo successo nello sport in Norvegia? Come può un Paese così piccolo dominare le Olimpiadi invernali? La risposta è semplice, i norvegesi si concentrano sulla motivazione primaria di chi pratica sport: il divertimento, per bambini, giovani e adulti.
Sport in Norvegia nell’infanzia
L’ex Segretario Generale della Confederazione Norvegese, Inge Andersen, infatti, afferma che “è impossibile dire a 8, 10 o 12 anni chi avrà talento a scuola o nello sport. Ci vogliono altri 10 anni. La nostra priorità è che il bambino diventi consapevole del proprio corpo e della propria mente. Siamo un Paese piccolo e non possiamo permetterci di perderli perché lo sport non è divertente”. La ricerca scientifica sostiene fermamente l’idea che il divertimento sia un elemento fondamentale nello sport e nello sport in Norvegia. Come sottolinea il sociologo Alfie Kohn, gli studi dimostrano che l’amore per un’attività sportiva è il miglior mezzo per predire il successo a lungo termine, più di qualsiasi talento innato o allenamento intensivo.
Dalla teoria alla pratica. Fondato sui principi di inclusione, gioco e multidisciplinarietà, il Paese promuove l’attività fisica come un diritto di cittadinanza, facendo dello sport un pilastro fondamentale della crescita dei giovani. Il 93% dei bambini cresce praticando sport in Norvegia, senza barriere economiche o pressioni eccessive. Un modello senza dubbio vincente che ci insegna come coltivare campioni e appassionati di sport allo stesso tempo. In altre parole, in Norvegia, un mondo dove lo sport è alla portata di tutti è già una realtà.
Carta dei Diritti dei Bambini per lo Sport in Norvegia
Il diritto di praticare sport in Norvegia e la cura dei bambini per il loro coinvolgimento nell’attività fisica si presenta nero su bianco, a differenza di altri Paesi, con la Carta dei Diritti dei Bambini nello Sport introdotta nel 1987.
Si tratta di un unicum nel panorama mondiale dello sport che delinea i principi cardine su cui si basa l’intero sistema sportivo del Paese. Il documento traccia un percorso di protezione e consapevolezza attraverso poche pagine di riferimento per ogni allenatore, genitore, tutor, insegnante o adulto del Paese. La Carta dichiara che “i diritti dei minori nello sport si applicano a tutti i bambini senza alcun trattamento differenziato e senza tener conto del sesso, dell’origine etnica, della fede, dell’orientamento sessuale, dello sviluppo fisico e delle disabilità del bambino e dei suoi genitori”.
Tra i principi cardine della Carta che promuove lo Sport in Norvegia per i minori riconosciamo i seguenti:
- Salvaguardia e Sicurezza
- Amicizia e benessere
- In base alle esigenze del bambino – ovvero attività e allenamenti devono essere adeguati all’età e allo sviluppo del bambino
- Padronanza e controllo di varie competenze
- Influenza – ovvero diritto di essere ascoltati e di dichiarare i propri punti di vista
- Libertà di scelta – su quali e quanti sport praticare
- Competizioni per tutti – I bambini hanno il diritto di scegliere se partecipare o meno alle competizioni e di avere pari opportunità di partecipazione.
La gioia e il divertimento dei bambini al primo posto, la mancanza di competizioni fino ai 13 anni e un’attenzione particolare al benessere di ogni individuo che pratica attività sportiva, ci mostra come la Norvegia sia l’esempio per eccellenza dello sport come potente strumento educativo.
Sport in Norvegia: l’esperienza diretta – INTERVISTA
Nell’intervista che segue, capiremo il punto di vista di chi vive direttamente lo sport in Norvegia sin dalla nascita e di come questo promuova l’inclusione, lo sviluppo dei giovani e la salute attraverso il divertimento come priorità, l’attenzione dei genitori verso i figli, l’approccio multisportivo e l’attività all’aria aperta.
In Norvegia si dà molta importanza allo sport come attività ludica prima di introdurre le competizioni. In che modo vedi questo approccio che influenza la cultura sportiva generale e lo sviluppo dei giovani atleti?
Secondo la visione di noi norvegesi “la gioia dello sport è per tutti”. Questa è la concezione dello sport in Norvegia. Lo sport deve essere un’esperienza gioiosa e accessibile a tutti, senza distinzione di età. Che tu abbia 6 o 66 anni, lo sport dovrebbe essere un momento di divertimento, di crescita personale e di condivisione.
Crediamo fermamente che il piacere di muoversi e di giocare insieme sia un diritto fondamentale, e non un privilegio riservato a pochi. Siamo consapevoli che, purtroppo, non sempre questa visione è condivisa e che alcune realtà sportive possono trascurare l’aspetto ludico a favore della competizione sfrenata.
Tuttavia, noi vogliamo essere un esempio diverso: un luogo dove lo sport è sinonimo di gioia, inclusione e rispetto per ogni individuo. E tutti i club sportivi dovrebbero unirsi a favore di questo. L’approccio dello sport in Norvegia per i giovani, in particolare dei bambini, evidenzia l’importanza di dare priorità al divertimento, all’inclusione e allo sviluppo di nuove abilità rispetto alla mera competizione, talvolta molto precoce.
L’obiettivo è quello di creare una cultura dello sport in Norvegia che sia sostenibile e positiva per tutti, e che di conseguenza favorisca maggiormente la possibilità per i giovani atleti di avere una lunga carriera.
La Norvegia ha un manuale dei “Buoni Genitori Sportivi”. Potresti parlarci del suo significato nel plasmare il comportamento e gli atteggiamenti dei genitori nei confronti degli sport in Norvegia per i giovani? Come pensi che questo manuale contribuisca a creare un ambiente positivo e di supporto per i giovani atleti?
Il manuale norvegese per i ‘Buoni genitori sportivi’ rappresenta un prezioso mezzo per sensibilizzare l’intera comunità sportiva, a partire dai genitori. Questo strumento, solitamente utilizzato durante le riunioni dedicate, rappresenta una linea guida pratica per i genitori di tutti i bambini su come sostenere i propri figli nel mondo dello sport in modo sano e costruttivo. Sebbene la maggior parte dei genitori agisca con le migliori intenzioni al di là dell’esistenza del manuale, esempi negativi possono a volte influenzare un comportamento sportivo.
Possiamo definire il manuale come una sorta di bussola che ricorda agli adulti quale ruolo fondamentale rivestono nei confronti dei propri figli e in ogni ambito, compreso quello sportivo. Infatti, incoraggiando comportamenti sani e positivi i genitori saranno in grado di sostenere la partecipazione dei figli allo sport in modo più consapevole. Inoltre, aiuta a promuovere la sportività per spronare i propri figli al rispetto, al sostegno l’un l’altro e al gioco di squadra.
Fondamentale è l’importanza di evidenziare sempre l’equilibrio, infatti è necessario che i genitori ricordino che lo sport è solo una sfera della vita del bambino, che deve curare allo stesso modo altre passioni, le interazioni sociali, i propri doveri e molto altro. Pertanto, i genitori possono contribuire a creare un ambiente positivo e di sostegno, in virtù di un sano divertimento sportivo e di nuove abilità e competenze utili nel futuro.
La Norvegia è nota per il suo approccio multi-sportivo, che incoraggia i bambini a partecipare a diversi sport. In che modo questa strategia contribuisce allo sviluppo atletico dei giovani e degli adulti e quali sono i potenziali vantaggi rispetto alla specializzazione precoce in un unico sport?
In Norvegia, la promozione della diversità sportiva e di un approccio sportivo multidisciplinare fin dalla tenera età è considerata fondamentale per la salute e il benessere dei bambini e dei giovani.
Questa necessità si basa sull’idea che sperimentare una vasta scelta di attività sportive non solo previene il rischio di infortuni da sovraccarico, spesso associati alla specializzazione precoce in un unico sport, ma favorisce anche la prevenzione del burnout. Infatti, l’esposizione a diverse discipline sportive stimola abilità motorie diverse e ne alimenta lo sviluppo. Inoltre, incrementa la motivazione a praticare attività fisica riducendo la noia e l’ozio.
Diverse ricerche dimostrano infatti come un’infanzia ricca di esperienze sportive varie sia fortemente correlata a un’elevata probabilità di mantenere uno stile di vita più attivo e più sano in età adulta. In altre parole, lo sport in Norvegia porta molteplici benefici a lungo termine, da un sano sviluppo fisico, a quello di numerose abilità e competenze fino alla pianificazione di una eventuale carriera nel mondo dello sport.
Il concetto norvegese di “friluftsliv” (vita all’aria aperta) è profondamente radicato nella cultura. Come influisce questo concetto sulla partecipazione dei bambini allo sport in Norvegia? Credi che abbia un impatto unico sul loro sviluppo e legame con la natura?
Il concetto di friluftsliv, ovvero vita all’aria aperta, è un pilastro fondamentale della vita e della cultura norvegese con un impatto profondo su molti aspetti della vita, compresa la partecipazione dei bambini allo sport in Norvegia. Credo che la concezione di vita all’aria aperta influenzi positivamente la vita di ogni bambino e adulto. Non a caso, lo sport in Norvegia praticato all’aria aperta non è solo uno svago straordinario a cui dedicarsi saltuariamente, bensì è parte integrante della routine dei norvegesi sin da bambini.
Per questo motivo, sono innumerevoli le attività sportive praticate all’aperto, in cui ognuno può prenderne parte. Senza dubbio, il territorio norvegese si presta completamente a rendere la natura accessibile a tutti. Infatti, abbiamo molti parchi, boschi, sentieri che permettono di avere terreni adatti a ogni tipo di sport.
In termini di impatto, credo che, il friluftsliv, oltre a favorire un forte legame tra il bambino e la natura sensibilizzando sull’importanza dell’ambiente, migliori anche lo sviluppo fisico e cognitivo del minore, così come quello sociale ed emotivo. La possibilità di giocare o praticare sport all’aperto con regolarità favorisce le relazioni sociali, la costruzione di legami, riducendo al contempo condizioni di stress e ansia che spesso sono presenti anche nei più piccoli.
A questo punto, una riflessione è d’obbligo. Il modello sportivo norvegese, in particolare la sua attenzione verso i bambini, dovrebbe farci pensare a come noi, nelle nostre nazioni, approcciamo lo sport sin dalla tenera età. L’ossessione per le gare, i premi e i grandi risultati non dovrebbero mai essere prioritari se alla base non si decide di investire nella salute e nel divertimento dei più piccoli creando ambienti sicuri e inclusivi. Solo questa è la chiave per raggiungere le tanto agognate vette del successo.
Lo sport può distruggere l’autostima alimentando dinamiche pericolose oppure fungere da strumento per l’inclusione, il divertimento, l’amicizia, e il benessere dell’individuo come persona e come sportivo a 360°. A riprova di tutto questo, lo sport in Norvegia dimostra inoltre che floride carriere e grandi vittorie non dipendono solo dal talento o dall’impegno negli allenamenti, ma da fattori di gran lunga più importanti come le emozioni, la passione e le interazioni sociali.