L’iniziativa SHARE 2.0 prosegue il proprio percorso. Il piano volto a rafforzare la collaborazione e la conoscenza nello sport attraverso le comunità di pratica ha fatto un nuovo salto in avanti.
Giornata di incontri a Bruxelles per SHARE 2.0
L’11 settembre 2024, a Bruxelles, si sono riuniti circa 200 operatori, esperti e stakeholder dell’iniziativa SHARE 2.0 della Commissione europea, per una giornata di incontri animati e costruttivi, e uno scambio di opinioni e di esigenze e per definire la strada da seguire in vista di uno sport più sostenibile.
SHARE 2.0 è il successore dell’iniziativa SHARE che si è svolta tra il 2018 e il 2023 e si compone delle comunità di pratica in corrispondenza di tre temi chiave: Salute, Innovazione e Sport Verde e Sostenibile.
Il vicedirettore generale della DG EAC, Normunds Popens, ha dato il via all’evento che ha riunito i protagonisti del settore sportivo per un confronto approfondito su temi di attualità. Infatti, dallo sport di base a quello professionistico, passando per l’organizzazione di eventi e la gestione degli impianti, i partecipanti hanno animato dibattiti vivaci e costruttivi.
SHARE 2.0 si pone come uno spazio di confronto per un futuro più verde nel mondo dello sport. Questo l’obiettivo dell’evento, per alimentare concretamente l’attuazione del Green Deal per lo sport. I partecipanti hanno discusso su come contribuire al fine di plasmare l’iniziativa SHARE 2.0 in funzione delle esigenze emergenti. Oltre alle varie questioni, l’evento ha rappresentato un’occasione per tutti i partecipanti per creare nuovi contatti, costruire reti, future collaborazioni e facilitare lo scambio di buone pratiche.
La presenza di importanti rappresentanti della Commissione europea ha costituito un grande valore aggiunto per far sì che molte voci venissero ascoltate e riconosciute in modo appropriato.
Fonte: ACCESS – Achieving Circularity in Cities through Environmental Sustainability in Sport
Comunità di Pratica di SHARE 2.0: ENGSO per Salute & Sport Verde e Sostenibile
Il Segretario Generale di ENGSO, Sara Massini, e la ricercatrice di ENGSO, Niki Koutrou, hanno partecipato alla conferenza entrando a far parte di due Comunità di Pratica (CoP) – Salute e Sport Verde e Sostenibile. Sara Massini ha partecipato alla sessione di breakout sulla salute, mentre Niki Koutrou ha preso parte alla sessione sullo sport verde e sostenibile.
Nella sessione Sport Verde e Sostenibile sono stati affrontati due temi principali:
- Trasformare l’ambizione in azione: un kit di strumenti per uno sport sostenibile dal punto di vista ambientale in Europa;
- Consentire alle organizzazioni sportive dell’UE di intraprendere un’azione per il clima.
In questa sessione, infatti, i partecipanti hanno preso in esame la funzionalità e l’efficienza di un kit di strumenti valutando se fosse o meno il metodo migliore per consentire alle organizzazioni sportive europee di intraprendere un percorso di sostenibilità.
Durante le discussioni sono state identificate diverse barriere che potenzialmente impediscono alle organizzazioni sportive di adottare pratiche sostenibili, tra cui la definizione di un kit di strumenti (di cui si riconoscono un impegno, una politica e una piattaforma pratica), le difficoltà nel raggiungere lo sport di base e l’uso di un linguaggio inclusivo nelle istruzioni.
In secondo luogo, i partecipanti alla sessione di breakout si sono impegnati in un vivace dibattito per stabilire se l’adesione all’iniziativa Sport for Climate Action delle Nazioni Unite possa essere il modo più efficace per garantire la conformità del settore sportivo al Green Deal europeo. A tal fine, hanno concordato sul fatto che il limite principale dell’iniziativa è il focus principale sulle emissioni, mentre altri aspetti, come la biodiversità, vengono ignorati.
Inoltre, la maggior parte delle organizzazioni sportive, soprattutto quelle che operano nel sistema dello sport di base, devono affrontare problemi di risorse, finanziamenti e capacità, che ostacolano l’impegno in queste iniziative. Infine, sono state elaborate le seguenti raccomandazioni a supporto delle organizzazioni sportive nell’impegno verso iniziative significative di sostenibilità:
- incrementare le partnership tra governi locali, regionali e nazionali, università, ONG e organizzazioni sportive.
- registrare consulenti che lavorino a stretto contatto con le organizzazioni sportive per aiutarle a raccogliere dati, misurare, monitorare e rendicontare i risultati della sostenibilità.
- sviluppare politiche su misura per ogni sport specifico.
- includere criteri di sostenibilità nei finanziamenti dell’UE
- adottare un approccio olistico alla sostenibilità
Per quanto riguarda la salute, il focus è stato duplice. Gli argomenti dibattuti sono stati:
- Promozione dello sport e dell’attività fisica lungo tutto l’arco della vita (“Lifelong Sport”);
- Salute mentale nei giovani adulti.
In particolare per quanto riguarda la salute mentale, i partecipanti hanno notato che gli allenatori sportivi spesso non dispongono delle conoscenze essenziali per affrontare i primi segnali di allarme in tal senso. Come soluzione, i partecipanti hanno consigliato una formazione diffusa e la collaborazione tra club sportivi e scuole. Inoltre, le organizzazioni sportive sono incoraggiate a istituire un punto di contatto designato che funga da luogo primario in cui discutere le problematiche.
SHARE 2.0 anche per l’Innovazione
In ultima istanza, la sessione sull’innovazione ha trattato i temi di digitalizzazione come fonte di competitività nell’industria dello sport; e sostegno all’espansione nell’industria dello sport. I partecipanti di questa sessione hanno identificato diversi impedimenti che ostacolano gli sforzi innovativi delle organizzazioni sportive, come le risorse limitate, la mancanza di informazioni di base, la scarsa familiarità con i costi, la riluttanza ad assumersi rischi e le maggiori differenze tra le caratteristiche dei vari sport. È stato proposto come potenziale rimedio un incremento della formazione sul valore aggiunto dell’innovazione e la semplificazione dei requisiti di finanziamento per abbattere i vincoli finanziari.
In conclusione, è possibile affermare, dunque, che l’evento di Bruxelles ha fatto il punto sullo stato dell’iniziativa SHARE 2.0 sviscerando i tre temi principali di attualità: salute, sport verde e sostenibile e innovazione. A partire dalle discussioni tenute durante la conferenza, la Commissione Europea comporrà, infatti, dei documenti politici che presenteranno il punto di vista della comunità SHARE 2.0, in linea con le discussioni in corso nel settore, le evidenze scientifiche e altri dettagli.