L’ambulatorio veterinario sociale di Lav: “Un modello per tutti”

Trascorrono le loro giornate al nostro fianco dimostrando costante affetto e premura, offrendo conforto nei momenti difficili, strappando sorrisi quando la quotidianità diventa gravosa: gli animali da compagnia, comunemente definiti amici a quattro zampe, sono un vero e proprio elisir per l’anima. Lo sa bene Lav, associazione impegnata a salvaguardare la vita e i diritti degli animali con azioni dirette, investigazioni e interventi in emergenza, che ha scelto, in collaborazione con la comunità di Sant’Egidio, di realizzare un ambulatorio veterinario sociale al fine di consentire anche alle persone e alle famiglie in condizioni economiche e sociali più fragili di poter curare il proprio cane o il proprio gatto gratuitamente senza quindi doversene separare. 

Lav e l’ambulatorio veterinario

L’inaugurazione è avvenuta lo scorso 22 ottobre e al taglio del nastro erano presenti: il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, Gianluca Felicetti, Presidente LAV, Massimiliano Umani della Comunità di Sant’Egidio, ma anche parlamentari, consiglieri, e assessori comunali. Un parterre nutrito che, come ha spiegato Alessandra Ferrari, responsabile animali familiari di Lav, dovrà sentirsi coinvolto al fine di rendere questa iniziativa un vero e proprio modello da esportare in tutta la Penisola. 

L’operato che andrà a svolgere l’ambulatorio è reso possibile grazie a chi sostiene Lav, dunque i soci e possibili tali che credono nei progetti portati avanti dall’associazione e si assicurano che questi possano proseguire adeguatamente. Basti pensare alla spesa di impianto che si traduce in ben 170 mila euro. 

Durante il primo anno di attività, l’ambulatorio si propone di aiutare almeno 400 persone in difficoltà, e con un costo stimato per i primi dodici mesi di attività che si aggira tra gli 80 e i 100mila euro.  

Una rete forte quella costruita fino ad ora da Lav; oltre all’apporto fondamentale dei soci, va detto che le operazioni di trasporto di cibo, animali e macchinari, sono state possibili grazie al furgone messo a disposizione per un anno da Locauto Group, azienda leader nel settore del noleggio di auto e furgoni.

L’obiettivo, nel caso di questa particolare attività, è fare in modo che al centro sia posto il concetto di inclusione e che nessuna condizione sfavorevole possa separare le persone dai propri affetti a quattro zampe. Talvolta si verificano separazioni dolorose, dove viene meno la tutela di legami, in alcuni casi, salvavita. 

La collaborazione con la comunità di Sant’Egidio

La sinergia tra LAV e Comunità di Sant’Egidio – ha spiegato durante l’inaugurazione Gianluca Felicetti, Presidente LAV – è molto importante per salvaguardare il prezioso legame che unisce le persone ai loro animali e concretizzare il principio di One Health. Prendersi cura di un animale richiede molte risorse, non solo economiche, e spesso le persone con difficoltà non possono più far fronte a tutto ciò di cui i loro cani e gatti necessitano, arrivando persino a rinunciare ad essere curati pur di non lasciare soli i loro quattrozampe”

La collaborazione è iniziata del 2020, durante le prime fasi della pandemia, quelle che ormai cadono per consuetudine nella definizione di periodo di lockdown, per rispondere in maniera concreta alle esigenze vitali di tantissime famiglie: nutrire gli animali, portarli fuori, farli visitare e curare qualora necessario. 

Il diritto alla cura

A proposito di cura, Alessandra Ferrari, responsabile animali familiari, a margine dell’inaugurazione ha anche spiegato che quelle che verranno offerte saranno prestazioni a 360°, in modo che il supporto fornito si possa classificare come tangibile, vero: “Abbiamo deciso di creare qualcosa di concreto: un presidio veterinario, un vero e proprio ambulatorio sociale, dedicato alle persone assistite dalla comunità di Sant’Egidio perché vivono una condizione di fragilità che condividono la vita con cani e con gatti. Verranno offerte prestazioni di base e specialistiche. Da circa due anni collaboriamo con la comunità di Sant’Egidio portando assistenza a famiglie che vivono con cani e gatti. 

Vorremmo che l’ambulatorio venisse preso a modello da comuni, regioni e dal Governo per comprendere che il diritto alla cura degli animali dovrebbe essere considerato un livello essenziale di assistenza”

A sostegno di quanto riferito, Ferrari ha raccontato la storia di Diamante, un cagnolino di 14 anni, e del suo padrone: “Un esempio significativo: la storia di Diamante, compagno di vita di un anziano che per diverso tempo ha rifiutato di farsi ricoverare per fare esami diagnostici necessari per il suo stato di salute per non lasciare solo Diamante (anche lui con un po’ di acciacchi). Grazie alla collaborazione con Sant’Egidio, ci stiamo prendendo cura di Diamante e il papà umano ha potuto ricoverarsi”. Uno spaccato di quotidianità in cui tante persone leggono negli occhi del proprio animale domestico salvezza, gioia, motivazione. 

On. Bellucci: “Il Governo c’è”

Ferrari e Felicetti hanno richiamato, in diversi momenti dell’inaugurazione, l’attenzione delle istituzioni, delle amministrazioni locali, perché questa iniziativa non resti una delle poche e soprattutto perché siano messi a disposizione maggiori fondi al fine di garantire una crescita e una presenza capillare ed estendere i servizi anche ad altre famiglie. 

All’appello ha risposto “presente” il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, che ha assicurato il pieno rinfianco da parte del Governo. 

La relazione tra umani e animali è fatta di tenerezza e amore, di conforto e aiuto alle persone più fragili – ha spiegato Bellucci – ringrazio Lav e Sant’Egidio che hanno dimostrato la capacità di includere tutti. Ambulatori come questo sono un’opportunità indispensabile. Il Governo è grato, dimostra vicinanza e continuerà a farlo con diverse iniziative come quella che abbiamo varato con la riforma anziani includendo la relazione di animali di affezione per gli umani ritenendola una priorità e sostenendola con farmaci gratuiti, con maggiori aiuti per chi vuole adottare un cane o un gatto e dando accessibilità a quelle strutture residenziali e semiresidenziali di carattere educativo e ludico in cui anche i nostri animali debbono accolti”. 

 

@photocredits: LAV

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