Istruzione, gioventù e sporti: quali sono le direttive politiche UE?

La Commissione CULT del Parlamento europeo ha richiesto uno studio, “La politica dell’UE in materia di istruzione, gioventù e sport – Panoramica e prospettive future”, con l’obiettivo di informare i membri del Parlamento europeo appena eletti sullo stato attuale di queste politiche UE.

Lo studio sottolinea innanzitutto l’importanza del Piano di Lavoro dell’UE per lo Sport, che rimane il quadro fondamentale per facilitare la cooperazione tra gli Stati membri, le istituzioni europee e il movimento sportivo. Il Piano di Lavoro serve, inoltre, come strumento per promuovere l’integrità e i valori nello sport. Altri punti salienti includono il riconoscimento del ruolo cruciale della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento europeo nel commissionare studi e adottare risoluzioni. Erasmus+ rimarrà la principale fonte di finanziamento dell’UE per i progetti legati allo sport nei prossimi anni, ma anche i fondi della politica di coesione, EU4Health, Horizon Europe e InvestEU contribuiscono al finanziamento dello sport.

PE: Obiettivi delle nuove politiche UE

Questo studio mira a identificare, analizzare e fornire una panoramica completa della situazione attuale delle politiche UE nei settori dell’istruzione e della formazione (E&T), della gioventù e delle politiche sportive dell’UE, nonché a fornire spunti di riflessione per il futuro alla Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento europeo (CULT). Il documento raccomanda inoltre di affrontare le sfide e le opportunità future individuate. In particolare, lo studio si propone di raggiungere i seguenti obiettivi:

  • Fornire una sintesi del contesto normativo e istituzionale delle politiche UE in materia di E&T, gioventù e sport.
  • Presentare una panoramica dello stato attuale di ciascun settore politico e dei suoi temi principali, descrivendo i più recenti sviluppi politici e l’attuazione della legislazione UE, comprese le sfide e gli ostacoli sottostanti.
  • Identificare le sfide e le opportunità che potrebbero avere un impatto sullo sviluppo futuro delle rispettive aree politiche.
  • Fornire indicazioni su come le sfide e le opportunità future potrebbero essere affrontate attraverso opzioni e raccomandazioni.

Fonti: ENGSO | PE, Studio – EU education, youth and sport policy

Temi centrali al servizio delle politiche UE

Lo studio identifica diversi temi centrali che, secondo gli esperti, continueranno a plasmare il settore della politica sportiva dell’UE:

  • I settori dello sport di base e dello sport autogestito devono affrontare sfide quali la mancanza di fondi, l’accesso limitato alle infrastrutture sportive e il calo del numero di volontari. Le raccomandazioni includono il riconoscimento dell’importanza intersettoriale dello sport, l’incoraggiamento dell’uso del Corpo europeo di solidarietà, la conduzione di studi sul volontariato e l’esplorazione di meccanismi per migliorare la ridistribuzione dei fondi dai livelli di élite a quelli di base.
  • Le sfide principali per l’uguaglianza di genere e l’inclusione nello sport includono la discriminazione, il sessismo, la discriminazione razziale e la sottorappresentazione delle donne nelle posizioni decisionali. Per un miglioramento di questa situazione si prevede maggiore formazione e l’incoraggiamento della Commissione europea a utilizzare lo sport come strumento di cambiamento sociale.
  • La governance e i finanziamenti rimangono aree di preoccupazione, con sfide come la governance frammentata, i finanziamenti limitati e la mancanza di integrazione intersettoriale dello sport (ad esempio, nessun riferimento allo sport nel programma EU4Health). Lo studio raccomanda di continuare a rafforzare il Modello sportivo europeo, di sostenere un aumento dei finanziamenti per lo sport di base e i progetti di buona governance e di integrare lo sport nei fondi strutturali e di investimento dell’UE.
  • La resilienza del settore sportivo è fondamentale, come dimostrano le recenti crisi e sfide come la pandemia di Covid-19, la transizione digitale e verde e l’invasione russa dell’Ucraina. Per fronteggiare queste sfide è stato proposto di incoraggiare la Commissione ad aggiornare le linee guida sulle tecnologie digitali e l’attività fisica, il rafforzamento della capacità diplomatica del Parlamento in materia di sport e lo sviluppo di linee guida per l’adattamento ai progressi digitali e ai cambiamenti climatici.

Lo studio dovrebbe servire a molteplici scopi: informare gli eurodeputati sul settore delle politiche UE sportive, responsabilizzare gli eurodeputati sulle raccomandazioni proposte e migliorare la posizione dello sport al tavolo dei negoziati durante la modifica del regolamento Erasmus+ 2021-2024 e del quadro finanziario pluriennale 2028-2034.

Fonte: ENGSO – Studio del Parlamento europeo

Istruzione, gioventù e sport

Politiche UE: Problematiche comuni e non

In base ai trattati dell’UE, l’Unione svolge un ruolo simile in ciascuno dei tre settori politici analizzati in questo studio: istruzione e formazione (E&T), gioventù e sport. Dunque, alcune questioni affrontate dai settori politici di E&T, gioventù e sport dell’UE sono simili.

Le tre aree politiche, infatti, devono adattarsi alle sfide della transizione verde e digitale e rafforzare ulteriormente l’inclusione sociale e la parità di genere. Inoltre, nessuna di queste aree è esente dalla completa ripresa degli effetti della pandemia di Covid-19. Le preoccupazioni attuali a questo proposito vanno dagli impatti negativi della pandemia sulla salute mentale e sul benessere di giovani, studenti, insegnanti e atleti, alla diminuzione dell’attività fisica nella popolazione generale.

La governance e i finanziamenti, compresa la qualità degli investimenti, sono un’altra questione importante per tutte e tre le aree politiche. Inoltre, i settori dell’E&T e delle politiche UE per i giovani risentono dell’insufficiente partecipazione democratica dei giovani. Allo stesso modo, la crescente diffusione di fake news richiede un maggiore sostegno allo sviluppo delle competenze dei giovani in materia di pensiero critico. Entrambi i settori politici si occupano anche di aumentare la mobilità per l’apprendimento e il volontariato – tra i discenti e tutti i giovani – riducendo le barriere alla partecipazione per questi gruppi.

Questo non è tutto. Infatti, oltre le sfide comuni appena menzionate, ogni settore politico deve affrontare una serie di problemi specifici. Bisogna considerare:

  • Nel campo delle politiche UE per E&T, uno dei problemi principali è la carenza di insegnanti, formatori e dirigenti scolastici competenti, che probabilmente si aggraverà nei prossimi anni a causa dell’invecchiamento e delle condizioni di lavoro poco allettanti.
  • Nell’ambito delle politiche UE per i giovani, l’ulteriore integrazione di quest’ultimi è considerata una delle priorità principali. Esistono inoltre sfide continue in relazione all’accesso all’occupazione e all’istruzione, nonché ai tirocini, agli apprendistati e agli alloggi da destinare loro.
  • Nel campo delle politiche UE per lo sport, le sfide specifiche includono questioni relative alla doppia carriera, all’incertezza del futuro professionale degli atleti e all’uso del doping.

Per affrontare queste problematiche, l’UE ha sviluppato quadri strategici in ciascuno dei settori politici analizzati, che coprono tutte le principali azioni dell’UE. Infatti:

  • Per le politiche UE in materia di E&T, il quadro strategico principale è definito dalla risoluzione del Consiglio su un quadro strategico per la cooperazione europea in materia di E&T per il periodo 2021-2030, con l’obiettivo politico generale di realizzare lo Spazio europeo dell’istruzione.
  • Per le politiche UE per i giovani, il quadro strategico è fornito dalla Strategia dell’UE per la gioventù 2019-2027.
  • Per le politiche UE nello sport, il quadro strategico è fornito dai Piani di lavoro dell’UE per lo sport (l’ultimo dei quali copre il periodo 2024-2027).

Le istituzioni dell’UE attuano diverse azioni e iniziative in riferimento a questi quadri strategici. Inoltre, il Parlamento europeo svolge un ruolo attivo nello sviluppo e nel controllo dell’attuazione delle suddette azioni nella maggior parte delle aree problematiche di questi settori politici.

Tuttavia, nonostante gli intensi sforzi delle istituzioni europee, alcune questioni rimangono irrisolte o probabilmente rimarranno rilevanti nei prossimi anni. Inoltre, i dati emersi dalle interviste e dai focus group condotti per il presente studio suggeriscono che il ruolo del Parlamento europeo nell’affrontare alcune questioni, e in particolare quello della Commissione CULT, potrebbe essere ulteriormente rafforzato. Tali aree, ovvero le questioni in sospeso e il rafforzamento del ruolo del PE – sono affrontate nelle cosiddette raccomandazioni. In quelle procedurali, si affronta il modo di lavorare della Commissione CULT; quelle tematiche invece si focalizzano sulle questioni che devono essere affrontate in ciascuno dei settori politici analizzati.

Per consultare le raccomandazioni procedurali e tematiche, fare riferimento a questo link (pp.132-139).

Fonte: PE, Studio – EU education, youth and sport policy

Foto Credit: ID Shutterstock 2457426715 – Fotografo: Olha Solodenko – Bruxelles, Belgio – 20 gennaio 2023: Interno della sala plenaria del Parlamento europeo a Bruxelles, in Belgio.

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