9.752 è il numero di operatori volontari che ha preso servizio a partire dallo scorso 19 settembre; il dato si riferisce al bando pubblicato il 22 dicembre del 2023, dunque quello ordinario. Il 2024, però, si candida ad essere un anno particolare per il Servizio Civile Universale: è da poco scaduto il termine per partecipare al bando tematici ambientale, digitale e Giubileo, e c’è di più perché lo scorso 2 ottobre è stato ufficialmente pubblicato l’avviso per il servizio civile agricolo, fortemente voluto dal Ministro Lollobrigida.
Vola il SCU, numeri in crescita e maggiore partecipazione
Come ha rilevato Enrico Maria Borrelli, Presidente del Forum Nazionale Servizio Civile e della Fondazione Amesci, cresce l’attenzione verso il SCU; indicatore di un’informazione così netta è l’elevato numero di candidature, addirittura definito record, per l’ultimo bando (ambientale, digitale e Giubileo).
Sono 336, si legge nel comunicato di Amesci, i giovani che hanno presentato domanda di partecipazione per 42 posti, con una media di 8 domande per ogni posto disponibile.
In tal senso, gli esempi virtuosi sono diversi; anche OPES, ad esempio, che propone sette progetti, ha visto una forte richiesta di partecipazione. Basti pensare che sono giunte 792 domande a fronte di 147 posti disponibili.
La strada è chiara: l’interesse verso il SCU dei giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni ha registrato un incremento importante e, considerando la curva mai discendente, non è solo ottimistico, ma anche realistico che i numeri possano essere sempre crescenti.
Una responsabilità verso i più giovani
A fonte dunque di una annotazione così interessante, Borrelli rileva: “Abbiamo la responsabilità e quindi il dovere di far conoscere questo Istituto della Repubblica ai giovani, perché promuove i valori della nostra Costituzione ed educa alla solidarietà tra cittadini”. il Presidente di Amesci fa anche un appello al Governo chiedendo una campagna di comunicazione istituzionale mirata affinché il “servizio civile entri pienamente nella cultura dei giovani e del Paese”.
I vertici di Governo hanno già mostrato una sensibilità al tema; dal Ministro Abodi, al Ministro Lollobrigida, passando per la stessa Presidente del Consiglio, c’è la volontà di lavorare in maniera pedissequa e concreta sulle opportunità che il servizio civile può effettivamente offrire alle ragazze e ai ragazzi più giovani.
Sono diverse le misure messe in campo per incentivare le nuove generazioni a prendere parte alle iniziative targate SCU, come ad esempio l’approvazione dell’emendamento del Governo al DL 44/2023, Disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche, al cui interno di legge: “A favore degli operatori volontari che hanno concluso il servizio civile universale senza demerito è riservato il 15 per cento dei posti nei concorsi per l’assunzione di personale non dirigenziale nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nonché nelle aziende speciali e nelle istituzioni di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267”.
Con l’occasione, Abodi aveva anticipato un potenziamento delle risorse relative al SCU e aveva anche annunciato il bando ambientale, diventato effettivamente realtà nel 2024. Durante il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, infatti, il Ministro per lo Sport e i Giovani riferiva: “A breve partirà il bando per il servizio civile ambientale in collaborazione con il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, ispirato da obiettivi-manifesto che dovremmo apprendere e allenare fin dalla scuola dell’obbligo […] Sul servizio civile stiamo anche strutturando un modello che consenta finalmente la certificazione delle competenze assunte”.
Il servizio civile agricolo
L’ultima novità in materia riguarda il servizio civile agricolo. Come già anticipato lo scorso 2 ottobre è stato ufficialmente pubblicato l’avviso relativo al bando. Come si legge nel documento ufficiale, le finalità di questa particolare declinazione sono:
− rafforzare il SCU come strumento di promozione e di sviluppo dell’agricoltura, in particolare quella sociale, quale strumento volto a realizzare le prestazioni e le attività di servizio per le comunità;
− offrire alle giovani generazioni competenze trasversali che facilitino l’incremento dell’occupabilità in ambito agricolo e agroalimentare, incentivando l’imprenditoria giovanile e la diffusione di conoscenze inerenti all’innovazione tecnologica di settore;
− diffondere un approccio consapevole tra gli enti SCU sulle tematiche sociali ed educative legate all’agricoltura e all’agroalimentare;
− valorizzare e potenziare la conoscenza delle pratiche e della cultura contadina, in particolare nelle aree interne del paese;
− valorizzare il welfare di prossimità al fine di potenziare l’erogazione dei servizi primari.
CLICCA QUI per accedere al bando (in scadenza il 28 novembre prossimo).