Lo sport non può essere circoscritto soltanto all’interno della sfera dei risultati, delle prestazioni, delle vittorie, delle medaglie vinte e dei record abbattuti. Le performance, come quelle dei nostri atleti alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi di Parigi, sono soltanto la punta di un iceberg. Rappresentano una parte, sicuramente ben visibile e quindi facilmente descrivibile e narrabile, di un universo molto più grande. Anzi, di un comparto che ha mille sfaccettature e che, oltre a produrre Campioni e ricchezza misurabile in punti percentuali di Prodotto Interno Lordo, ha un enorme impatto sul tessuto sociale, viste e considerate l’incidenza in ambito educativo e formativo e le ricadute sul benessere e la salute dei cittadini.
Le forme dell’attività sportiva, insomma, sono infinite. Sono in mezzo a noi e si intrecciano con diversi ambiti della nostra vita.
Dalla Costituzione al lavoro per l’affermazione dello sport per tutti e di tutti
Un anno fa, quando il 20 settembre 2023 la Camera ha approvato all’unanimità la modifica all’art. 33 della Costituzione, il potere di queste 5 lettere è stato inserito tra i valori riconosciuti dalla Repubblica italiana. Un enorme passo in avanti, ma non definitivo per l’affermazione dello sport per tutti e di tutti. Perché, per raggiungere questo nobile intento, infatti, è necessario un ulteriore step.
Serve innanzitutto un lavoro a più livelli, strategico e capace di coinvolgere tutti gli attori sociali. Da chi amministra gli enti territoriali a chi opera nel sociale e nella promozione delle discipline sportive, passando per chi lavora per formare la classe dirigente del futuro o di chi si occupa di innovazione, ciascun player deve contribuire a posizionare lo sport al centro della scena pubblica.
Solo così si possono creare visioni condivise, sinergie e connessioni tra settori produttivi. Solo così, poi, si possono risolvere gli atavici problemi legati alla carenza di impianti sportivi e ridisegnare le aree urbane in funzione della sana attività fisica. Solo così si migliora la qualità della vita dei cittadini, si aumentano i numeri dei praticanti e si costruiscono Campioni, ma anche donne e uomini migliori. Ed è solo così che la sana attività fisica e sportiva può avere il carattere prioritario che merita.
A Torino due giorni di lavori per parlare di sport e delle sue connessioni con la comunità
A Torino, i prossimi 18 e 19 settembre, l’universo sportivo farà proprio questo. Si ritaglierà il suo spazio, riunendo chi ha un’enorme responsabilità nei confronti dei cittadini, dei praticanti e di chi si è allontanato dai corretti stili di vita. Rappresentanti delle Istituzioni e della Pubblica Amministrazione, dirigenti del mondo olimpico e paralimpico, professori universitari e studenti, protagonisti del non-profit e del profit si incontreranno per prendere parte alla due giorni di lavori di Sports Community, un progetto promosso da OPES aps e realizzato con il contributo del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’iniziativa ha impegnato i suoi protagonisti, suddivisi in 5 gruppi sociali o comunità di pratica, nel trovare soluzioni che diffondano ed incentivino la pratica sportiva nel contesto urbano, ipotizzando modelli in grado di creare reti e partnership o interventi capaci di valorizzare l’interconnessione digitale, la mobilità sostenibile e la rigenerazione urbana. Sports Community, inoltre, si è preoccupata di stimolare la pratica sportiva nei contesti scolastici e universitari e di promuovere le best practice presenti sul territorio nazionale. Infine, l’ultimo grande tema affrontato dal progetto di OPES è stato quello dell’innovazione e della realizzazione di spazi fisici e virtuali in grado di far decollare o accelerare le startup dedicate allo sport.
Presso l’Educatorio della Provvidenza (18 settembre) e l’aula magna della SAA – School of Management dell’Università di Torino (19 settembre), i membri dei cinque tavoli tematici concluderanno un lavoro iniziato lo scorso mese di febbraio, raccontando il cammino fatto ed illustrando ai colleghi delle altre comunità di pratica, agli stakeholder e ai cittadini il risultato delle loro riflessioni e delle loro analisi. Tutte e cinque le soluzioni si preannunciano innovative ed in grado sia di valorizzare le forme dello sport sia di rispondere alle esigenze della collettività.
In che modo, infine, lo scopriremo direttamente a Torino. Risorse.news, infatti, sarà presente nell’ex Capitale d’Italia per conoscere gli output di Sports Community e per portarli all’attenzione dei suoi lettori ed utenti. Anche noi, nel nostro piccolo, contribuiremo ad esaltare il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme. Come sancito dall’articolo 33 della Costituzione.