Una settimana fa, in Sala Tevere, andava in scena un incontro dedicato al progetto Campioni di Vita, promosso dall’Osservatorio Nazionale Bullismo e Disagio Giovanile, Gestione Cittadella e OPES. Un pomeriggio speso a indagare i numeri dei fenomeni inerenti alla salute mentale, ma non solo, delle nuove generazioni, dei disagi correlati a uno stile di vita non sempre sano e virtuoso.
Tra le nuove tecnologie, utilizzate spesso in maniera inadeguata, e i cambiamenti della società, le ragazze e i ragazzi, anche giovanissimi, hanno bisogno di supporti, di campioni dello sport che sappiamo indicare loro la strada da percorrere ed ergersi a modelli da seguire. Questo è l’obiettivo dell’iniziativa che coinvolge atleti olimpici e paralimpici e che, come nel caso del 4 luglio, avvia percorsi ad hoc con le scuole così da consentire una maggiore diffusione del messaggio.
Se il Presidente di OPES, Juri Morico, aveva posto l’accento sulla necessità di lavorare insieme e di fare rete, e l’Assessore Elena Palazzo aveva assicurato il pieno appoggio della Regione, tanto da considerare l’iniziativa come un possibile progetto pilota, a margine del convegno hanno inteso puntualizzare altri elementi fondamentali delle attività di Campioni di Vita Luca Massaccesi, Presidente dell’Osservatorio, Ferencz Bartocci, AD di Gestione Cittadella e Michele Grillo, Vicepresidente Osservatorio e rappresentante della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Campioni di Vita alla Regione Lazio:“Una perfetta sintonia”
“Campioni di Vita – ha spiegato Massaccesi – sta diventando un progetto importante sia per i giovani studenti che ne usufruiranno, che per gli insegnanti a cui è dedicato un importante capitolo. In Regione Lazio abbiamo coinvolto gli assessori Giancarlo Righini ed Elena Palazzo trovando una perfetta sintonia e concordia su qualità e obiettivi dell’iniziativa”, anche in questo caso i riflettori sono puntati sulla necessità di fare squadra e di acquisire “alleanze” prestigiose per alzare la qualità delle opportunità intese dal progetto.
Bartocci ha invece rilevato come l’asse scuola-sport possa risultare fondamentale per la corretta riuscita delle attività: “L’evento di giovedì 4 luglio, presso la Sala Tevere della Regione Lazio, è stato un importante punto di contatto tra l’Accademia dei Campioni, il progetto Campioni di Vita voluto da Osservatorio Nazionale sul bullismo e disagio giovanile e Gestione Cittadella Srl in collaborazione con OPES ed il mondo della scuola, rappresentato dall’associazione Presidi del Lazio. È stata anche l’occasione per ribadire come la scuola e lo sport possano e debbano essere complementari ed alleate nel garantire ai giovani luoghi sicuri nei quali crescere con serenità”.
La legge 70/2024 in materia di prevenzione e contrasto al bullismo e al cyberbullismo
Michele Grillo ha invece evidenziato gli impegni istituzionali volti a contrastare i fenomeni del bullismo e del disagio giovanile facendo particolare riferimento alla legge 70/2024 in materia di prevenzione e contrasto al bullismo e al cyberbullismo, in vigore dal 14 giugno u.s. e al cosiddetto “decreto Caivano”.
“Tale provvedimento – ha spiegato Grillo – mira a rafforzare le misure di prevenzione nel contrasto dei fenomeni del bullismo e cyberbullismo.
Tra le principali disposizioni, si segnala l’aggiornamento delle normative vigenti, l’introduzione delle procedure specifiche per i dirigenti scolastici nonché l’istituzione della ‘Giornata del rispetto’, il (20 gennaio), ‘quale momento specifico di approfondimento delle tematiche del rispetto degli altri, della sensibilizzazione su temi della non violenza psicologica e fisica del contrasto di ogni forma di discriminazione e prevaricazione’”.
L’introduzione di una nuova figura nelle scuole
Poi ha aggiunto: “Infatti, attualmente, da un punto di vista normativo, è stato previsto l‘istituzione di un referente per il bullismo e cyberbullismo in ogni scuola e la possibilità per le vittime minorenni, di richiedere l’oscuramento, la rimozione o il blocco dei contenuti diffamatori presenti online.
Nello specifico la legge 70/2024, oltre a introdurre la definizione di bullismo, prevede il rafforzamento del supporto psicologico agli studenti e l’istituzione di un tavolo permanente presso ogni scuola per insegnanti, genitori, rappresentanti degli studenti e psicologi. Il dirigente scolastico, inoltre, ora ha l’obbligo di informare tempestivamente i genitori della vittima e promuovere iniziative di recupero dei minorenni coinvolti. Su quest’ultimo aspetto, la legge prevede anche la possibilità per il Tribunale dei Minorenni di disporre lo svolgimento di attività rieducative con il supporto dei Servizi Sociali”.
Grillo ha anche ricordato che il testo legislativo prevede il potenziamento del servizio di assistenza psicologica e giuridica alle vittime di bullismo e cyberbullismo attraverso il numero pubblico ‘Emergenza infanzia 114’.
“La consapevolezza della gravità del fenomeno ha portato a istituire, su iniziativa del Ministero dell’Istruzione, dal 2017, il 7 febbraio, la ‘Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo’, un’occasione per conoscere meglio questa piaga sociale e, per poter riflettere, su quali possano essere gli strumenti per impedire che comportamenti violenti e di prevaricazione continuino ad accadere. Tale ricorrenza, inoltre, è legata alla giornata mondiale per la sicurezza in rete, “Safer Internet Day” (S.I.D.) che la Commissione Europea ha istituito nel 2004, per sensibilizzare sui rischi che comporta l’uso di internet”, ha inteso specificare ancora il Vicepresidente dell’Osservatorio.
“Infine – ha chiosato – tra tali iniziative, rientrano convegni, concorsi a premi e campagne di sensibilizzazione incentrati su temi legati al cyberbullismo, alla pedopornografia e pedofilia on-line, al sexting, alla perdita di privacy ma anche alla dipendenza da videogiochi e a uno stile di vita eccessivamente sedentario”.