Mondiale di para standing tennis: al Monviso Sporting Club si sfideranno 115 atleti di 25 diverse Nazioni

The wait is over. L’attesa è finita. Dal 20 al 23 giugno, presso il Monviso Sporting Club (corso Allamano, 25 – Grugliasco – TO), si disputerà la prima edizione dei Campionati Mondiali di para standing tennis, il tennis paralimpico giocato in piedi. La nuova disciplina si appresta a rivoluzionare il mondo sportivo ed ad affiancare il wheelchair tennis (il tennis giocato in carrozzina), l’unica versione che fino ad oggi viene ammessa nelle manifestazioni ufficiali. Un salto anche culturale che dà seguito alla strada già tracciata dal badminton e dal tennis tavolo e che, al tempo stesso, offre nuove opportunità e possibilità agli atleti disabili.

Tutto pronto per il primo Mondiale di para standing tennis: saranno 115 gli atleti partecipanti

Il futuro è già arrivato e a tenerlo a battesimo sarà proprio l’Italia. Dopo due tornei dimostrativi, disputatisi proprio nel nostro Paese nel 2022 e nel 2023, Sportdipiù, l’associazione sportiva che promuove lo sport tra le persone con disabilità, ha deciso di compiere il grande passo e di dare vita alla prima rassegna internazionale.

Sui campi del Monviso Sporting Club si sfideranno 115 atleti, in rappresentanza di 25 Nazioni (oltre ai 13 portacolori italiani, si sono iscritti atleti provenienti da: Argentina, Australia, Austria, Brasile, Camerun, Canada, Cile, Colombia, Francia, Germania, Giappone, Iran, Messico, Nigeria, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Regno Unito, Repubblica Dominicana, Repubblica d’Irlanda, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica, Svezia e Venezuela) e di tutti i contenuti del mondo.

La corsa alla prima corona di re e regina del para standing tennis si preannuncia entusiasmante ed affascinante. Ma soprattutto, ricca di sorprese e di personalità rivelanti. Saranno presenti Ivan Corretja, presidente dell’International Para Standing Tennis Association e fratello di quell’Alex che nel 1998 vinse le ATP Finals e che nella sua carriera disputò pure 2 finali del Roland Garros, la brasiliana Thalita Silva Rodrigues (trionfatrice del Torneo dimostrativo del 2022), il neozelandese Alex Hunt (nato con una agenesia del braccio sinistro, è riuscito ad entrare anche nelle classifiche ATP), l’attrice, modella ed influencer brasiliana Paola Antonini ed Adam Hills, attore comico australiano che al Monviso Sporting Club documenterà il torneo.

I pretendenti al titolo si sfideranno sia nei tornei di singolare (maschile e femminile) sia nel doppio, suddivisi a loro volta in tabelloni che terranno conto della disabilità (PS1 – disabilità agli arti superiori; PS2 – disabilità agli arti inferiori con buona mobilità residua; PS3 – disabilità agli arti inferiori con ridotta mobilità residua, sono previsti 2 rimbalzi come nel tennis in carrozzina; PS4 – acondroplasici, anche in questo caso sono consentiti al massimo 2 rimbalzi come nel wheelchair tennis).

I commenti dei protagonisti alla conferenza stampa di presentazione

Al termine della conferenza stampa di presentazione, tenutasi nella giornata di martedì 11 giugno, Fabrizio Benintendi, presidente di Sportdipiù, ha dichiarato: “Con entusiasmo Sportdipiù, che ho l’onore di rappresentare, ha raccolto la sfida proposta dal nostro Gregory Leperdi, coadiuvato dall’ottimo Giuseppe Antonucci, di organizzare questo evento mondiale: si tratta di nuove frontiere che potranno dare grandi soddisfazioni sportive e risultati nello sport per disabili. L’adesione da parte di atleti di ampio respiro internazionale e di sicuro rilievo ci induce a credere che l’evento dovrà essere necessariamente replicato. Sportdipiù, da oltre vent’anni, si adopera per promuovere lo sport tra le persone disabili, sforzandosi di rendere accessibili molte attività fino ad oggi non ritenute tali. Confido che gli atleti sapranno dare il meglio di loro stessi ed, a prescindere dal risultato, sapranno di essere vincenti per il solo fatto di essere scesi in campo. Un augurio di buon campionato a tutti”.


Chiamato in causa dall’associazione organizzatrice, Gregory Leperdi, in qualità di numero 2 dell’International Para Standing Tennis Association, ha aggiunto: “Ringrazio ITF per la fiducia e il supporto, oltre a Sportdipiu, agli sponsor e ai volontari per rendere possibile questa manifestazione, sono molto soddisfatto sia del numero che della qualità degli atleti iscritti. I Mondiali hanno l’obiettivo di promuovere e sviluppare ulteriormente il para standing tennis, affiancandolo alla versione wheelchair: dall’ultimo censimento eseguito, gli atleti che lo praticano sono circa 400, suddivisi in 34 nazioni da tutti i continenti. Potenzialmente, però, potrebbero essere molti di più, visto che le federazioni nazionali che lo supportano attivamente, come Stati Uniti, Australia, Giappone, Gran Bretagna, Germania, Svezia e Cile, sono ancora poche. Con una gestione diretta di ITF, sarebbe molto più facile trovare altri atleti interessati”.

Il commento di Ivan Corretja e di Tiziana NAsi, Vicepresidente del CIP

Non poteva mancare il commento di Ivan Corretja, presidente dell’International Para Standin Tennis Association: “Praticare il tennis in piedi, senza essere seduti in carrozzina come imposto oggi, oltre a essere un diritto fondamentale ci permette di dare un’opportunità e un messaggio di ottimismo alle generazioni future. Per questo, gli enti che governano lo sport hanno l’obbligo di regolamentare e facilitare l’inclusione: i Campionati Mondiali di Torino sono il miglior esempio per dimostrare come il para standing tennis sia qui per restare, è solo una questione di tempo. Spero che questa disciplina sia in grado di eguagliare i successi ottenuti da tennis tavolo e badminton perché lo richiede il nostro movimento e perché fa bene a tutto il mondo del tennis”.

 

Infine, Tiziana Nasi, vicepresidente del Comitato Italiano Paralimpico, ha espresso agli organizzatori la sua vicinanza e l’impegno del CIP nell’allargare la platea di beneficiari. “Permettetemi, per prima cosa, di comunicarvi – ha riferito la numero 2 del CIP – la mia soddisfazione per essere arrivati a un traguardo tutt’altro che banale grazie al lavoro degli amici della Sportdipiù, capitanati in questo progetto che sa tanto di avventura dal giovane, grande vecchio amico Gregory Leperdi. Non pretendo, tanto meno nelle mie vesti di Vicepresidente del CIP, di sostenere che tutti gli sport e le discipline debbano a tutti i costi essere ammessi ai Giochi Paralimpici, ma che siano almeno riconosciuti, affinché si diffondano il più possibile, assolutamente sì. Un grande grazie va quindi a chi ci ospita e a quanti hanno voluto sostenere economicamente e logisticamente l’evento, a dimostrazione che gli Sport Paralimpici hanno ormai sempre maggiore credibilità e grande dignità”.

 

Il Mondiale di Para Standing Tennis ha ricevuto altresì la benedizione ed il riconoscimento dell’International Tennis Federation, è supportato da numerosi sponsor e si può fregiare del patrocinio di importanti Enti nazionali e territoriali.

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