È passato al Senato della Repubblica, con 128 voti a favore, il disegno di legge sui Cammini d’Italia che intende andare a promuovere e valorizzare i Cammini nostrani come itinerari culturali: borghi e piccoli centri rappresentano il fulcro della proposta firmata dal presidente della commissione Cultura di Palazzo Madama, Roberto Marti. Saranno coinvolti i vari dicasteri di interesse per far sì che le attività contenute nel documento vengano sviluppate in favore di turismo, scuole, mondo sport. Ogni iniziativa, si precisa, sarà concepita in modo che risulti pienamente inclusiva e attenta all’ambiente e ai paesaggi individuati come Cammini. Il testo approda quindi alla Camera.
Cammini d’Italia: cosa prevede il testo
Come sancisce il documento, la Repubblica con tale proposta va a promuovere quegli itinerari, “percorribili a piedi con altre forme di mobilità dolce sostenibile”, con l’intento di valorizzarne caratteristiche ed elementi culturali, storici, religiosi, naturalistici ed escursionistici. Il disegno di legge prevede l’arricchimento di attività culturali “nei territori attraversati o limitrofi ai cammini e della connessa attività di accoglienza, a sostegno di una strategia nazionale delle aree interne”; si impegna per lo sviluppo “di un turismo lento, sostenibile e diffuso”; e mira alla “promozione di corretti stili di vita mediante il positivo impatto del movimento sul benessere psicofisico e sulla salute”.
Va altresì aggiunto che ogni iniziativa legata ai Cammini d’Italia sarà progettata per essere inclusiva e dunque caratterizzata da una particolare attenzione verso le persone con disabilità. Nel documento si fa anche riferimento a come le attività debbano essere condotte nel rispetto dell’ambiente e nella tutela dello stesso.
La Mappa, la cabina di regia e il tavolo permanente
Rientrano nel progetto gli itinerari culturali europei dal Consiglio d’Europa, i cammini interregionali, e i cammini riconosciuti da una regione o da una provincia autonoma. La Mappa sarà aggiornata con cadenza biennale.
Per far sì che le linee di intervento siano sviluppate coerentemente con quanto determinato dal testo, è istituita una cabina di regia presieduta dal Ministro della cultura o da un suo delegato ed è composta da un rappresentante per ciascuno dei Dipartimenti per gli affari regionali e le autonomie e per la transizione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, da un rappresentante per ciascuno dei Ministeri del turismo, dell’economia e delle finanze, delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, da un rappresentante della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, da un rappresentante dell’Unione delle province d’Italia e da un rappresentante dell’Associazione nazionale dei comuni italiani.
Inoltre, è costituito, presso il Ministero della cultura, il tavolo permanente per i cammini. Si fa riferimento a una “sede stabile di consultazione, cui partecipano i componenti della cabina di regia, rappresentanti degli operatori del settore culturale e di quello turistico, rappresentanti delle associazioni, degli enti del Terzo settore e di altri organismi attivi nel settore, rappresentanti delle istituzioni religiose, rappresentanti di associazioni a tutela dei disabili, nonché esperti, al fine di consentire un approccio comune e integrato in materia di cammini”.
Il tutto sarà supportato da una campagna di promozione di caratura nazionale e internazionale che avrà il compito di rendere fruibili tutti i Cammini inseriti nella Mappa.
Turismo, sport e scuole
Il disegno di legge prevede anche un lavoro in sinergia con gli istituti scolastici e il mondo sportivo. Difatti, il Ministero della salute, di concerto con il Dipartimento per le disabilità e il Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri, realizzerà anche campagne informative che hanno lo scopo di promuovere i cammini e la connessa attività motoria per un impatto positivo sul benessere psicofisico e sulla salute della persona. Ciò per consentire anche un approccio sempre più inclusivo alle attività culturali, turistiche ed esperienziali.
Quanto invece alle azioni che andranno a coinvolgere le scuole, il Ministero dell’istruzione e del merito, in sinergia con il Ministero della cultura, andrà a promuovere, presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, percorsi mirati alla conoscenza dei cammini e del relativo patrimonio culturale.
Marti: “Sviluppiamo le aree interne del nostro Paese”
Roberto Matri ha quindi espresso soddisfazione e ha ricordato che “i piccoli centri e i borghi sono luoghi che custodiscono un patrimonio storico unico. È necessario promuovere i cammini come itinerari percorribili a piedi o con altre forme di mobilità dolce e sostenibile, per valorizzarne caratteristiche culturali, storiche, religiose, naturalistiche ed escursionistiche”.
Inoltre, quando il disegno di legge sarà approvato in via definitiva consentirà “di rilanciare l’attività culturale nei territori interessati o limitrofi ai cammini e di tutelare, al contempo, la nostra storia e le nostre tradizioni. Valorizzare e promuovere i cammini, vuol dire sviluppare le aree interne del nostro Paese nonché il turismo e l’economia nazionale“.