Il Cdm approva il decreto non autosufficienza, Bellucci: “nuove certezze alle persone anziane”

È stato approvato in via definitiva dall’ultimo cdm il decreto attuativo della legge riforma sull’assistenza agli anziani prescritta dal PNRR. “È una riforma fondamentale per l’Italia, prima in Europa per numero di anziani e seconda al mondo” ha condiviso il viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci. Il percorso del decreto vivrà diverse stagioni, ovvero: una prima parte sperimentale dalla durata di due anni (gennaio 2025/dicembre 2026) durante la quale verrà erogata quella che va a definirsi prestazione universale. Questa si compone di indennità di accompagnamento (531,76 euro) e dal nuovo di assistenza (850 euro), per un totale di circa 1.380 euro mensili. In totale sono stati previsti 500 milioni, 250 milioni all’anno, per la sperimentazione. 

Le tre sezioni

Lo schema di decreto si compone di tre sezioni, così come specifica il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. La prima attua i principi di delega concernenti la governance generale della politica nazionale in favore delle persone anziane e definisce i contenuti delle politiche di promozione dell’invecchiamento attivo e della prevenzione.

La seconda, invece, attua i principi di delega concernenti la semplificazione e l’evoluzione dei criteri di valutazione multidimensionale della persona anziana e della persona anziana non autosufficiente, l’integrazione tra settore sociosanitario e settore sociale nei percorsi di presa in carico della persona anziana non autosufficiente, rafforza il ruolo degli Ambiti Territoriali Sociali e definisce il continuum assistenziale mediante la definizione della rete territoriale dei servizi che favoriscono la domiciliarità delle cure scongiurando ospedalizzazioni incongrue e inserimenti evitabili in residenze.

Inoltre, questa terza sezione definisce principi di riferimento per la riqualificazione di tutti i servizi dedicati agli anziani non autosufficienti (domiciliari, residenziali e semiresidenziali).

Infine, la terza riguarda i principi di delega nell’ambito delle risorse disponibili, varando la misura universale sperimentale che, su base volontaria, consentirà alle persone non autosufficienti più deboli economicamente di fruire dell’indennità di accompagnamento e di una misura che sostiene il costo dei servizi di assistenza domiciliare; inoltre, vengono introdotte misure di sostegno al ruolo sociale e ai percorsi di reinserimento lavorativo per i caregiver familiari.

Il commento del viceministro Bellucci

Al termine del consiglio dei ministri, Bellucci ha poi riferito alla stampa: “Raggiungiamo un altro obiettivo PNRR e soprattutto saniamo oltre 20 anni di attesa. Grazie a questa riforma inizieremo a poter dare certezze alle persone anziani in termini di miglioramento della qualità della vita, della possibilità di scongiurare isolamento e solitudine, di semplificare l’accesso ai servizi e promuovere così questa stagione della vita in maniera dignitosa”.

Quindi ha proseguito ricordando che “gli anziani sono la parte essenziale della nostra società, hanno fondato la nostra nazione. Questa riforma sarà progressivamente attuata, per far sì che ogni persona anziana possa essere attenzionata, ricevere cure, ricevere amore e quindi migliorare la sua esistenza. Il Governo ha dato priorità a tale riforma e ha saputo recepire le preziose osservazioni di Parlamento e Conferenza Unificata, integrando il testo con i contributi di Senato e Camera e di Regioni, Province e Comuni. Il risultato è un pieno coinvolgimento a tutto vantaggio dei cittadini”.

Il Viceministro Bellucci, in effetti, sin dalle prime fasi dell’insediamento dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, ha promesso il proprio impegno affinché si realizzasse una misura ad hoc per gli anziani e per chi debba prestare loro assistenza. Ne aveva parlato anche con noi di risorse.news (QUI l’intervista completa). 

Santanché: “con la misura sosteniamo anche il mercato turistico degli over 65”

Un altro aspetto interessante del provvedimento riguarda anche il turismo. Il decreto legislativo, infatti, prevede anche lo stanziamento di 5 milioni di euro per sostenere il turismo del benessere per gli over 65. “L’esecutivo – ha spiegato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè – come già ampiamente dimostrato in passato, vuole garantire tutti gli strumenti e i mezzi necessari per assicurare loro una vita dignitosa e attiva”.

Santanché ha poi fornito diversi dati sul turismo over 65 chiarendo ulteriormente l’importanza del provvedimento: “Non posso che esprimere, quindi, la mia piena soddisfazione per le risorse liberate e per l’impegno del ministero in relazione non soltanto a un importante segmento della nostra offerta turistica, ma anche per sostenere un mercato, quello dei turisti over 65, che in Italia nel 2022 ha prodotto 7,8 milioni di viaggi su un totale di 55 milioni e che rappresenta una leva strategica per l’ecosistema turistico, pure in ottica di destagionalizzazione, considerando che i flussi si concentrano per quasi la metà in primavera”.

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