“Con largo anticipo lo sport è stato anticipatore di quello che è successo in altri settori della società. Almeno il 30% di donne devono essere presenti all’interno degli organi federali, molti organismi superano il 50%. Penso che lo sport sia da esempio“, queste le parole del numero uno del CONI, Giovanni Malagò, durante l’evento organizzato da Milano-Cortina, lo scorso 6 marzo, con l’obiettivo di promuovere inclusione e uguaglianza all’interno dello scenario sportivo italiano, ma anche di avviare un percorso di formazione e di illustrare strategie e azioni messe in campo dalla Fondazione in vista dei prossimi Giochi.
Una riflessione che non riguarda solo il mondo sportivo. L’impegno si traduce anche nelle attività sostenute dal Governo stesso, così come ha chiarito il Ministro del Lavoro, Marina Calderone, durante un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore, pubblicata in occasione della Giornata Internazionale della donna.
“Aumentare l’occupazione femminile e giovanile è indispensabile per la crescita del Paese e la sostenibilità dei conti pubblici”, ha asserito Calderone, ricordando dunque quanto l’uguaglianza e l’inclusione siano elementi sistematici per il corretto funzionamento di tutti gli ingranaggi che compongono la società.
Milano-Cortina, la parità di genere e lo sport
All’iniziativa della Fondazione Milano-Cortina, ospitata dal Salone d’Onore del CONI, hanno preso parte autorevoli esponenti del mondo della ricerca universitaria e del movimento sportivo italiano, come: Diana Bianchedi, Chief Strategy Planning Legacy Officer della Fondazione Milano Cortina, Charlotte Groppo, Head of Gender Equality, Diversity and Inclusion del CIO, Alessia Tuselli, Centro di Studi Interdisciplinari di Genere dell’Università di Trento.
E ancora: Giusy Versace, Senatrice e Vicepresidente della Commissione Cultura nonché atleta paralimpica, Gian Paolo Montali, Direttore Generale della Ryder Cup Golf 2022 ed ex Commissario Tecnico della squadra italiana di pallavolo, Federica Cappelletti, Presidente della Divisione Professionistica Calcio Femminile FIGC e Daina Gudzinevičiūtė, Campionessa Olimpica e Presidente Comitato Olimpico Lituano.
Il confronto tra gli ospiti ha consentito riflessioni interessanti sui temi dell’equilibrio di genere. Malagò, durante il proprio intervento, a tal proposito, ha condiviso diversi dati rilevanti: “Sapete quanti saranno gli atleti donne e uomini a Parigi 2024? 5.250 uomini, 5.250 donne. E ci sono discipline sportive che fanno solo le donne, come la ginnastica ritmica, ad esempio”. Poi ha aggiunto una considerazione sui ruoli istituzionali: “All’inizio i membri del Cio erano solo uomini, oggi le donne sono al 41%“.
La Commissione per la pari opportunità
E per far fronte a quelle che ancora possono rappresentare delle limitazioni in tal senso, il Presidente del CONI ha comunicato che: “Con la prossima Giunta del CONI (che si terrà a Formia il 14 marzo) istituiremo una commissione Pari opportunità per capire come si può migliorare la presenza femminile nel nostro mondo“. La Commissione, come indicato dallo stesso Malagò, sarà guidata dal Vicepresidente del CONI, Claudia Giordani.
“Riteniamo – ha concluso – che stiamo facendo molto, ma non è detto che stiamo facendo tutto: questa commissione deve valutare e sviscerare dove si possono fare interventi suppletivi che ci mettano nella condizione di essere una best practice nello sport a livello internazionale. Vogliamo essere portati come esempio dal Cio, soprattutto in considerazione del fatto che ospitiamo la prossima Olimpiade invernale con Milano-Cortina 2026“.
L’impegno della Fondazione
C’è un dato che la Fondazione Milano-Cortina condivide con orgoglio: l’edizione 2026 delle Olimpiadi e le Paralimpiadi sarà la più gender balance di sempre (il programma degli sport e degli eventi per i Giochi vedrà una partecipazione femminile pari al 47%. Dei 2.900 posti per le quote atleta, circa 1.362 saranno riservati alle donne e 1.538 agli uomini) e non solo in termini di atlete e atleti partecipanti, ma anche per quel che riguarda le iniziative attivate prima e durante i Giochi.
Ad esempio, nell’ambito del Programma Education Gen26, Milano Cortina 2026 promuove una serie di laboratori all’interno della mostra “Straordinarie”, in programma fino al 17 marzo alla Fabbrica del Vapore, a Milano.
Momenti durante i quali il team Education di Milano Cortina 2026 incontrerà studentesse e studenti delle scuole milanesi per trasmettere i valori dei Giochi come l’inclusione, l’amicizia e il rispetto.
La mostra “Straordinarie” è promossa da Terre des Hommes e curata da Renata Ferri con le fotografie di Ilaria Magliocchetti Lombi, e raccoglie 110 ritratti e voci di donne italiane provenienti da molteplici ambiti della società contemporanea. Professioniste che con il loro percorso testimoniano tanti modi diversi, tutti possibili, di affermarsi e realizzare le proprie ambizioni oltre pregiudizi e discriminazioni.
Il commento di Diana Bianchedi
Diana Bianchedi, Chief Strategy Planning & Legacy Officer della Fondazione Milano Cortina 2026, ha condiviso sull’argomento: “Le Olimpiadi, e soprattutto le Paralimpiadi, offrono un’importante opportunità per stimolare una trasformazione culturale attraverso lo sport e per promuovere un impegno verso una società più inclusiva per tutte le persone”.
E per arrivare a ottenere risultati concreti “è fondamentale valorizzare le esperienze e le competenze delle donne in un contesto come quello dello sport, dove la rappresentanza femminile a livello dirigenziale è ancora limitata. Evidenziare le capacità delle donne è più che mai essenziale e, grazie ai Giochi, e alla loro forza riformatrice, oggi avviamo un importante percorso di formazione teso al perfezionamento e all’aumento del numero di professioniste nell’ambito sportivo”.