La mototerapia convince il Governo italiano: con 129 voti favorevoli, 5 contrari e 90 astenuti, la Camera dei Deputati ha approvato, nella giornata di ieri, 21 febbraio, la legge per il riconoscimento e la promozione della mototerapia negli ospedali. La parola decisiva spetta adesso al Senato.
Ma cos’è la mototerapia e come nasce?
Si tratta di un servizio, nato dall’idea del freestyle motocross rider Vanni Oddera, che intende supportare le persone con disabilità, oppure pazienti di diversi reparti, tra cui quello oncologico. In particolar modo, i destinatari dell’attività sono i più piccoli. Nel 2014 Oddera ha portato le moto in ospedale avviando il progetto “Freestyle hospital” con la sua ASD. Nel 2016, poi, la Fondazione Allianz UMANA MENTE ha incontrato il campione Oddera e il Team DaBoot e ha abbracciato la mototerapia, dando vita così al progetto “Mototerapia e Freestyle Hospital“; non solo esibizioni incredibili negli ospedali per offrire momenti di svago, ma anche la possibilità di partecipare in prima persona per vivere un’esperienza unica.
Diversi studi hanno dimostrato che esiste una correlazione tra la pratica di questo sport e il miglioramento della salute e del benessere psicologico generale. Nel 2020, a tal proposito, il Regina Margherita di Torino – uno degli ospedali pediatrici più visitati da Oddera – con il supporto della Fondazione Allianz Umana Mente e la direzione della dott.ssa Franca Fagioli, ha condotto un’indagine sulla mototerapia, poi pubblicata sull’European Journal Of Integrative Medicine.
Il campione preso in esame riguarda 50 pazienti, di età media 9 anni, 50 genitori, per lo più (80%) donne sopra i 33 anni, e 25 operatori sanitari. Dallo studio, che ha indagato la percezione del dolore, le emozioni e le sensazione sulla propria autosufficienza nei pazienti, mentre negli adulti il livello di stress e reazioni emotive, è emerso che la mototerapia non solo riduce lo stress e il dolore, ma va anche a impattare positivamente sulle emozioni. Non solo dunque una distrazione, ma un vero e proprio supporto alla medicina che si occupa dei soggetti citati.
Il sì alla Camera
Dunque è arrivato il sì alla Camera dei Deputati perché la mototerapia venga riconosciuta e promossa. Il testo, composto da 4 articoli, va quindi a identificare la disciplina sportiva come una terapia complementare, così che venga resa più positiva l’esperienza di ospedalizzazione. Altresì, il provvedimento stabilisce delle linee guida che vadano a garantire una regolamentazione uniforme della mototerapia su tutto il territorio nazionale. Si definiscono, così:
– gli ambiti di applicazione e gli obiettivi dei progetti di mototerapia, nonché i criteri generali di programmazione, di attuazione e di monitoraggio dei progetti medesimi;
– le modalità di partecipazione e di supervisione allo svolgimento dei progetti di mototerapia da parte del personale medico, del personale sanitario, dei familiari e delle altre figure eventualmente coinvolte, anche a seconda del contesto nel quale si svolge il progetto e delle condizioni di salute dell’utente;
– il coinvolgimento degli enti privati, anche sportivi dilettantistici e del terzo settore, che operano nell’ambito della mototerapia;
– i compiti e le responsabilità dell’operatore motociclistico, i requisiti e le licenze che lo stesso deve possedere, nonché i relativi percorsi formativi;
– i protocolli di sicurezza e le misure igienico-sanitarie da garantire;
– la tipologia e i requisiti dei motoveicoli e delle attrezzature utilizzabili;
– le disposizioni finali e transitorie.
Inoltre, si va ad attribuire alle pubbliche amministrazioni la facoltà di promuovere, nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, l’organizzazione di eventi e di progetti di mototerapia da attuare con il coinvolgimento di enti privati, anche sportivi dilettantistici e del terzo settore, presso strutture ospedaliere, sanitarie, socio- sanitarie e socio-assistenziali, nonché presso altri luoghi all’aperto o al chiuso idonei a garantire la sicurezza e la piena accessibilità da parte delle persone con disabilità.
Chiude l’articolo 4 che riguarda la clausola di invarianza degli oneri finanziari, disponendo che dall’attuazione della legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e che le amministrazioni interessate provvedono alle attività previste dalla presente legge nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
Il commento del Ministro Alessandra Locatelli: “La mototerapia offre sollievo”
Non si è fatto attendere il commento da parte del Ministro per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che in una nota ufficiale diffusa a seguito della decisione assunta alla Camera dei Deputati, ha spiegato: “Esprimo soddisfazione per l’approvazione oggi alla Camera dei Deputati della proposta di riconoscimento della Mototerapia presentata dall’onorevole Panizzut. Si tratta di un segnale importante, di cambiamento, che fa breccia nelle molte rigidità del sistema di cura”.
“Sono convinta – ha aggiunto – che ogni persona, soprattutto i bambini con patologie complesse e degenerative, nei momenti più difficili di cura e nei percorsi di degenza ospedaliera abbiano il diritto di vivere emozioni positive, e possano affrontare anche le situazioni più drammatiche con la speranza e il sollievo che attività come la Mototerapia e altre sono in grado di offrire”.
“Ho spesso partecipato agli eventi di Vanni Oddera, che ringrazio per aver per primo dedicato il suo tempo e la sua passione a questa preziosa opportunità, attesa e desiderata da migliaia di persone e di famiglie in tutta Italia ho visto la gioia, l’emozione, l’energia negli occhi di tanti bambini, ragazzi e delle loro famiglie e questo significa che la strada è quella giusta. La felicità è un diritto per tutti”, ha concluso Locatelli.