Questa mattina, 16 gennaio, la Sala Conferenze della Camera dei Deputati ha ospitato la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione del Premio Giornalistico Paolo Osiride Ferrero, ideato e realizzato dalla CPD – Consulta per le persone in difficoltà, organizzato in collaborazione con il Master in Giornalismo “Giorgio Bocca” dell’Università di Torino e con il Patrocinio dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, della Città di Torino, della Regione Piemonte e la media partnership dell’Agenzia ANSA.
Il riconoscimento, che ha riscontrato un’importante partecipazione lo scorso anno, intende coinvolgere la stampa, dunque chi racconta la società e ne traccia modelli, prospettive e spaccati affinché si possa crescere, affinché il resoconto corrisponda a una realtà unica che non sia divisiva, inopportunamente offensiva, una realtà che parli delle persone.
Questo è quanto è emerso dalle parole autorevoli pronunciate dalle voci che hanno animato la conferenza. Moderati dal giornalista, nonché coordinatore del Premio, Fabrizio Vespa, sono quindi intervenuti: Alessandra Locatelli, Ministro per le Disabilità, Francesca Bisacco, Presidente CPD, Luigi Contu, Direttore Agenzia ANSA, Juri Morico, Presidente OPES Aps, e Fiamma Satta, Giornalista e scrittrice.
“Spero che questo Premio possa diventare sempre più un punto di riferimento”
Ad aprire l’incontro le parole del Ministro Alessandra Locatelli che si è complimentata con la CPD per l’iniziativa e che ha poi riferito: “Questo è un bellissimo e importante premio giornalistico. Io ci credo particolarmente al tema del linguaggio, credo nel portare all’attenzione, nei dovuti modi, con i concetti giusti, il tema della disabilità. Spesso si sentono ancora usare parole non giuste che evocano concetti sbagliati. Fare un lavoro di squadra con chi se ne occupa a livello territoriale e nazionale, per quanto riguarda il Terzo Settore, insieme a chi si occupa di divulgazione è fondamentale. Dobbiamo lavorare insieme per non lasciare indietro nessuno e per farlo dobbiamo esprimerci nel modo corretto. Dobbiamo trasmettere messaggi che vadano a valorizzare le esperienze singole, ma anche delle associazioni. Importante saper coinvolgere i giovani sui temi dell’inclusione”.
Poi ha condiviso: “Con la riforma che stiamo portando avanti, andiamo anche, ad esempio, a eliminare il termine handicap. Con questa parola si evoca qualcuno che sta da un’altra parte; invece ogni persona ha dei propri punti di forza e delle qualità da valorizzare.
Dobbiamo lavorare anche sull’inclusione lavorativa e sul diritto alla felicità che devono appartenere a ogni persona. Spero che questo premio possa diventare sempre più un punto di riferimento”.
“Paolo Osiride Ferrero ha sempre utilizzato la propria disabilità mettendola al servizio degli altri”
Francesca Bisacco, Presidente della CPD, ha inteso raccontare il Premio partendo dalle radici, guardando alla storia della Consulta: “Paolo Osiride Ferrero – a cui è intitolato il Premio – è stato un Presidente estremamente lungimirante. Lui aveva la poliomielite, era in carrozzina, ha sempre utilizzato la propria disabilità mettendola a servizio degli altri, creando un processo di trasformazione nelle persone che incontrava incredibile. La CPD sul territorio piemontese ha in effetti generato una trasformazione nei diversi ambiti della vita delle persone in difficoltà”.
“Paolo Osiride Ferrero ha fatto tantissima formazione, utilizzando il proprio modo di vedere e sentire la disabilità; ha cambiato il modo di vedere le cose di tante persone. Questo Premio nasce perché c’è l’esigenza da parte della CPD di avviare un processo di trasformazione a livello nazionale, che può avvenire con uno strumento che è ancora utilizzato poco: la scrittura, la parola. Voi – riferita ai giornalisti presenti in platea – potete davvero fare la differenza. Bisogna far vedere oltre il limite e mettere in luce le potenzialità”.
Il contributo del Direttore dell’Ansa, Luigi Contu
Luigi Contu, Direttore dell’Ansa (media partner del Premio), nonché presidente di Giuria, ha condiviso importanti riflessioni su quanto raccolto dalla prima edizione e sulle prospettive future del Premio.
“La prima edizione del Premio – ha raccontato – ha rappresentato per me un grande arricchimento personale e professionale; entrare in questo mondo, leggendo le parole dei colleghi è stato un viaggio importante. L’impegno sociale nel giornalismo è importante, riuscire a trovare lo spazio e il tempo che porti la società e il settore dell’informazione a crescere è fondamentale. Abbiamo ricevuto delle storie molto valide lo scorso anno e credo che l’idea di dare il premio sia un traino per tanti colleghi. L’Ansa cerca di dare sempre rilevanza al tema della disabilità, stiamo lavorando a un portale interamente dedicato alla disabilità. Per noi è un progetto importante. Il premio è legato a tutti i linguaggi del giornalismo, mi aspetto tanta partecipazione per la seconda edizione”.
“Per cambiare la società dobbiamo tentare nuovi percorsi“
Juri Morico, Presidente di OPES, Ente che collabora con la CPD per questa iniziativa, ma non solo, ha invece ricordato l’impatto del lavoro che, in sinergia, comunicazione e Terzo Settore insieme svolgono.
“Collaboriamo a una progettualità molto ambiziosa e ne sono felice – ha dichiarato Morico in apertura – OPES oggi in qualità di editore di una nuova testata giornalistica, risorse.news, e di Ente di promozione sportiva olimpica e paralimpica, che si occupa anche di Terzo Settore e Servizio Civile Universale, non può che supportare un simile progetto. Per cambiare la società dobbiamo tentare percorsi diversi, cambiare la cultura della nostra società può significare definire un quadro valoriale all’interno del quale i nostri ragazzi possano avere dei punti di riferimento chiari. Dobbiamo entrare in contatto con l’altro, metterci a disposizione con la possibilità di cambiare idea e lavorare insieme”.
“Io devo essere considerata per la mia persona, non per la disabilità che porto”, le parole della Giornalista Fiamma Satta
In chiusura il commento della giornalista e scrittrice Fiamma Satta, anche membro di giuria della seconda edizione del Premio Paolo Osiride Ferrero.
“Questo premio è importantissimo perché la comunicazione è fondamentale. Da giornalista e da persona che gradualmente è diventata una persona in difficoltà – termine che mi piace moltissimo perché una persona in difficoltà può essere disabile, può essere un anziano che porta la spesa, può essere una mamma con un passeggino, bisogna esercitare lo sguardo verso una persona in difficoltà – mi sono posta il problema. Ho iniziato a rendermi conto dell’inciviltà da cui ero circondata nel 2019, quando ho scoperto la malattia. Carlo Verdelli accolse la mia idea di una rubrica sui miei incontri con l’inciviltà. Ed è stato il primo spazio editoriale in cui si parlava di questo. Il nostro modo di comunicare deve azionare un faro su questo concetto. Lo sguardo pietistico deve essere eliminato, io devo essere considerata per la mia persona non per la disabilità che porto. La disabilità non deve fare paura, non c’è imbarazzo. In Italia c’è un livello di inciviltà altissimo, la disabilità deve essere tenuta nascosta alla vista”.
Oltre a un cambio di passo, Satta ha ribadito l’urgenza di lavorare sull’accessibilità, sul consentire una vita senza barriere, una vita civile e dignitosa per tutti. “Bisogna lavorare sull’accessibilità; per abbattere le barriere architettoniche la prima barriera da abbattere è quella che abbiamo in testa. Un mondo più accessibile è un mondo migliore per tutti. Le rampe rendono i luoghi più belli, perché più civili”.
Il Premio: come partecipare
Per l’edizione 2024, il Premio si doterà di tre categorie principali, per le quali concorrere entro il 31 marzo 2024, ovvero: carta stampata, radio e tv, web. Per ogni categoria ci sarà un unico vincitore a cui verrà erogato un riconoscimento economico di 2.000 euro.
L’organizzazione e il riconoscimento economico assegnato a ciascun premio, sono resi possibili grazie al sostegno di realtà del mondo profit e non profit che hanno nella propria mission l’applicazione dei principi di inclusione sociale quali ASTM GROUP S.p.A., Reply S.p.A., Fondazione Venesio Ente Filantropico e l’Associazione Angelo Burzi.
Il regolamento, il modulo per la domanda di partecipazione e tutte le informazioni necessarie per sapere come partecipare al concorso sono pubblicate sul sito istituzionale della CPD e sono consultabili QUI.