315,7 milioni di euro per lo sport italiano. È questa la cifra che Sport e Salute SpA distribuirà alle Federazioni Sportive Nazionali, agli Enti di Promozione Sportiva, alle Discipline Sportive Associate, alle Associazioni Benemerite, ai Gruppi Sportivi Militari e ai Corpi Civili dello Stato. Rispetto allo scorso anno, quando le risorse assegnate ad un comparto strategico del Sistema Paese ammontavano a 295,2 milioni, si registra un incremento del 6,7%.
Più soldi, ma Sport e Salute individua nuovi criteri di ripartizione
Più fondi, ma anche criteri di ripartizione differenti rispetto a 365 giorni fa. Il nuovo modello, ispirato dai principi della meritocrazia, della trasparenza e dell’innovazione, proietta il sistema sportivo in una nuova dimensione. La novità più eclatante riguarda l’introduzione di elementi innovativi per la comparazione delle attività delle Federazioni.
D’ora in poi, si seguirà una logica che si basa sui risultati raggiunti, sull’efficacia gestionale e sul ritorno in termini di crescita del sistema sportivo nazionale. Inoltre, come spiegato da Sport e Salute SpA in una nota stampa, “per il 2024 è stato garantito un equilibrio tra l’esigenza di tutelare la pianificazione finanziaria, trattandosi dell’ultimo anno del triennio olimpico, e la volontà di premiare il merito”.
Come sono stati assegnati i contributi alle Federazioni?
I contributi 2024 alle Federazioni sono stati assegnati basandosi su due round: il primo, in linea con i criteri adottati nel 2023, attribuisce un peso del 60% ai risultati di alto livello, del 30% ai volumi di attività sportiva gestita e del rimanente 10% sull’investimento delle risorse federali nelle attività sportive. Mentre il secondo round tiene conto di nuovi parametri, “che misurano e valorizzano l’efficienza organizzativa, sostenendo l’attività sportiva a tutti i livelli”.
L’obiettivo è quello di invertire le fasi del processo di assegnazione, “individuando e comunicazione ex ante gli obiettivi di medio termine e le corrispondenti logiche di valutazione e misurando le Federazioni sulla base dei risultati conseguiti ex post”. La società per azioni, guidata dal Presidente Marco Mezzaroma e dall’amministratore delegato Diego Nepi Molineris, condividerà e comunicherà alle Federazioni tutte le nuove logiche entro la metà di febbraio 2024.
Da Sport e Salute SpA le Federazioni ricevono 289,3 milioni
FIGC, FIPAV, FIN, FIDAL, FIPT, FIP e tutte le altre Federazioni riconosciute dal CONI si spartiranno 289,3 milioni di euro (+5,8% rispetto al 2023). Non tutti, però, vedranno un incremento dei contributi. A fronte di importanti segni positivi, ci sarà pure, come nel caso del tiro a volo, chi registrerà una perdita del 3,7%.
Sorridono atletica e volley
Possono sorridere l’atletica leggera e la pallavolo, rispettivamente con un +16,8% e 13,3% di variazione rispetto al 2023. Benissimo anche la Federazione presieduta da Angelo Binaghi. Il tennis ed il padel riceveranno 12.196.787 euro (+12,2%). Nel conteggio delle risorse non ha contribuito il successo in Coppa Davis, poiché lo schema elaborato da Sport e Salute SpA prende in considerazione i risultati sportivi fino al 15 ottobre. +10,2 per il nuoto e segni positivi altresì per sport invernali (+9,6%), scherma (11,4%), sport del ghiaccio (+9,6%), pesistica (+16,8%), taekwondo (14,1%), sport rotellistici (+16,5%), pentathlon moderno (+13,5%), sport equestri (+8%) e pallacanestro (+7,7%).
Oltre al calcio, segno meno importante per tiro con l’arco e triathlon
Il calcio, pur rimanendo la disciplina più “ricca”, visti e considerati i 35,8 milioni di euro di contributi, fa segnare una diminuzione dell’1%. Un’inezia sicuramente, ma che è frutto di un bilanciamento tra i non brillantissimi risultati ottenuti sui rettangoli di gioco e l’efficienza gestionale da parte della FIGC. Segno meno anche per tiro con l’arco (-3%), vela (-1,2%), pugilistica (-0,7%), baseball and softball (-1,2%), tiro a segno (-1,1%), pallamano (-1,9%) e triathlon (-3%).
Per la prima volta, è passata la concezione che una Federazione può anche incassare sconfitte e ricevere meno soldi, anche se con un tetto di perdita che non può sforare la soglia del -5% rispetto al contributo precedente.
Come vengono distribuiti i restanti 26,4 milioni?
Infine, i contributi agli altri operatori del comparto sportivo. Se gli Enti di Promozione Sportiva si divideranno 18,1 milioni di euro (+25% rispetto ad un anno fa), alle Discipline Sportive Associate e alle Associazioni Benemerite andranno 4,1 milioni di euro, suddivisi così: 3,2 milioni (+11%) alle DSA e 900 mila euro (+29%) alle Benemerite. Per i Gruppi Sportivi Militari e d i Corpi Civili dello Stato, infine, lo stanziamento di 4,2 milioni rappresenta un aumento del 25% rispetto al 2023.