Le 2 iniziative del GIMBE per i 45 anni del Servizio Sanitario Nazionale

Il Servizio Sanitario Nazionale compie 45 anni. Correva il 23 dicembre 1978, quando il Parlamento italiano approvò a grande maggioranza la legge che istituiva un modello di sanità pubblica ispirato da principi di equità ed universalismo. Attuando così l’articolo 32 della nostra Carta Costituzionale (“La Repubblica tutela la salute come fondamentale interesse dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”), l’Italia varava un sistema sanitario che nel corso degli anni avrebbe ottenuto risultati eclatanti e causato l’invidia di molti Stati.

Compleanno amaro per il Servizio Sanitario Nazionale

A 45 anni di distanza, però, il modello tanto decantato ed apprezzato non gode di ottima salute. Sembrerebbe una legge del contrappasso, eppure è la verità. Quei servizi che dovrebbero essere pubblici rischiano di essere soppiantati dal privato. Il cittadino che non ha grande possibilità di spesa rischia seriamente di rinunciare ad accedere alle cure o di diventare più povero. Come affermato dalla Fondazione GIMBE in un comunicato pubblicato alla vigilia del compleanno del Servizio Sanitario Nazionale, “i suoi principi fondanti sono ampiamente traditi”. L’equità e l’universalismo, i cardini del nostro modello di sanità pubblica, si stanno sgretolando a causa di problemi strutturali noti.

Le interminabili liste di attesa per una prestazione sanitaria o per una visita specialistica, la migrazione sanitaria da sud a nord, in modo particolare verso il triangolo formato da Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, il numero esiguo di pediatri e medici di famiglia e i pronto soccorso affollatissimi sono solo alcune delle cause che stanno facendo avanzare un Servizio Sanitario basato su logiche e regole del libero mercato.

Il Servizio Sanitario Nazionale compie 45 anni
Il 23 dicembre 1978 il Parlamento istituiva il Servizio Sanitario Nazionale

Le iniziative della Fondazione GIMBE

La Fondazione presieduta da Nino Cartabellotta, in occasione della ricorrenza, ha deciso di impegnarsi in due iniziative concrete. L’obiettivo è quello di rilanciare il Servizio Sanitario Nazionale ad ogni livello. 

Una rete civica regionale per il Servizio Sanitario Nazionale

La prima azione intrapresa dal GIMBE è quella di potenziare la campagna #SalviamoSSN, giunta al 10° anno, con il lancio di una rete civica nazionale con sezioni regionali. «Riteniamo indispensabile diffondere a tutti i livelli il valore del SSN – dichiara il Presidente Cartabellottacome pilastro della nostra democrazia, strumento di equità e giustizia sociale, oltre che leva di sviluppo economico.

L’obiettivo è coinvolgere sempre più persone nella tutela e nel rilancio del SSN, nonché promuovere un utilizzo informato di servizi e prestazioni sanitarie, al fine di arginare fenomeni consumistici. Perché, al di là delle difficoltà di accesso ai servizi, la maggior parte delle persone non ha ancora contezza del rischio imminente: quello di scivolare lentamente ma inesorabilmente, in assenza di una rapida inversione di rotta, da un Servizio Sanitario Nazionale fondato su princìpi di universalità, uguaglianza, equità per tutelare un diritto costituzionale, a 21 sistemi sanitari regionali basati sulle regole del libero mercato.»

Un logo per il servizio di sanità pubblica

La seconda azione, invece, riguarda l’immagine e la comunicazione. In questo momento, come afferma il GIMBE, manca un logo che identifichi il Servizio Sanitario Nazionale. Un pittogramma ed un segno grafico non risolverebbero tutti i mali, ma potrebbero far percepire ai cittadini un messaggio inequivocabile: il modello sanitario è uno ed uno solo e non può essere frazionato in 21 servizi sanitari regionali. 

«Ritenendo fondamentale ribadire l’identità del SSN – spiega Nino Cartabellotta –, lo scorso 4 dicembre abbiamo inoltrato alla Presidenza della Repubblica, alle Alte Cariche dello Stato e al Ministero della Salute formale richiesta di istituire un logo ufficiale per il SSN. L’obiettivo è legittimare con un simbolo l’esistenza del SSN quale pilastro univoco di civiltà e democrazia, confermando a tutte le persone che la tutela della salute rimane un diritto costituzionale garantito dalla Repubblica».  

Un’alleanza per il Servizio Sanitario: questa la richiesta del GIMBE

Attraverso le iniziative promosse, la Fondazione GIMBE vuole ribadire all’opinione pubblica il valore inestimabile del Servizio Sanitario Nazionale e la necessità di un patto sociale e politico che, come spiega il Presidente Cartabellotta, «prescindendo da ideologie partitiche e avvicendamenti di Governi, riconosca in quel modello di sanità pubblica un pilastro della nostra democrazia, una conquista irrinunciabile e una grande leva per lo sviluppo economico del Paese. Oltre che un’alleanza tra tutti gli attori della sanità finalizzata a rinunciare ai privilegi acquisiti per rilanciare questo prezioso bene comune nell’esclusivo interesse delle persone».

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