“Insieme si vince”, è il titolo del convegno che si è svolto lo scorso 9 dicembre presso la Delegazione Comunale di Serrone, comune sulla Via Prenestina, in provincia di Frosinone.
Il panel, organizzato dall’OPES e patrocinato dal CONI Lazio, dal CIP Lazio e da Special Olympics, ha messo a fuoco tanti punti di vista differenti sul ruolo dello sport nella società, dall’importanza per l’inclusione sociale all’integrazione, alla crescita personale. Nel titolo, il messaggio principale dello Sport in Italia: “insieme si vince” e “insieme” si possono far cadere quelle barriere che separano le persone diversamente abili dalla pratica sportiva, a tutti i livelli.
Ad aprire i lavori, il Sindaco di Serrone Giancarlo Proietto, che ha dato il benvenuto ai partecipanti nella Sala Consiliare – all’interno dell’edificio recentemente ristrutturato, che annovera tra i principali autori anche l’architetto Massimiliano Fuksas – e l’Assessore allo Sport del Comune di Serrone, Andrea Lucidi.
“Insieme si vince”: gli interventi
Moderati dal giornalista Lorenzo Villanetti, sono intervenuti rappresentanti di Associazioni Sportive e di Istituzioni Amministrative e Sportive. Ideatore e organizzatore del tavolo, il Vice Presidente Nazionale OPES, Luigi Romani, ha riunito quali relatori il Consigliere Regionale Daniele Maura, il Consigliere ai Servizi Sociali di Serrone, Claudia Damizia, il Consigliere alle Politiche Giovanili di Serrone, Giulia Arturo, il Presidente Regionale Coni Lazio Riccardo Viola, il Delegato Regionale Lazio della FIPIC (Federazione Italiana Pallacanestro in carrozzina) Piergiorgio Fascina, il Presidente provinciale Opes Mirko Binetti, il Direttore Provinciale del Team Frosinone di Special Olympics Alberto Ceccarelli, l’On. Marco Perissa, Componente della VII Commissione (Cultura, Scienza e Istruzione) e Associazioni Sportive Dilettantistiche della provincia di Frosinone.
Di ritorno da qualche giorno da Parigi, dove è avvenuta l’assegnazione dell’Expo 2030, Daniele Maura ringrazia Luigi Romani, “ideatore di tante iniziative sportive e sociali che aiutano i comuni della nostra provincia. Se l’assegnazione degli eventi sarà appannaggio di chi ha più soldi da investire diventerà complicato competere per i grandi eventi. Lo sport – prosegue Maura – deve essere aggregativo e per tutti, non solo per gli atleti ma per fare sì che chi abbia delle disabilità venga integrato”.
Claudia Damizia, Consigliere ai Servizi Sociali di Serrone, chiede “la presenza e l’ascolto per cercare insieme di non accontentarci. Se i nostri ragazzi non avessero la possibilità di praticare le attività sportive a Serrone si allontanerebbero dal nostro Comune e qui ci sarebbe più nessuno”.
Per Giulia Arturo, Consigliere alle Politiche Giovanili di Serrone: “è importante creare questi e eventi, perché è grazie all’aggregazione e all’inclusione dello sport che si trasmettono e ricevono dei valori giusti e onesti.”.
Elena Palazzo, Assessore Regionale all’Ambiente, Sport, Cambiamenti climatici, Transizione energetica e Sostenibilità, impossibilitata a partecipare all’evento, non ha mancato di inviare il suo plauso all’iniziativa testimoniando la sua vicinanza alla tematica, che ha particolarmente a cuore dal momento in cui si è insediata. Tra i diversi interventi realizzati, ricorda il protocollo d’intesa con il CONI e con il CIP, un segnale chiaro per far comprendere quanto lo Sport sia prezioso per il percorso di crescita dei giovani.
Riccardo Viola: “bisogna fare un passo in avanti“
Il Presidente del CONI Lazio, Riccardo Viola, da tempo impegnato anche nel portare l’attenzione sulle questioni legate all’impiantistica sportiva e al censimento di queste strutture per poter definire piani di investimento, ha sottolineato l’importanza di tornare su questi temi e fare un passo in avanti, per tutti.
L’auspicio del Presidente è che i riflettori per le Paralimpiadi restino accesi così come durante le Olimpiadi e che possano diventare un tutt’uno, concorrendo così, insieme, ad una maggiore diffusione della cultura e della pratica dello Sport, anche come strumento sociale e per il benessere psicofisico, integrato e per tutti.
Il Presidente del CIP Lazio, Marco Iannuzzi, trattenuto da impegni inderogabili, ha inviato un messaggio di ringraziamento a Luigi Romani, auspicando “possano essere realizzate più iniziative come queste, che aiutano a veicolare lo Sport come mezzo equo e ricco di opportunità per tutti.”.
Sono seguiti gli interventi del Presidente provinciale OPES, Mirko Binetti, e del Presidente regionale della FIPIC, Piergiorgio Fascina, che dopo aver portato i saluti del Presidente Federale, ha evidenziato i benefici del fare gioco di squadra: “Luigi Romani – così nell’intervento Fascina – è la punta di diamante sulle tematiche dell’inclusione e dello sport per tutti – tematiche che devono essere approfondite in tutte le occasioni, così come avvenuto nella giornata delle disabilità – e che mette d’accordo tutte le visioni delle Istituzioni. Istituzioni che devono mettersi in collegamento: questo significa fare gioco di squadra, senza scetticismo, paura e mancanza di fiducia.”.
Per Alberto Ceccarelli, Direttore Provinciale del Team Frosinone di Special Olympics “oggi l’elemento essenziale è la formazione delle nuove generazioni affinché l’inclusione avvenga veramente, concretamente. Special Olympics premia tutti partecipanti e ciò che conta è importante che ognuno dia il massimo di se stesso. Oggi anche i portatori di disabilità hanno aspettative di vita più lunghe ed è importante avere consapevolezza e prepararli ad accedere al mondo del lavoro e al ‘dopo di noi’. Lo sport è un mezzo, non un fine”.
Il commento dell’On. Marco Perissa: “lo Sport non è di qualcuno ma di tutti”
L’On. Marco Perissa saluta e ringrazia i partecipanti per il contributo e Luigi Romani, fondatore e Vice Presidente Nazionale dell’OPES, guida preziosa dell’Ente.
“L’inserimento dello Sport nella Costituzione, che prevede il riconoscimento dei valori insiti nell’attività sportiva, in tutte le sue forme, è avvenuto attraverso un iter di quattro passaggi di una pratica che abbiamo dovuto ricominciare, ed è stato un traguardo importante. Con grande sensibilità, la revisione dell’articolo 33 è stata approvata da tutti, e la modifica è stata possibile grazie ad una calendarizzazione rapida, a dimostrazione di quanto l’attenzione di questo Governo sia rivolta verso chi lo sport lo pratica quotidianamente, ma soprattutto anche verso chi lo sport ancora oggi non può praticarlo. Nei confronti del sistema sportivo di base abbiamo dimostrato, attraverso l’importante operato del Ministro dello Sport Andrea Abodi, che lo Sport non è di qualcuno ma di tutti.
Oggi l’Italia si posiziona nei posti più bassi per la pratica sportiva. Le barriere di accesso allo Sport sono di carattere culturale, logistico ed economico.
Culturale, perché nelle famiglie in cui i genitori hanno praticato sport è più facile che anche i figli pratichino una disciplina sportiva. Logistico, in quanto la distribuzione dell’offerta sportiva nel territorio italiano non è del tutto eterogenea e non è perfettamente capillare. Ed economico se pensiamo a quanto sia gravoso per le famiglie pagare la retta delle attività sportive di uno, due o tre figli, e che rischia di diventare un problema serio”.
“Una giornata importante per parlare di sport”
“Un bellissimo convegno, che riguarda lo Sport e la disabilità, ma anche un modo diverso di fare Sport”, il commento di Annalisa Silenti, Presidente della Polisportiva Anche Noi ASD, di Frosinone, che ha all’attivo alcuni atleti paralimpici con la FISIDIR, la Federazione Italiana Sport Paralimpici degli intellettivo relazionali che fa capo al CIP, il Comitato Italiano Paralimpico. “E’ una giornata importante, che fa conoscere tutte le realtà del territorio e per parlare dello Sport.”.
L’importante iniziativa di approfondimento, che ha avuto come titolo il messaggio principale dello Sport in Italia, ha fornito il proprio contributo concreto per mantenere alta l’attenzione al superamento degli ostacoli culturali, ideologici e logistici che impediscono a tutte le persone diversamente abili di avvicinarsi al mondo dello sport e praticarlo come atleti o come amatori. Continuare a parlarne e dare segnali tangibili farà cadere automaticamente le barriere, perché “Insieme si vince” e insieme si può costruire uno Sport più fruibile da tutti.