Una domenica bestiale: Pecco Bagnaia vince il secondo Mondiale consecutivo

Di nuovo Pecco Bagnaia. Il primo gradino del podio del MotoGP di Valencia è tricolore ed è italiano anche il titolo 2023. 

A 26 anni Francesco Bagnaia conquista il secondo Mondiale consecutivo (ed è bene ricordare che tra gli italiani che hanno potuto vantare questo risultato c’è solo un nome, quello del Dottore: Valentino Rossi), vincendo sette gare, quindici podi e quattro Tissot Sprint.

Tutto questo non senza colpi di scena. 

Dall’infortunio al titolo

Mentre Pecco, soprannome decretato dalla sorella del campione quando erano solo dei bambini, era lanciato verso la vittoria del mondiale che sembrava ormai essere a portata di mano, un infortunio. Un temibile e inatteso infortunio.  

Durante il GP di Catalogna un brutto highside in curva ha lasciato tutti con il fiato sospeso. Paura, grande paura per chi ha assistito. E per chi dopo, con il senno di poi, ha pensato a come sarebbe stato vedergli scivolare via tra le dita il titolo.

Binder ha preso in pieno le gambe del pilota Ducati e sembrava che il sinistro fosse grave, più che un incidente di percorso.

Ma poi: la fibra del campione. I motori, d’altra parte, chiedono audacia, chiedono fortuna, chiedono adrenalina. E il recupero c’è stato. E quel momento di tensione si è poi tramutato in un ostacolo superato brillantemente. Perché, oggi, Pecco Bagnaia è di nuovo sul tetto del mondo. 

A Valencia, accantonate da un pezzo stampelle e dolore, il pilota piemontese si è giocato il Mondiale. Alle calcagna un Martin scatenato che non gli ha reso le cose facili. 

Un’alternanza. Ottimo Bagnaia durante le qualifiche. Ottimo Martin in gara corta. Si arriva alla domenica con la sensazione che tutto sia in bilico, ma anche che Bagnaia abbia da sfoderare l’asso nella manica.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Ducati Corse (@ducaticorse)

A proposito di Martin…

A proposito di Jorge Martin, improvvisamente “out” al sesto giro, Pecco Bagnaia ha spiegato a Sky Sport: Non ho visto la scritta ‘Martin out’. Sarebbe stato meglio… Pensavo che Jorge fosse in gara e temevo di cadere perché così facendo gli avrei regalato il titolo. Martin è stato risucchiato dalla scia e lì non ci si può fare nulla. Abbiamo rischiato grosso. Se mi prende all’interno, mi butta fuori“. 

E quindi, nonostante, tutto: “Ho cercato di stare vicino a qualcuno all’inizio per controllare il consumo degli pneumatici. Poi la pressione delle gomme è salita. Ma meglio di così non potevo comunque chiedere“.

Pecco Bagnaia: “Un sogno che si realizza”

Il numero 1, letteralmente perché per quest’anno ha scelto di correre con il numero 1, come è stato fatto in passato da Casey Stoner (cosa che in Top Class non accadeva da oltre 11 anni), ancora a Sky, visibilmente emozionato, ha confidato: “È un sogno. Ho sempre sperato di vincere il titolo insieme alla gara. Ultimamente arriviamo di domenica e siamo i più forti. Penso sia stata una stagione fantastica. Barcellona purtroppo ha influito tanto sui risultati“.

Sulle gare passate e sul percorso affrontato: “Barcellona mi ha inconsciamente rallentato. A Misano la condizione non era buona, ma ho comunque ottenuto un gran risultato. Nelle gare seguenti non riuscivo a spingere come prima. Ho fatto tantissimi podi, risultando sempre costante. Finire secondo sarebbe stato un fallimento: avevo fatto due zeri tra Argentina e Texas. Poi sono sempre andato a podio. La domenica siamo sempre stati i più forti. Ce lo meritiamo”.

 

@Photocredits: Abdul Razak Latif via Shutterstock – id 2261582213

Altro dall'autore

Post correlati

Advertismentspot_img

Ultimi articoli

Presentata al Social Football Summit la legge regionale del Lazio sullo sport

Guarda il servizio sulla presentazione della legge regionale del Lazio sullo sport al Social Football Summit La Regione Lazio si appresta a varare ...

Ascolta il futuro: la Giornata dedicata ai diritti di bambini e adolescenti 

Oggi, 20 novembre, si celebra il World Children's Day, ovvero la Giornata Mondiale dell'Infanzia, nata per diffondere il più possibile consapevolezza ...

Ha ragione Bertolucci: Sinner ci sta portando sulla luna

“Questo ragazzo ci sta portando sulla luna”. Così Paolo Bertolucci, uno dei fantastici “quattro moschettieri” che nel 1976 regalarono all’Italia la pr...

Vuoi rimanere aggiornato? Iscriviti alla newsletter di Risorse.news