Il bullismo e il cyberbullismo sono fenomeni sempre più diffusi tra i giovanissimi. Risorse.news si è occupata del tema in molte occasioni, raccontando le iniziative e i progetti dedicati, come le conferenze istituzionali guidate dal Senatore Antonio Guidi (clicca qui), o il progetto cinematrografico “Bob and Weave”, presentato all’80esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, promosso nell’ambito dell’iniziativa Bulli Free Club di OPES Aps, CIAO LAB Aps, Unione Nazionale Veterani dello Sport, AICEM e cofinanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ai sensi dell’art.72 del CTS – d.l. 117/2017 – annualità 2020, e diretto da Adelmo Togliani (clicca qui).
Tra le numerose attività avviate su tutto il territorio nazionale nelle ultime ore ha catturato l’attenzione della stampa, ma non solo, il progetto “Bro e Sis” (Fratello e sorella, nello slang americano) che ha preso il via nel liceo Poerio di Foggia. Il progetto, in breve, prevede che gli alunni più anziani accompagnino le matricole, ovvero coloro che si trovano a dover affrontare il passaggio dalla scuola media a quella superiore, nel complesso approccio alla nuova realtà.
I dati del Ministero della Salute sul bullismo e il cyberbullismo a scuola
La scuola è il luogo in cui le ragazze e i ragazzi non solo trascorrono la maggior parte delle proprie giornate, ma è anche quell’ambiente in cui si formano come persone e dove creano reti fondamentali per la propria crescita e l’inserimento nella società. Si tratta, altresì, anche del luogo in cui trovano terreno fertile atti di bullismo e cyberbullismo.
Stando infatti ai dati della Sorveglianza Health Behaviour in School-aged Children – HBSC Italia 2022, riportati dal Ministero della Salute, “gli atti di bullismo subìti a scuola sono più frequenti nei più piccoli (11 – 13 anni) e nelle ragazze; per il bullismo le proporzioni sono simili a quelle del 2017/18. Il fenomeno del cyberbullismo è in crescita nelle ragazze e nei ragazzi di 11 e 13 anni. I due fenomeni decrescono al crescere dell’età”.
Più nello specifico, “gli 11enni vittime di bullismo sono il 18,9 % dei ragazzi e il 19,8% delle ragazze; nella fascia di età di 13 anni sono il 14,6% dei maschi e il 17,3% delle femmine; gli adolescenti (15 anni) sono il 9,9% dei ragazzi e il 9,2% delle ragazze”. Per approfondire clicca qui.
L’iniziativa del liceo di Foggia
Considerati dati e contesto, l’impegno del liceo di Foggia rappresenta un passo importante verso il contenimento di un fenomeno che si espande a macchia d’olio nello spazio reale così come in quello virtuale. La sperimentazione vede il coinvolgimento di circa 220 studenti, appartenenti alle 11 prime classi dei 4 indirizzi previsti dal liceo. In ogni classe, dunque, si registrerà la presenza di due studenti senatori, frequentati il terzo o il quarto anno.
Dei veri e propri tutor che dovranno supportare i giovanissimi ad ambientarsi e a combattere le difficoltà che si incontrano durante l’inserimento. Fratelli e sorelle maggiori, così come esplicitato dal titolo del progetto, che si mettono in gioco in prima persona per arginare quelle dinamiche complesse che possono nascere tra i più giovani.
La dirigente scolastica del liceo si è detta molto soddisfatta anche perché: “Credo molto nella valenza positiva di questa iniziativa che, se apprezzata, sarà certamente ripetuta per gli alunni a venire”.
L’impegno della Puglia
La Puglia è in prima linea sul tema bullismo e cyberbullismo. Lo scorso luglio a Bari, in proposito, nella sede della Regione, c’è stata la firma dei disciplinari con le 23 Scuole capofila pugliesi che hanno concorso, a seguito di Avviso pubblico, alla presentazione di progetti in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, nell’ambito del Protocollo di Intesa tra Dipartimento Welfare della Regione Puglia e Ufficio Scolastico Regionale.
Sono intervenuti l’Assessora al Welfare della Regione Puglia, Rosa Barone, la Direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia, Valentina Romano, la Dirigente di Sezione del Dipartimento Welfare della Regione Puglia, Caterina Binetti, la Referente dell’Ufficio Scolastico Regionale, Puglia, Mariapia Veronico e i Dirigenti Scolastici rappresentanti delle 23 Scuole capofila pugliesi.
Le istituzioni scolastiche che hanno quindi aderito dovranno impegnarsi a realizzare dei percorsi di prevenzione, e lavorare sulla formazione, sia per quel che concerne gli studenti, sia per quel che riguarda i docenti.
Come ha spiegato ancora la Regione tramite i propri canali ufficiali, la progettazione dei percorsi richiede necessariamente un accordo di rete copromosso da almeno 3 scuole, una unità formativa della durata non inferiore a 25 ore, una articolazione del percorso, con competenze e abilità da raggiungere, aree formative, con particolare riguardo agli strumenti utili e alle buone pratiche per contrastare i fenomeni del bullismo e cyberbullismo.
Sarà, inoltre, individuato un ambiente per lo svolgimento del percorso formativo all’interno di una delle istituzioni scolastiche della rete. Tutti i progetti dovranno concludersi entro il 30 marzo 2024.
Il commento dell’assessora al Welfare della Regione Puglia, Rosa Barone
“Bisogna insegnare ai nostri ragazzi ad aiutare i propri compagni, a non discriminare, che il bullismo è solo una forma di debolezza e vigliaccheria – ha dichiarato in tale occasione l’assessora al Welfare della Regione Puglia, Rosa Barone – la scuola deve essere un luogo di aggregazione, di crescita culturale e personale, dove si costruiscono i rapporti umani che spesso durano un’intera vita. Vi è la necessità di fare rete, parlare alle famiglie, ai ragazzi, ai docenti, agli educatori, sensibilizzare rispetto ad un tema così importante e delicato, affinché si ritorni a quei valori fondamentali che devono contraddistinguere le nostre famiglie e comunità”.
“Ed è proprio questo l’obiettivo dell’iniziativa che suggelliamo oggi con le scuole – ha proseguito – attraverso cui dobbiamo diffondere quanto sia importante la comprensione dei sentimenti altrui senza cadere nella superficialità d’animo. Ringrazio, ancora una volta, la consigliera Grazia Di Bari per la grande sensibilità mostrata sul tema”.