Guarda il servizio sulla première di “Bob and Weave”
Applausi scroscianti, convinti per la première nazionale di “Bob and Weave”. A giudicare dalla risposta del pubblico presente all’Auditorium del MAXXI, il cortometraggio sullo sport come antidoto al bullismo e al cyber bullismo, diretto da Adelmo Togliani ed interpretato da Alessandro Benvenuti, Bianca Guaccero, Simone Casanica e dall’ex Campione Europeo dei pesi medi Emanuele Blandamura, ha lasciato il segno. Toccando le giuste corde, è arrivato al cuore delle persone che hanno assistito alla prima nazionale di un prodotto cinematografico che è espressione del progetto Bulli Free Club.
Una storia che ha lasciato il segno
La storia, scritta dallo stesso Togliani e da Gianni Quinto, non ha solo raccontato il riscatto personale di un bullo che, grazie al pugilato, alla disciplina e agli insegnamenti dei suoi mentori, si redime, ma ha evidenziato altresì la funzione sociale e pedagogica dello sport ed il ruolo che un tecnico sportivo deve assumere: non solo allenatore, ma anche educatore.
Tra le personalità che hanno apprezzato tutte le sfumature e i messaggi di Bob and Weave, anche il Dott. Salvatore Falco della segreteria tecnica del Ministero della Cultura.
Bob and Weave riceve il plauso del Ministero della Cultura
“È un tema attualissimo, quello del bullismo. Il film descrive bene – ha dichiarato a margine dell’evento il Dott. Falco – l’assenza di regole nella quale questi ragazzi crescono. Grazie al pugilato, che è uno sport nobilissimo che per primo insegna la disciplina, Bob and Weave mostra come questi ragazzi riescano a ritrovare una vita sociale dignitosa, da ogni punto di vista. Tramite lo sport ed il mezzo cinematografico, vengono inviati due messaggi: il primo è fare sistema, fare rete tra le varie entità che si occupano di questo problema, come la polizia postale, che fa un grande lavoro, ma anche le famiglie; il secondo punto è parlare del disagio e delle devianze, portando nelle scuole dei modelli positivi.”
Per la sua aspect ratio, un formato 1:1 ideale per una fruizione tramite smartphone, per l’interpretazione offerta da grandissimi attori, ma anche per la sua capacità di lasciar sedimentare valori e messaggi negli spettatori, Bob and Weave ha un potere straordinario: è in grado di ispirare le future generazioni e pure gli adulti. La sua visione, secondo l’opinione dei presenti, dovrebbe essere raccomandata nelle scuole e nelle case degli italiani.
“Ottima la scelta di formato – ha concluso il dirigente del Ministero della Cultura -, perché permette la diffusione di questo film su tante piattaforme utilizzate dai giovani, che spesso sono troppo distanti da queste tematiche e non le vivano finché non sono coinvolti in prima persona. Quindi, la diffusione, anche attraverso i social network, è sicuramente un punto di forza.”
Dopo la première di Roma, il corto è pronto a raggiungere i giovani in ogni angolo del Paese
Dopo la presentazione di settembre alla mostra del Cinema di Venezia e la première di Roma dello scorso 2 novembre, il cortometraggio, espressione del progetto Bulli Free Club di Ciao Lab, OPES, Unione Nazionale Veterani dello Sport ed Aicem, si appresta a mollare gli ormeggi e a raggiungere ogni angolo dello Stivale.
Come la tecnica pugilistica da cui prende il nome, “Bob and Weave” può insegnare ai giovani a schivare le devianze e quei fenomeni di prevaricazione e violenza che vengono etichettati come episodi di bullismo e cyber bullismo.