Russia fuori dal CIO a ridosso di Parigi 2024, Putin: “una discriminazione etnica”

La Russia sarà presente ai Giochi Olimpici di Parigi 2024? Allo stato attuale, sembrerebbe di no. Il CIO, ovvero il Comitato Olimpico Internazionale, ha sospeso il comitato olimpico russo (il ROC) per aver incluso nella propria organizzazione i comitati sportivi locali delle quattro Regioni ucraine (Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia) annesse alla Russia tramite un referendum illegale. La decisione, momentanea, di escludere la Russia rappresenta per il Comitato una violazione della Carta Olimpica. 

Mark Adams, portavoce del CIO, ha riferito in merito: “La decisione unilaterale adottata dal Comitato olimpico russo il 5 ottobre 2023 di includere, come suoi membri, le organizzazioni sportive regionali che sono sotto l’autorità del Comitato olimpico nazionale (Noc) dell’Ucraina viola l’integrità territoriale del Noc dell’Ucraina”.

Dunque: “il Comitato olimpico russo è sospeso con effetto immediato fino a nuovo avviso. La sospensione ha le seguenti conseguenze: il Comitato olimpico russo non ha più il diritto di operare come Comitato olimpico nazionale, come definito nella Carta olimpica, e non può ricevere alcun finanziamento dal Movimento olimpico. La partecipazione degli atleti russi come neutrali alle Olimpiadi di Parigi 2024 rimane incerta”. 

Resta inteso che la posizione non va considerata netta; il CIO, infatti, si riserva di assumere decisioni risolute solo in un secondo momento. Adams sulla questione ha spiegato: “Come affermato nella posizione e nelle raccomandazioni del Cio del 28 marzo 2023, che rimangono pienamente in vigore, il Cio si riserva il diritto di decidere in merito alla partecipazione di singoli atleti neutrali con passaporto russo ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 e ai Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026 al momento opportuno“.

Il commento del Presidente Putin: “è discriminazione”

Non si è fatta attendere la risposta del Presidente russo, Vladimir Putin, che ha commentato la determinazione del CIO facendo esplicito riferimento a una discriminazione di natura etnica: “I Giochi possono essere usati come strumento di pressione politica contro persone che non hanno nulla a che fare con la politica. E come grossolana e di fatto discriminazione etnica”. Gli equilibri internazionali, già precari, subiscono un ulteriore tribolazione. 

 

La Russia fuori dai Giochi Olimpici, ma non solo

Una questione spinosa. Il conflitto tra Russia e Ucraina si protrae ormai dal febbraio 2022 e le conseguenze si riflettono anche sul mondo sportivo; non è infatti la prima volta che la Russia viene esclusa da competizioni internazionali. Basti pensare che nel marzo 2022 il CIO aveva preso una posizione ben precisa: sportive e sportivi russi non avrebbero potuto essere annoverati nelle competizioni internazionali, per poi cambiare idea e consentire la loro partecipazione purché neutrale, dunque senza una bandiera di riferimento. Anche all’epoca Putin aveva giudicato la questione come discriminatoria.

Ad esempio, per quel che riguarda il calcio, la Russia non ha partecipato ai Mondiali in Qatar. Se in un primo momento era stato presentato ricorso alla FIFA, successivamente la Russia ha ceduto alla Federazione e lo ha ritirato.

Diversa, invece, è la condizione dei tennisti, che gareggiando in tornei privati non hanno dovuto scontrarsi con la diplomazia. 

Russia fuori dai Giochi 2024
Da Mosca, intanto, Putin tuona contro la decisione del CIO

I Giochi CSI (Comunità Stati Indipendenti)

Nel frattempo, lo scorso agosto, si sono tenuti a Minsk, in Bielorussia, i Giochi della CSI (Comunità degli Stati Indipendenti formatasi nel 1991 a seguito della dissoluzione dell’Unione Sovietica). Questa particolare competizione, “La Rosa di Cristallo”, si è svolta durante la prima settimana di agosto nel palazzo della ginnastica ritmica della capitale bielorussa e ha rispettato le norme internazionali FIG.

Lo sport, dunque, nel quadro complessivo non si qualifica come marginale, ma come uno dei perni. Di certo non possono essere risolutive le competizioni sportive, ma hanno il potere di generare ulteriori tensioni diplomatiche. La decisione finale del CIO, almeno per quel che riguarda i Giochi di Parigi 2024, assume quindi un peso specifico.

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