Lo scorso lunedì, 18 settembre, il Consiglio dei Ministri ha affrontato il tema immigrazione e ha approvato il testo del Ddl e della legge delega inerenti alle modifiche del Codice della strada e delle nuove norme sulla sicurezza stradale, nonché il disegno di legge che intende riformare gli istituti tecnici e professionali e che revisiona la disciplina in materia di valutazione del comportamento degli studenti a scuola.
Giorgia Meloni, stretta sui migranti: “tra i nostri obiettivi la tutela dei minori non accompagnati”
Giorgia Meloni lo aveva annunciato domenica, 17 settembre, mentre era in visita con la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a Lampedusa: “Servono soluzioni serie, complesse, durature, e serve anche che lavoriamo tutti nella stessa direzione”. Le prime risposte sono arrivate il giorno seguente. Il Consiglio dei Ministri, infatti, ha decretato due nuove proposte che andranno a inserirsi nel Dl Sud (già approvato lo scorso 7 settembre), ovvero: in merito ai flussi migratori irregolari “verrà alzato al limite massimo consentito dalle attuali normative europee”, secondo poi la costruzione di nuovi Cpr (Centri di permanenza per i rimpatri).
“Un nuovo decreto in tema di immigrazione“
Il Governo, inoltre, come specificato dal Premier, intende salvaguardare la tutela dei minori coinvolti. “È mia intenzione – ha spiegato Meloni durante il Cdm – portare e approvare la settimana prossima in Consiglio dei ministri un nuovo decreto in tema di immigrazione e sicurezza con ulteriori norme necessarie a risolvere piccole e grandi criticità legate all’immigrazione illegale di massa”.
Poi ha aggiunto: “Penso, ad esempio, alla questione dei minori non accompagnati. Il nostro obiettivo è tutelare i veri minori. Questo per evitare, come accade ora, che con una semplice autocertificazione chiunque possa essere inserito nei circuiti rivolti ai minori. Non solo eludendo le norme sull’immigrazione, ma anche a discapito di chi minore lo è veramente. Stiamo lavorando, e inseriremo nel prossimo decreto delle norme per prevedere dei canali differenziati per donne, bambini e under 14, ai quali sarà garantita ogni tutela“.
Tali misure riguardano l’Italia, ma come ha chiarito ancora Meloni a Lampedusa, rivolta alla Presidente von der Leyen: “Voglio dire che io non considero questo tanto un gesto di solidarietà dell’Europa verso l’Italia, lo considero piuttosto un gesto di responsabilità dell’Europa verso se stessa, perché questi sono i confini dell’Italia ma sono anche i confini d’Europa.”
Dunque, è chiara la posizione del Governo: l’Italia non deve essere lasciata sola. L’emergenza è di complessa gestione, ma i numeri parlano chiaro. Basti pensare che nella settimana che va dall’11 al 17 settembre sull’isola di Lampedusa, come riferisce l’Adnkronos, sono sbarcati 11.560 migranti.
Cdm: le novità nel Dl Sud
Dunque, le due proposte approvate in Cdm. In merito Meloni ha riferito: “Porteremo una modifica del termine di trattenimento nei Centri di permanenza per i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia che verrà alzato al limite massimo consentito dalle attuali normative europee”, ovvero 6 mesi, prorogabili per ulteriori 12, dunque un totale di 18 mesi. In breve, il lasso di tempo utile per portare avanti gli accertamente e “procedere con il rimpatrio di chi non ha diritto alla protezione internazionale”
Quindi tutto il tempo necessario, non solo per fare gli accertamenti dovuti, ma anche per procedere con il rimpatrio di chi non ha “diritto alla protezione internazionale“. Successivamente Meloni ha aggiunto: “Il limite di trattenimento per i richiedenti asilo è già oggi di 12 mesi e non verrà modificato, ma diventerà effettivo grazie alla realizzazione dei necessari centri di permanenza per chiunque sbarchi illegalmente in Italia, richiedenti asilo compresi“.
Quanto alla questione Cpr: “Daremo oggi mandato al Ministero della Difesa di realizzare nel più breve tempo possibile le strutture per trattenere gli immigrati illegali. I nuovi Cpr che verranno realizzati dovranno essere in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili. Non si creerà ulteriore disagio e insicurezza nelle città. Le due proposte saranno inserite nel Dl Sud per renderle immediatamente efficaci“.
Ddl e della legge delega modifiche del Codice della strada e delle nuove norme sulla sicurezza stradale
Non una novità. Lo scorso giugno, infatti, il Ministro dei Trasporti, Salvini, aveva già presentato il pacchetto di nuove norme inerenti al codice della strada.
In Cdm, dunque, è stato approvato il testo del Ddl e della legge delega per le modifiche al Codice della strada e nuove norme sulla sicurezza stradale.
Meloni ha ringraziato il Ministro per le Infrastrutture per aver portato in Cdm “provvedimenti urgenti viste le troppe morti, anche di giovani ragazzi, sulle nostre strade“.
Tra le nuove misure previste, quindi: multe per chi parla o chatta al telefono mentre sta guidando (in numeri: 165-660 euro a 422-1.697 euro) con sospensione della patente di guida (da 15 giorni a due mesi fin dalla prima violazione); sospensione della patente per chi guida contromano o passa il semaforo con il rosso; pene severe per chi si mette alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze; inasprimento delle sanzioni relative alla sosta vietata o sosta in posti riservati; stretta poi sugli autovelox, le sanzioni possono arrivare a 1084 con sospensione della patente per un mese per i recidivi. Una novità interessante riguarda i monopattini; obbligo di casco, targa e assicurazione, esattamente come per mezzi a due e quattro ruote.
I dispositivi antiabbandono
Un punto importante per il Primo Ministro: “Voglio ricordare anche altre misure cruciali, a cui tengo in modo particolare, come la norma che ho proposto ed è stata approvata nella scorsa legislatura, come il rafforzamento delle misure sui dispositivi antiabbandono per i bambini di età inferiore ai 3 anni, in modo da garantirne la piena e completa efficacia anche attraverso la progressiva integrazione degli stessi con l’autoveicolo. Previsto anche l’impegno a promuovere campagne di informazione e comunicazione, con particolare riferimento all’obbligo di installazione dei dispositivi antiabbandono e a quello di indossare le cinture di sicurezza anche sui sedili posteriori“.
Cdm, Scuola, riforma degli istituti tecnici e professionali e voto in condotta
Durante il Cdm, il Governo ha dato anche il via libera, come anticipato in apertura, al disegno di legge che intende riformare gli istituti tecnici e professionali e che revisiona la disciplina in materia di valutazione del comportamento degli studenti, dunque del cosiddetto voto in condotta.
“Con la riforma del voto di condotta e della sospensione – ha spiegato Meloni – riportiamo la cultura del rispetto nelle scuole, e rafforziamo l’autorevolezza dei docenti. È una svolta molto attesa dalla società italiana“.
Sulla riforma dell’istruzione tecnico professionale ha aggiunto: “Si tratta di una riforma che rende competitiva la filiera dell’istruzione tecnica e professionale trasformandola in un percorso formativo di serie A e collegandola con il mondo del lavoro e dell’impresa. Offriamo così importanti opportunità lavorative ai nostri giovani e rendiamo più competitivo il nostro sistema produttivo“.
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