Da domani, 12 settembre, fino al prossimo 13 ottobre in alcune Regioni italiane verranno avviate le attività di test IT-alert, ovvero il sistema nazionale di allarme pubblico della Protezione Civile. Le prime Regioni coinvolte saranno Campania, Friuli-Venezia Giulia e Marche.
Come funziona It-Alert
Durante la giornata di domani intorno alle ore 12.00 gli smartphone – accesi e con connessione telefonica – dei cittadini che si trovano nelle aree in cui verranno effettuati i test riceveranno un sms. Tali test serviranno per verificare l’efficienza del sistema; dunque, i cittadini non dovranno allarmarsi alla ricezione del messaggio. Al fine poi di avere un quadro completo sul corretto funzionamento di It-Alert verranno anche sottoposti dei sondaggi a chi ha ricevuto il messaggio di avviso.
Il sistema ha il compito di avvertire la popolazione qualora dovessero verificarsi gravi emergenze o catastrofi imminenti, che si traducono in: maremoto generato da un sisma; collasso di una grande diga; attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli; incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica; incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso); precipitazioni intense.
Resta inteso, così come specificato sul sito web ufficiale, che It-Alert non può ritenersi salvifico, ma uno strumento importante per consentire la diramazione celere di informazioni sulle situazioni di pericolo. Pertanto, può favorire e agevolare l’adozione di misure di autoprotezione.
Il Servizio It-Alert e i dati personali
Va chiarito che il servizio It-Alert è conforme allo standard CAP, ovvero Common Alerting Protocol. Il CAP garantisce l’interoperabilità con altri sistemi, sia nazionali, sia internazionali, di diffusione di allerte, allarmi di emergenza e avvisi pubblici.
In merito a ciò che riguarda la privacy dei cittadini e, contestualmente alla raccolta dati personali, It-Alert non richiede la registrazione del numero telefonico e non si rilevano implicazioni relative alla privacy. In breve: i dati personali non potranno essere acquisiti. I cittadini che riceveranno l’sms vedranno comparire sul proprio smartphone un messaggio che, solo temporaneamente, andrà a bloccare le altre funzioni del dispositivo. Per riportarlo al normale funzionamento basterà sfiorare la notifica di allerta.
Il Calendario
Come anticipato, nella sperimentazione saranno coinvolte diverse regioni italiane. Il calendario è il seguente:
12 settembre: Campania, Friuli-Venezia Giulia e Marche
14 settembre: Piemonte, Puglia e Umbria
19 settembre: Basilicata, Lombardia e Molise
21 settembre: Lazio, in Valle d’Aosta e Veneto
26 settembre: Abruzzo e nella Provincia Autonoma di Trento
27 settembre: Liguria
13 ottobre: Provincia Autonoma di Bolzano
Va altresì aggiunto che le date in calendario potrebbero slittare o subire variazioni. Questo nel caso in cui i sistemi di protezione civile regionali dovessero essere impegnati in altre attività che riguardano espressamente eventuali allerte in atto o situazioni di emergenza reali.